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FISTEL - INFORMAZIONE, SPETTACOLO E TELECOMUNICAZIONI

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Le ultime notizie

24/07/2025 Fedrigoni, confronto tra sindacati e azienda su PDR, cassa integrazione e ricollocamenti. Sindacati: soddisfazione per l’accordo sul Premio di Risultato, ma preoccupazione per ritardi e incertezze occupazionali
Le Segreterie Regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Carta e Stampa, insieme alle RSU degli stabilimenti Fedrigoni di Fabriano e Rocchetta, mercoledì 23 luglio, hanno incontrato  la Direzione aziendale per un confronto su diversi temi di rilevante impatto per i lavoratori. Al centro del tavolo: la ridefinizione del Premio di Risultato (PDR), l’apertura della cassa integrazione ordinaria, gli aggiornamenti sulla cassa straordinaria a Giano e la questione dei ricollocamenti. Rispetto al premio di risultato sono stati rivisti gli indicatori industriali. Uno dei punti centrali dell’incontro è stata la rinegoziazione degli indicatori industriali alla base del PDR.  Le parti hanno concordato una revisione dei parametri, alla luce delle modifiche produttive che hanno interessato nel corso del 2025 i siti marchigiani di Fabriano e Rocchetta. È stata aperta la cassa integrazione ordinaria per il periodo dal 18 agosto al 22 agosto, riguardante i reparti MT, Eclose e i filigranisti. Condiviso anche il calendario delle chiusure estive: dal 12 al 16 agosto gli impianti osserveranno la consueta fermata per ferie collettive. Restano significative le preoccupazioni sul fronte occupazionale. Ad oggi risultano ricollocati 115 lavoratori, di cui 86 nelle Marche, 9 nell’area Nord e 5 presso il sito Ritrama di Sassoferrato. A questi si aggiungono 15 lavoratori impiegati temporaneamente. Resta però alto il numero degli addetti ancora in cassa integrazione straordinaria, pari a 44 unità. Le Segreterie Regionali di categoria e le RSU dichiarano di essere soddisfatte per l’accordo raggiunto sul PDR, in attesa di definire un nuovo premio durante il prossimo anno, più performante e di durata triennale. Inoltre manifestano nuovamente forte preoccupazione per il mancato inizio del ciclo continuo sulle M.Tondo dell’area Sicurezza che provoca ritardo nella Formazione e nei 30 recuperi occupazionali circa previsti e per l’alto numero di lavoratori ancora ricollocati provvisoriamente e per i dipendenti ancora in CIGS, considerati anche i tempi sempre più stringenti.   Infine, durante l’incontro è stata ribadita la netta contrarietà alla vendita della macchina F3. Le Segreterie Regionali e le RSU hanno informato l’azienda della volontà di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per tutelare l’occupazione e il patrimonio produttivo, in un contesto che definiscono “delicato e in costante evoluzione”.  
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17/07/2025 Fedrigoni: Segnalati tentativi di smantellamento degli impianti nonostante gli impegni istituzionali. I sindacati chiedono un incontro urgente
«Le Segreterie di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL Chimici, informano tutti i lavoratori che sono arrivate segnalazioni relative all’arrivo presso lo stabilimento di Giano di soggetti potenzialmente interessati all’acquisto della linea produttiva F3 e di altri macchinari di allestimento. - scrivono in una nota i sindacati di categoria - Tale circostanza risulta in contrasto con quanto emerso nell’ultimo incontro istituzionale svoltosi presso la Regione Marche, alla presenza dell’Assessore Aguzzi, delle organizzazioni sindacali e dell’azienda. In quella sede era stato chiaramente richiesto di non procedere a nessuna dismissione di impianti o attrezzature fino alla conclusione del percorso istituzionale avviato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.» «Si segnala inoltre, con crescente preoccupazione, lo spostamento di circa 130 bobine di carta dallo stabilimento di Rocchetta verso un centro di taglio situato nel Nord Italia, a fronte della contestuale richiesta di attivazione della Cassa Integrazione Ordinaria per i lavoratori di Fabriano. - proseguono i sindacati - Questi elementi, se confermati, rafforzano il timore che l’azienda stia agendo in modo unilaterale, disattendendo gli impegni assunti e compromettendo ulteriormente le prospettive di rilancio produttivo dello stabilimento di Giano.» «Le organizzazioni sindacali e le RSU condannano con fermezza tali comportamenti e ribadiscono che il futuro industriale del territorio deve essere oggetto di confronto trasparente e di scelte condivise. - concludono - Per questo motivo, chiediamo un incontro urgente alla direzione e un incontro di aggiornamento al Ministero, alla Regione Marche e al Comune di Fabriano, affinché vengano verificate le reali condizioni in atto e si adottino tutte le misure necessarie per tutelare i lavoratori, il patrimonio industriale e il rispetto degli accordi presi.»
