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SICET - SINDACATO INQUILINI CASA E TERRITORIO

Chi siamo

Il Sicet  - Sindacato Inquilini Casa e Territorio – opera per la difesa e l’affermazione al diritto dell’abitare. Nei confronti dei propri iscritti il Sicet svolge attività sindacale diretta per oltre  300.000 famiglie su tutto il territorio nazionale, di cui oltre 2.000 su quello marchigiano, con 110 strutture Territoriali, 20 sedi Regionali ed una Sede Nazionale coadiuvata da un Ufficio legale e da un Osservatorio nazionale di monitoraggio sull'andamento abitativo e territoriale. 

In particolare il Sicet cura:

  • l’informazione e consulenza sulla regolamentazione legislativa, per il riconoscimento dei diritti alla casa in affitto, in    proprietà e in assegnazione;

  • la consulenza per la determinazione del canone e per la stipula dei contratti di affitto;

  • le vertenze per inquilini di edilizia a proprietà privata e pubblica, sia individuali che collettive;

  • le informazioni sui criteri di ripartizione delle spese condominiali, nonché sulla suddivisione dei costi, voce per voce, tra proprietari e inquilini; 

  • la promozione e la tutela dell’ambiente e del territorio;

  • l’assistenza legale e tecnica. 

Il Sicet fornisce informazioni e consulenze ai proprietari che abitano il proprio alloggio, per quanto concerne i problemi: condominiali e la partecipazione alle assemblee; la stipula di contratti; il mutuo per acquisto o recupero; per partecipare a bandi regionali; per contributi destinati all'acquisto-recupero e risanamento parti comuni di immobili.

 

Sede regionale:

Via dell'industria, 17 - 60127 Ancona
Tel: 071 5051
Fax: 071 505207

Ancona

Via Ragnini 4 - 60127 Ancona
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
15:30-18:30 * [roscioli gessica]
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09:00-12:30 * [gianni gemini]
15:30-18:30 * [gianni gemini]
09:00-12:30 * [roscioli gessica]
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* su appuntamento
Via De Gasperi, 50 - 60044 Fabriano
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-12:30 * [Gessica Roscioli]
15:30-18:30 * [Gessica Roscioli]
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* su appuntamento
Via Gallodoro, 66/ter/c - 60035 Jesi
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
09:00-12:30 *
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15:30-18:00 *
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* su appuntamento
Via Baldelli - 60015 Falconara Marittima
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-12:30
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Via San Gennaro 30 - 60027 Osimo
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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15:30-18:30 *
09:00-13:00 *
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* su appuntamento
Piazza Salvo D'Acquisto, 42 - 60131 Ancona
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-12:30
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Via Raffaello Sanzio, 46 - 60019 Senigallia
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
09:30-12:30
15:30-18:30
09:30-12:00
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09:30-12:00
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Ascoli Piceno

Corso Vittorio Emanuele, 37 - 63100 Ascoli Piceno
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
09:00-12:30 *
15:00-17:00 *
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* su appuntamento
Piazza Nardone, 23 - 63074 San Benedetto del Tronto
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-12:00 *
09:00-12:00 *
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09:00-12:00 *
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* su appuntamento
Via Marconi, 50 - 63066 Grottammare
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-12:00 *
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* su appuntamento

Fermo

Via XXV Aprile N.116 - 63900 Fermo
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-13:00
09:00-13:00 *
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Viale dei Pini, 166-168 - 63822 Porto San Giorgio
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-13:00 *
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* su appuntamento

Macerata

Via G. Valenti, 27/35 - 62100 Macerata
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
09:00-13:00 *
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15:30-18:30 *
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* su appuntamento
Largo Castelfidardo, 24 - 62012 Civitanova Marche
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-13:00 *
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* su appuntamento
Viale Giovanni Benadduci, 14 - 62029 Tolentino
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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09:00-13:00 *
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* su appuntamento
Via Leopardi, 1 - 62011 Cingoli
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
08:00-10:00 *
16:00-18:00 *
-
08:00-11:30 *
- -
08:00-10:30 *
* su appuntamento
Via Mattei, 1 - 62019 Recanati
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
-
09:00-12:30
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Corso Italia, 104 - 62022 Castelraimondo
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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15:00-18:00 *
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* su appuntamento

Pesaro Urbino

Via Porta Rimini, 11 - 61121 Pesaro
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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15:30-18:00 *
09:00-13:00 *
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* su appuntamento
Via Battista Sforza, 50 - 61029 Urbino
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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15:30-18:30 * [per app. Tel. 0722 4866 SABINA FUCILI]
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* su appuntamento
Piazza del Mercato, 16 - 61034 Fossombrone
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
08:30-12:30 *
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* su appuntamento
Via Nolfi, 170 - 61032 Fano
Lun Mar Mer Gio Ven Sab
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08:30-12:30 *
15:30-18:30 *
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Le ultime notizie

