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FLAEI - AZIENDE ELETTRICHE

Chi siamo

Aziende elettriche italiane, Enel e altre societa' elettriche.

Sede regionale:

Via dell'industria, 17 - 60127 Ancona
Tel: 071 5051
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Email: flaei.marche@cisl.it
Pec: flaei.marche@legalmail.it

Le ultime notizie

26/03/2025 FLAEI CISL Marche: Dalverio Dafne confermato alla guida del sindacato degli elettrici
Dalverio Dafne è stato riconfermato Segretario generale della FLAEI CISL Marche, il Sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende elettriche. L'elezione è avvenuta al termine del XVIII Congresso regionale "L'Italia che partecipa vince, uniti dall'energia protagonisti nella partecipazione", che si è tenuto a Jesi nei giorni scorsi, occasione di confronto e riflessione sul futuro del settore elettrico nazionale, con una lente di ingrandimento sulla nostra regione Marche. A completare la nuova segreteria regionale, eletti Valeria Raimondi, nel ruolo di Segretaria generale aggiunta, Marco Carassai, Enzo Colantoni e Giuseppe Sabbatini. «Ringrazio per la fiducia concessa dai delegati al Congresso a tutta la squadra – ha dichiarato Dalverio Dafne a margine dello scrutinio – continueremo a lavorare con determinazione e responsabilità per garantire tutela, diritti e nuove opportunità di crescita per tutti i lavoratori del settore elettrico.  Nel dibattito congressuale abbiamo ascoltato le sfide cruciali che i lavoratori e le aziende del comparto si trovano ad affrontare in un contesto globale di transizione energetica e di rapida evoluzione.» Si è parlato anche di modelli partecipativi che valorizzino il contributo dei lavoratori e promuovano un modello di sviluppo sostenibile, con particolare riferimento alla legge sulla partecipazione dei lavoratori promossa da CISL che sta seguendo il suo iter parlamentare. «Abbiamo fatto un focus anche sulla Regione Marche evidenziando la necessità di uno snellimento delle autorizzazioni legate allo sviluppo di impianti per le rinnovabili e una pianificazione degli investimenti da parte dei big players del settore più attenta alle esigenze legate al territorio. – ha rilanciato il Segretario - Il Congresso ha inoltre ribadito l'importanza degli istituti sociali del settore elettrico, autentici motivi di orgoglio e strumenti fondamentali per il benessere dei lavoratori.» Il XVIII Congresso Regionale FLAEI CISL Marche ha lanciato un chiaro messaggio: «il futuro del settore elettrico e del territorio marchigiano si costruisce insieme, con un sindacato forte, vicino ai lavoratori, consapevole delle sfide ma animato da un ottimismo concreto e dalla volontà di agire per il benessere di tutti.  – ha concluso Dalverio Dafne -  La FLAEI CISL Marche è pronta a sfidare il futuro del settore elettrico con coraggio e determinazione, rimanendo vicina alle persone e credendo nel potere dell'ascolto come strumento rivoluzionario per costruire un mondo del lavoro più giusto e sostenibile».
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24/03/2025 FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL: Concessioni di servizi pubblici essenziali Il caso e-distribuzione e la dignità territoriale carenza di investimenti e scarsa manutenzione
«In merito ai recenti disservizi nei comuni di Macerata Feltria, Sassocorvaro e Auditore leggiamo ancora sui giornali dei lunghi ritardi per la riparazione dei guasti. Diciamo alla popolazione che sono stati semplicemente fortunati. Non c’era neve, non c’erano alluvioni registrate in passato nelle vicine regioni, alle quali esprimiamo tutta a nostra vicinanza, c’era solo del vento. Continuiamo da 5 anni a sottolineare che l’abbandono della sede operativa di Macerata Feltria (per scarsa manutenzione del fabbricato) non deve preoccupare solo noi ma deve preoccupare tutti e accendere l’attenzione sul tema della gestione dei servizi pubblici essenziali nelle aree montane. - scrivono in una nota le Segreterie/Coordinamenti Regionali Marche FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL -  Tutti i servizi digitali di uso quotidiano (motori di ricerca, intelligenza artificiale, data center) basano la loro affidabilità su una rete elettrica resiliente ed efficiente, sia nelle aree densamente popolate che in aree cosiddette bianche. Una società che detiene la concessione di un bene