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10/07/2025 Vertenza Fedrigoni Giano – Stabilimenti di Fabriano, Rocchetta, Pioraco e Castelraimondo Sindacati: “63 lavoratori ancora da ricollocare, la Regione Marche continui a vigilare “
  Nel pomeriggio di mercoledì 9 luglio si è svolto, presso la Regione Marche, un incontro istituzionale alla presenza dell’Assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, della Giunta Regionale e dei rappresentanti del Gruppo Fedrigoni – Giuseppe Giacobello, Antonio Balsamo, Filippo Villa e Sofia Crudo – insieme alle Segreterie regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Carta e Stampa.   A sei mesi dalla sottoscrizione dell’accordo quadro relativo al sito di Giano, l’azienda ha fornito un aggiornamento puntuale sullo stato dei ricollocamenti: 173 lavoratori complessivamente coinvolti; 100 già ricollocati;10 dimissionari;15 distaccati; 43 in Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS); 5 tra congedi e altre casistiche; 63 lavoratori ancora da ricollocare in via definitiva.   Nonostante le criticità che investono l’intero comparto cartario a livello nazionale, l’azienda ha evidenziato come i risultati raggiunti finora siano da considerarsi significativi. Ha ribadito l’obiettivo, assunto formalmente con l’accordo ministeriale, di raggiungere l’impatto sociale zero entro la fine del 2025. In tal senso, un contributo decisivo potrebbe arrivare dallo sviluppo del business della carta sicurezza, la cui riattivazione è prevista indicativamente dopo la pausa estiva 2025. È stato inoltre comunicato che tutti i siti italiani del Gruppo sono attualmente interessati da Cassa Integrazione Ordinaria fino al 31 dicembre 2025, a causa della volatilità e della scarsa visibilità del mercato. Per quanto riguarda la formazione, è stato confermato l’avvio dei corsi previsti dall’accordo formativo, con inizio a metà settembre. Alla luce di quanto emerso, le OO.SS. hanno avanzato con determinazione le seguenti richieste: la definizione urgente di un Piano Industriale chiaro, credibile e con prospettive di medio termine; si richiede la immediata sospensione della vendita della linea F3 e delle macchine da taglio di Rocchetta fino a vertenza conclusa; una data precisa per l’implementazione del business security, considerando il periodo di formazione necessario per ogni lavoratore; investimenti concreti a garanzia dell’occupazione e dello sviluppo del comparto;convocazione di un tavolo ministeriale presso il MIMIT, per attivare tutti gli strumenti disponibili al fine di azzerare ogni eventuale esubero. Le organizzazioni sindacali di categoria ritengono fondamentale che le istituzioni regionali proseguano con determinazione nel percorso di vigilanza e accompagnamento, affinché l’azienda onori tutti gli impegni assunti. Il tempo a disposizione è limitato, e la presenza di 63 lavoratori ancora da ricollocare impone scelte tempestive e responsabili. Il prossimo aggiornamento tra le parti è previsto indicativamente per metà settembre, al rientro dalla pausa estiva, salvo sviluppi significativi che rendano necessario un incontro anticipato.    
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07/07/2025 Orchestra Filarmonica Marchigiana in stato di agitazione
Le Segreterie di categoria regionali di CGIL, CISL e UIL confermano lo stato di agitazione per le gravi criticità che da troppo tempo penalizzano l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. «Nonostante le difficoltà, le lavoratrici e i lavoratori della FORM garantiranno la loro presenza al Macerata Opera Festival, dimostrando un impegno totale verso la cultura marchigiana. Questo non è un segno di resa, ma un atto di coraggio e responsabilità verso un patrimonio che merita rispetto e dignità. - sottolineano i sindacati di categoria - La mancanza di un progetto chiaro per estendere il contratto da 8 a 12 mesi; l’assenza di una sede stabile e degna; il blocco ingiustificato del rinnovo della contrattazione di secondo livello, essenziale per il riconoscimento professionale e salariale, sono  i nodi irrisolti che mettono a rischio la sopravvivenza stessa dell’Orchestra.» «Non possiamo più tollerare che la cultura venga trattata come un “progetto di serie B”, in una Regione che vanta il primato nazionale per i suoi teatri storici. Chiediamo con urgenza un incontro ufficiale con il Presidente della Regione Marche: è tempo di aprire un confronto concreto e strutturato sul futuro della FORM e sull’intero comparto culturale regionale. - rilanciano e concludono - Le lavoratrici e i lavoratori pretendono risposte chiare. La cultura marchigiana esige rispetto.»