13/01/2025 Siglato un nuovo accordo quadro sugli affitti per la provincia di Ascoli Piceno
Le Organizzazioni Sindacali della Proprietà Edilizia e degli Inquilini della Provincia di Ascoli Piceno si sono riunite il 10 gennaio per siglare il nuovo accordo quadro provinciale, un atto fondamentale per la regolamentazione dei contratti di locazione a canone agevolato. Questo accordo rappresenta un passo propedeutico alla definizione degli accordi territoriali specifici per ciascun comune della provincia, garantendo la conformità ai parametri stabiliti dalla legge 9 dicembre 1998, n. 431, art. 2, comma 3. Alla firma dell'accordo hanno partecipato le principali sigle sindacali della proprietà edilizia — ASSPI, CONFEDILIZIA, UPPI e CONFABITARE — e dei sindacati degli inquilini — SICET, SUNIA, UNIAT e UNIONE INQUILINI. Questo documento mira a incentivare la diffusione dei contratti a canone agevolato, permettendo a proprietari e inquilini di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente e rispondendo concretamente alla crescente domanda di alloggi sul territorio. Tra le principali novità introdotte dal nuovo accordo spiccano: Valorizzazione degli immobili di nuova costruzione con elevate prestazioni energetiche; Integrazione della domotica tra i criteri di classificazione degli immobili; Migliore definizione dei parametri di qualità per gli alloggi affittati; Incentivi per l'abbattimento delle barriere architettoniche, promuovendo l'accessibilità degli spazi abitativi. Nelle prossime settimane, il tavolo delle Organizzazioni Sindacali procederà con l'approvazione degli accordi comunali aggiornati, che sostituiranno quelli attualmente in vigore e potranno introdurre variazioni nelle fasce di oscillazione dei canoni di locazione. Il tavolo sindacale ha inoltre rinnovato l'appello ai comuni della Provincia di Ascoli Piceno affinché elaborino nuovi piani per lo sviluppo abitativo, anche attraverso iniziative congiunte. Particolare attenzione viene richiesta per il recupero e la valorizzazione di aree già urbanizzate ma attualmente sottoutilizzate. A tal fine, le parti invitano le amministrazioni comunali a promuovere incontri per discutere proposte concrete di intervento. Questo accordo rappresenta un significativo progresso verso un mercato immobiliare più equo e sostenibile, rispondendo alle esigenze di proprietari e inquilini e contribuendo allo sviluppo armonico del territorio provinciale.  
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13/12/2024 C'è la crisi abitativa ma Regione e Comune di Ancona vendono alloggi, l'allarme dei sindacati: "Graduatorie lente, cantieri fermi e risorse non sfruttate"
Circa 1000 alloggi pubblici di proprietà del Comune di Ancona in vendita, più altri 9mila della Regione Marche e graduatorie ferme mentre cresce il disagio sociale dovuto alla situazione economica e aggravato dal caro vita. Sunia, Sicet e Uniat Marche, le organizzazioni sindacali degli inquilini, esprimono forte preoccupazione. «Sollecitiamo da tempo – dicono i rispettivi segretari Stefano Falcionelli (Sunia), Antonio Angelini (Sicet) e Andrea Catalani (Uniat) - l’adozione di importanti provvedimenti a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli. I costi dell’abitare hanno contribuito in modo particolare al progressivo impoverimento di queste famiglie, che di conseguenza hanno sempre più difficoltà a sostenere il peso di un canone di locazione di mercato, mentre di riscontro, il Governo e la Regione hanno interrotto da un paio d’anni il finanziamento del fondo per il sostegno all’affitto e di quello per la morosità incolpevole, necessari e indispensabili a tali famiglie per evitare lo sfratto, con le gravi problematiche sociali che ne derivano, lasciando soli i Comuni ad affrontarle e sostenerne l’onere.» I soldi ci sarebbero pure ma «la Regione avrebbe a disposizione 900mila euro che potrebbe utilizzare, in via emergenziale cambiando posta di bilancio, al fondo ‘contributo per affitto’ dando, attraverso i Comuni, sollievo a circa 2000 famiglie. Purtroppo siamo passati dalla inconcludente attività della passata Amministrazione Regionale, all’assenza totale di quella attuale, che in tutti questi anni non ha mai messo fondi a bilancio per le politiche abitative, né previsto l’adozione del Piano triennale di edilizia residenziale per la programmazione degli interventi necessari, purtroppo fermo a quello del 2013/16.» L’unico intervento adottato per finanziare con il ricavato le politiche abitative, è stata l’adozione di un mega piano vendita (o svendita), di c/a 9.000 alloggi di e.r.p. di proprietà regionale, a fronte di un patrimonio di 14.000 in tutta la Regione, con l’obiettivo di venderne il 30% per non mettere a rischio la sostenibilità gestionale dell’ERAP e che sta dando peraltro risultati modesti ed inferiori