pubblico fondamentale come la rete elettrica ha il dovere di garantire un servizio equo e dignitoso per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro collocazione geografica o dalla redditività economica delle singole aree territoriali.» «È doveroso sottolineare che: il servizio di distribuzione elettrica non può essere valutato esclusivamente in termini di profitto o di costi di esercizio. La presenza di un nucleo operativo sul territorio non rappresenta solo un costo, ma costituisce un elemento fondamentale per garantire la continuità del servizio e il rispetto degli obblighi di concessione; i territori montani, caratterizzati da condizioni geografiche e climatiche particolari, necessitano di una presenza fisica di presidi – compresi i materiali per le riparazioni - per assicurare interventi tempestivi in caso di emergenze o perturbazioni meteorologiche. - sottolineano i sindacati -  Risulta particolarmente preoccupante che ci siano Province marchigiane che, rispetto il passato, non registrano una crescita degli investimenti in reti elettriche (al netto dell’inflazione) in maniera consistente come in altre regioni dell’area adriatica.Si paventa inoltre il rischio che questa politica di “razionalizzazione finanziaria” possa estendersi ad altre sedi operative situate in territori non costieri delle Marche, aggravando ulteriormente le disparità territoriali. Non si può parlare solo di durate cumulate o di numero di interruzioni, i numeri sono specchi mutevoli, riflettono ciò che l’interpretazione umana decide di vedere in essi. Ospedali, servizi pubblici, cittadinanza senza energia non possono essere sintetizzate in una durata cumulata.» «Riteniamo inaccettabile che le scelte aziendali di un concessionario di servizio pubblico possano ignorare gli "importanti aspetti sociali" connessi alla propria attività, trasformando di fatto i diritti dei cittadini in variabili dipendenti da logiche di mera convenienza economica. Ribadiamo con forza che il rispetto della dignità dei territori e dei cittadini che vi abitano deve essere posto al centro delle scelte strategiche di qualsiasi azienda che gestisca servizi pubblici essenziali. La pari dignità dei cittadini non può essere sacrificata sull'altare dei bilanci aziendali. - rilanciano e concludono -  Chiediamo pertanto un immediato ripensamento delle scelte organizzative annunciate e l'apertura di un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli stakeholder territoriali, al fine di individuare soluzioni che garantiscano l'efficienza del servizio nel rispetto del principio di uguaglianza tra tutti i cittadini che pagano bollette dalle quali vengono prelevati i soldi per gli investimenti che queste aziende fanno.»  
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06/03/2025 XVIII Congresso FLAEI CISL Marche "L'Italia che partecipa vince - Uniti dall'energia, protagonisti nella partecipazione
 Il XVIII Congresso regionale FLAEI CISL Marche che si terrà il prossimo 26 marzo 2025 a Jesi (AN) presso l’Hotel Federico II con inizio alle ore 9.30 rappresenta un importante momento di confronto per i lavoratori del settore elettrico e per il sindacato, con l’obiettivo di riaffermare il valore della partecipazione attiva nella costruzione del futuro del settore. I lavori congressuali saranno aperti dalla relazione della Segreteria, a cura del Segretario generale FLAEI CISL Marche, Dalverio Dafne, che offrirà un’analisi approfondita delle sfide e delle prospettive per il comparto elettrico. Seguirà l’intervento del Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, il quale porterà il proprio contributo sulla partecipazione sindacale. A concludere i lavori sarà il Segretario Nazionale della FLAEI CISL, Amedeo Testa, con un intervento che getterà le basi per le future azioni del sindacato in un contesto in continua evoluzione. Nell’ambito del Congresso, verrà inoltre eletta la nuova Segreteria Regionale, che avrà un mandato quadriennale con il compito di guidare il sindacato attraverso le sfide dei prossimi anni. Con il motto “L’Italia che partecipa vince, la FLAEI sfida il futuro” il Congresso intende ribadire il valore della partecipazione attiva dei lavoratori e della forza del sindacato come motore di crescita e tutela nel settore elettrico, un comparto che, da 75 anni, ha rappresentato un pilastro fondamentale dello sviluppo del Paese.  