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10/06/2025 Fedrigoni Area Marche CGIL SLC FISTEL CISL UILCOM: “Servono risposte concrete”
Un forte segnale d'allarme arriva dai sindacati di categoria dopo le assemblee che hanno coinvolto i lavoratori degli stabilimenti Fedrigoni di Fabriano e Rocchetta. CGIL Slc, Fistel CISL e Uilcom UIL hanno espresso una netta preoccupazione riguardo il futuro industriale e occupazionale dell’area marchigiana, soprattutto dopo l’incontro del 4 giugno scorso con l'amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni, Marco Nespolo. «Le criticità irrisolte sono gravi e riflettono una mancanza evidente di una strategia industriale chiara, con una gestione sempre più orientata alla riduzione e alla frammentazione produttiva » -  denunciano le organizzazioni sindacali di categoria in una nota congiunta. Tra i principali punti di preoccupazione, il destino della macchina F3, destinata alla vendita dopo un lungo periodo di inattività, e il reparto E-Close, dove la prevista sospensione del ciclo notturno potrebbe comportare pesanti ricadute occupazionali, vista l'elevata percentuale di lavoratori interinali. «L’annunciata dismissione di una delle due turbogas, insieme al tentativo recente di vendere il marchio storico 'Fabriano'- proseguono - sono chiari segnali di ridimensionamento del ruolo strategico del territorio marchigiano». La conferma che soltanto il 20% degli investimenti del Gruppo sarà destinato alla regione, con interventi limitati al ripristino di macchinari datati, «costituisce una vera inversione strategica che relega Fabriano – sottolineano - da polo internazionale d'eccellenza a semplice realtà marginale e terzista.» Davanti a questo scenario di forte preoccupazione, i sindacati chiedono con urgenza l'attivazione di un tavolo istituzionale di crisi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coinvolgimento diretto del Ministro Adolfo Urso, dell’assessore regionale Stefano Aguzzi, dei sindaci dei comuni coinvolti, delle RSU e delle segreterie regionali e nazionali di categoria. «È necessario garantire trasparenza sulle scelte aziendali, vincoli chiari sugli investimenti e tutele concrete per i lavoratori. La tenuta industriale, occupazionale e sociale dei siti marchigiani non può essere affidata a logiche di bilancio o decisioni unilaterali assunte a distanza -  affermano con determinazione i rappresentanti sindacali, che concludono sottolineando come -  il tempo delle promesse è finito: ora servono atti concreti, coerenti con la storia, il valore e le competenze che il territorio marchigiano ha saputo esprimere per decenni.»
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26/05/2025 Alla Castelli di Tolentino, ex Nazareno Gabrielli,annunciati 25 esuberi Sindacati preoccupati per la dismissione del sito produttivo e il futuro dei lavoratori
Nei giorni scorsi  si è svolto l’incontro tra la proprietà dell’Azienda Castelli di Tolentino  (ex Nazareno Gabrielli) e le Organizzazioni Sindacali Cgil e Cisl di categoria con le relative RSU.«La proprietà ha evidenziato la necessità di interrompere la produzione nel sito di Tolentino e trasformare l’attività esclusivamente in polo logistico e di magazzino - scrivono in una nota i SLC CGIL Macerata e FISTEL CISL Marche - Siamo molto preoccupati, è una scelta che avrebbe ripercussioni per 25 lavoratori ed i loro familiari, su un totale di 41 dipendenti.L’azienda ha ribadito che entro la settimana entrante verrà attivata la procedura per i licenziamenti collettivi (legge 223) per 25 lavoratori in quando considerati esuberi dalla nuova riorganizzazione aziendale e la volontà di continuare il rapporto di lavoro con i restanti 16, sempre in merito all’attività di logistica e magazzino. - spiegano i sindacati -  Inoltre l'azienda ha manifestato la necessità di vendere lo storico stabile della ex Nazareno Gabrielli, ancora in fase di ristrutturazione.» «Il futuro di una delle più importanti e storiche realtà manifatturiere della nostra regione terminerà entro il prossimo mese. La preoccupazione maggiore è sul versante delle lavoratrici e dei lavoratori, in un territorio già fortemente colpito prima dalla crisi manifatturiera e successivamente dal sisma, per i quali in diversi incontri abbiamo chiesto alla proprietà la tenuta del livello occupazionale. - sottolienano e concludono i sindacati -  Insieme alle RSU di stabilimento, chiederemo  alle istituzioni comunali, provinciali, un pronto intervento per frenare la dismissione di una tradizione che fa parte del tessuto sociale del territorio di Tolentino e soprattutto una salvaguardia del perimetro lavorativo all’interno del sito produttivo di Tolentino. Ci riserviamo di intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare la gravissima situazione emersa.»    
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