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  • Il Gruppo Ghergo ripiomba nell'incertezza

L'amministratore delegato del Gruppo Ghergo e i suoi collaboratori, entrati in carica a luglio 2015 e responsabili di tutto il piano di riorganizzazione e rilancio del gruppo,sono stati "congedati" a fine settembre senza plausibili spiegazioni. Tutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi sta lavorando ad un nuovo fantomatico piano industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti.

Dal 2009 ad oggi, a Porto Recanati, la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l'unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l'uso continuo di ammortizzatori sodali e i sacrifici dei lavoratori. A Matelica e Sassoferrato, il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospettive future per entrambi gli stabilimenti.

Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le rsu di tutti gli stabilimenti delle province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione e l'Assessore al Lavoro, Loretta Bravi. Il 14 si sono tenute le assemblee dei lavoratori di tutti gli stabilimenti dei gruppo, dando avvio allo stato di agitazione e alla mobilitazione di tutti i lavoratori, a partire da un'ora di sciopero oggi, lunedì 17 ottobre, ultima ora di turno in tutti gli stabilimenti del gruppo. La preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali merita risposte serie in occasione del prossimo incontro in Regione, programmato per il 4 novembre.

17/10/2016