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16/05/2024 Elezioni RSU/RLSA Gruppo Enel: FLAEI CISL primo sindacato nelle Marche
Nella  mattina di oggi, 16 maggio,  si sono conclusi gli scrutini relativi alle elezioni per il rinnovo delle RSU/RLSA dei lavoratori del gruppo ENEL con una grande affluenza nelle Marche, di poco inferiore al 94% . La Flaei CISL Marche si conferma il primo sindacato del gruppo ENEL regionale, con numeri importanti in tutte le province della regione, con Ancona al vertice. Il dato complessivo, vede la lista FLAEI-CISL Marche raggiungere una percentuale di consensi pari al 71,06%; la FILCTEM CGIL ferma al 26% e la UILTEC UIL all’ 1,47% mentre altri sindacati si fermano all'1,47%. «Oggi celebriamo una vittoria importante, registriamo un risultato di grande soddisfazione per l’impegno profuso dalla FLAEI CISL - ha commentato Dalverio Dafne, Segretario Generale FLAEI CISL Marche a margine dello scrutinio - Questo risultato non solo testimonia il consenso ampio e trasversale verso la nostra Federazione, ma sottolinea anche l’importanza del dialogo e della collaborazione di tutti per creare un senso di appartenenza alla FLAEI CISL e riconoscere in essa l’autonomia e la partecipazione quali valori fondanti. Voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che credono in noi.» «Ora, insieme a tutte le RSU elette nelle varie liste, comincia il lavoro più difficile.  – prosegue il Segretario Generale –  Le priorità che ci vedono impegnati sono:  migliorare gli standard di sicurezza e di benessere dei lavoratori elettrici, presidiare affinché diminuisca il ricorso agli appalti, monitorare le 2.000 assunzioni in Enel concordate a fine vertenza lo scorso il 29 aprile, al fine di assumere anche nelle Marche – rilancia e conclude -  un buon numero di giovani per controllare  adeguatamente la rete elettrica marchigiana.»
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08/03/2024 Gruppo Enel sciopero nazionale. Presidi in tutta la regione
8 marzo 2024 sciopero dei lavoratori del gruppo Enel indetto dai sindacati di categoria FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL. Enel vorrebbe esternalizzare la maggior parte delle attività dell’area distribuzione, quali manovre di esercizio sulla rete elettrica di media tensione, con gravi rischi per la sicurezza dei lavoratori; un organico che non consente il rispetto della turnazione della reperibilità con carichi di lavoro insostenibili e difficoltà a raggiungere gli obiettivi affidati dal PNRR ad Enel. Nelle Marche negli ultimi 10 anni si è perso il 40% della forza lavoro; idurre gli investimenti sulle energie rinnovabili e sui siti produttivi oggi esistenti per una loro riconversione.   Nelle Marche questa politica significa mettere a rischio la funzionalità degli impianti esistenti già a regimi minimi per scarsa manutenzione; ridurre i costi del personale con conseguente gravi difficoltà nell’organizzazione del lavoro e nell’operatività quotidiana; modificare unilateralmente il regime degli orari, in un Paese dove viene proposta la riduzione delle giornate lavorative e la riduzione di orario, Enel decide di andare in direzione opposta; tagli indiscriminati al costo del personale; revoca dell’accordo collettivo sullo smart working nonostante questo abbia portato negli ultimi anni un incremento di produttività.   Nelle Marche, la vertenza interessa circa 1000 lavoratori, che garantiscono il servizio elettrico ad imprese e cittadini del nostro territorio. Il ricorso sempre più spinto all'appalto e sub-appalto con gare al massimo ribasso mette a rischio la formazione e la sicurezza dei lavoratori diretti e delle imprese appaltatrici, ne consegue un incremento di incidenti sul lavoro. La regione Marche continua ad essere privata di un adeguato presidio nell’entroterra, con carenze di sedi e personale in tutte le zone montane. Il personale reperibile, ridotto del 30%, è costretto a percorrere anche centinaia di km per l’individuazione e la risoluzione del guasto con conseguente peggioramento della qualità del servizio e un inevitabile allungamento dei tempi di ripristino. Sempre in ottica di risparmio, non si sono ancora adeguati gli accordi economici scaricando i costi sui lavoratori. Tutto questo significherà: rallentare ulteriormente la ricostruziuone post-sisma e compromettere la finalizzazione dei lavori per il Bonus 110%; ostacolare lo sviluppo delle CER e di insediamenti produttivi; ridurre la possibilità di nuove connessioni di forniture green (agrifovoltaico, mini-hydro, etc...); In poche parole, invece di concretizzare gli investimenti e raggiungere gli obiettivi per l’elettrificazione prevista dagli impegni europei presi, si vuole fare cassa, sulle spalle dei lavoratori e della sicurezza del lavoro, per aumentare i dividendi agli azionisti. Le conseguenze incideranno negativamente sulle bollente dei clienti e solo positivamente sui dividendi aziendali. In coincidenza con lo sciopero, FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL  hanno organizzato presidi nelle varie province al fine di informare i cittadini ed Istituzioni del valore del lavoro dei dipendenti ENEL. I presidi si sono svolti a:  Pesaro: Piazza del Popolo, dalle ore 9.30 alle 12.00 Ancona: Piazza del Plebiscito, dalle ore 9.30 alle 12.30 Macerata: Piazza Libertà, dalle 9.30 – 12.30 Ascoli Piceno: Piazza Roma, dalle 9.30 alle 12.30      
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12/02/2024 Vertenza Enel sindacati: “È mobilitazione!”
Dopo mesi di confronti i sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, con un duro comunicato rivolto alle lavoratrici ed ai lavoratori, hanno deciso di aprire la vertenza con Enel e il lancio di due hashtag: #EnelSmobilita #ilSindacatoMobilita, annunciando di fatto lo stato di agitazione che sarà formalizzato come da procedura nei prossimi giorni "Enel lancia una sfida senza precedenti a lavoratori e sindacato, annunciando esternalizzazioni di attività Core e un cambio epocale di orario di lavoro per gli operativi di e-distribuzione senza alcun accordo con il sindacato" così si legge nella nota sindacale di FilctemCgil, Flaei Cisl,  Uiltec Uil. “Le immissioni nel triennio 2024 - 2026 - continua la nota - produrranno addirittura una contrazione degli organici, se si tiene conto delle previste fuoriuscite. Enel, Azienda centrale per il Paese e fondamentale per guidare la transizione energetica, è ormai solo concentrata a contenere la spesa, con un arretramento sul piano delle tutele, senza una visione per il bene del Paese, e incapace di creare valore”. “Va ricordato, infatti, - proseguono le tre Segreterie nazionali - che Enel gestisce una concessione pubblica, vive di costi riconosciuti, ha ricavi altissimi (particolarmente in e-distribuzione) e un costo del lavoro che incide pochissimo sul bilancio. Enel è una S.p.A. a controllo pubblico e, anche se fortemente partecipata da privati, di fatto gestisce i soldi delle bollette degli italiani per erogare un servizio pubblica utilità. Enel è l’azienda italiana con la maggiore capitalizzazione in Borsa ed ha il compito centrale di sviluppare, all’interno di una transizione energetica epocale, un piano industriale espansivo ed utile al bene del Paese. Il vettore del futuro sarà quello elettrico ed Enel ha il preciso dovere di affrontare questi anni difficili - ma di espansione del proprio business - con senso di responsabilità, avendo ben chiara la propria missione sociale, ancor prima di quella finanziaria. Stiamo contrastando - prosegue la nota sindacale - un atteggiamento del management di Enel, esclusivamente utile agli azionisti privati e per nulla orientato al bene comune”.  “Ciò che non possiamo accettare - spiegano FilctemCgil, Flaei CISL,  Uiltec Uil - è l’ingiustificata riduzione del costo del lavoro e delle conseguenti tutele, un sistema che in Enel non si era mai manifestato in precedenza. Non è un atteggiamento moderno la riduzione dello Smart Working, con la riproposizione di una sorta di comando e controllo delle attività di lavoratrici e lavoratori di natura novecentesca. Non è accettabile che per recuperare efficienza, (ricordiamo che Enel è un’Azienda tra le più efficienti al mondo), stia pensando ancora una volta di riproporre esternalizzazioni di attività Core, come ad esempio le manovre in cabina secondaria, attività altamente strategica e pericolosissima sul versante della sicurezza. Come, altresì, vorrebbe imporre, senza accordo con il sindacato, un cambio epocale di orario ai lavoratori operativi. Tutto questo è per noi inaccettabile”. Enel, con il suo piano industriale ha deciso di dismettere numerosi asset esteri per ridurre l’esposizione finanziaria dichiarando di volersi concentrare sul nostro Paese. “Come si spiegano quindi - si domandano le tre organizzazioni sindacali - queste ingiustificate iniziative che mettono in discussione la solidità e il protagonismo industriale del Gruppo, accompagnate da voci sempre più insistenti sulla possibile cessione, ad altre aziende, di importanti infrastrutture della Rete? E ancora: cosa sta decidendo Enel sulle concessioni idroelettriche e sul loro possibile passaggio a soggetti esteri? E più in generale, qual è la posizione di Enel sulla scadenza della concessione della distribuzione al 2029?”: conclude la nota. 
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