rispetto alle aspettative. Il Piano vendita inoltre è stato il terzo emesso negli ultimi anni, con il risultato d’impoverire il patrimonio regionale di alloggi di edilizia residenziale pubblica, a fronte di una crescita sempre maggiore del numero di famiglie bisognose presenti nelle graduatorie comunali. Piano regionale dal quale sono esclusi, tra l’altro, gli alloggi di proprietà comunale, analogamente gestiti dall’Erap ai sensi della L.R. 36/05. «E così il Comune di Ancona – dicono i sindacati – per non essere da meno della Regione, ha approvato a sua volta un programma di vendita, diviso in sette fasi, di tutto il suo patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che è pari a circa un migliaio di alloggi e ovviamente, con le stesse finalità di utilizzo dei proventi. Non ci prolunghiamo su alcune contraddizioni attuative e le tempistiche del programma anconetano, in quanto siamo da sempre decisamente contrarie ai piani vendita (o meglio svendita del patrimonio residenziale pubblico perché il risultato è comunque quello della sua riduzione. Va anche tenuto conto, tenendo presente che in generale, con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno solo. Per non parlare della tempistica, altra evidente criticità. Nel Comune di Ancona, ad esempio, la durata delle costruzioni di nuovi alloggi Erp è pari in media a 10 anni o addirittura trentennale, come nei casi di Via Maestri del Lavoro, Via Mingazzini, Via Petrarca e Piazza Aldo Moro. Si spera che queste realizzazioni siano di prossima conclusione e che almeno questi non vengano inseriti nel mega piano vendita del Comune. Noi riteniamo necessario invece che tale patrimonio debba essere incrementato, ben mantenuto e utilizzato unicamente per l’assegnazione agli aventi diritto delle graduatorie comunali e in tempi ragionevoli.» La domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica è sempre più pressante. Nella sola città di Ancona esiste da tempo una graduatoria formata da circa 900 famiglie e quasi ferma nelle assegnazioni. Una lentezza estrema quella del Comune dorico nell’assegnazione agli aventi diritto da anni in attesa, a fronte dei circa 200 alloggi messi a disposizione dall’ ERAP e altri 400 che sarebbero pronti all’uso da trasferire. «Oltre a non soddisfare l’esigenza abitativa delle famiglie, si determina anche una mancanza di entrata degli affitti, sia pur sociali, utili per l’Erap per la manutenzione e messa a disposizione di altri alloggi attualmente inutilizzati – concludono Sunia, Sicet e Uniat Marche - Risulta pertanto oltremodo necessario che l’Amministrazione comunale ponga rimedio a tale grave situazione e ricerchi soluzioni anche di potenziamento della struttura comunale incaricata e semplificazioni normative, per accelerare le procedure di assegnazione che allo stato attuale sono decisamente inappropriate rispetto alla gravità della situazione alloggiativa.»  
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11/10/2023 “CASA, UN BENE PRIMARIO TRA MUTAMENTI E BISOGNI EMERGENTI NELLA REGIONE”: CONVEGNO OGGI A JESI. PROMOSSO DA SUNIA, SICET E UNIAT. I SINDACATI: “E’ ALLRAME EDILIZIA PUBBLICA, POCHI INVESTIMENTI, LA REGIONE NON FA NULLA”
“Casa: un bene primario tra mutamenti e i bisogni emergenti nella regione”: è il titolo del convegno promosso da Sunia, Sicet e Uniat, che si è svolto a  Jesi, mercoledì 11 ottobre, presso il Palazzo dei Convegni. All’incontro sono intervenuti  Stefano Falcionelli, Segretario Sunia Marche, la Vice presidente INU Marche,   Saturnino Di Ruscio, presidente Erap Marche e Paolo Calcinaro, presidente Anci Marche e il Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi.  Fabrizio Esposito, Segretario generale Sicet Nazionale ha concluso i lavori. «Siamo di fronte al crollo di investimenti in edilizia pubblica, non c’è un piano casa a livello nazionale, la pdl delle Marche è incompleta. La giunta regionale non si riesce ad incontrare, il suo immobilismo su questa materia è tangibile» I sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat Marche puntano il dito contro Palazzo Raffaello che, sulla questione casa, continua a non legiferare. E’ la denuncia di oggi, al convegno  “Casa, un bene primario tra mutamenti e bisogni emergenti nella regione”. LE CRITICITA’ – La Regione deve anzitutto legiferare su vari punti. La priorità è la necessità di finanziare il piano casa con almeno il 2% del bilancio, quindi vanno definite concrete modalità d’intervento dei Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà economica a pagare il canone sociale e  vanno affidati, tramite convenzioni, alcuni servizi amministrativi ai sindacati degli inquilini. I DATI – Il patrimonio immobiliare Erap nelle Marche è ampio e consta, nel complesso di un totale di 16.599 alloggi; di questi, 6446 sono ad Ancona, 2264 ad Ascoli Piceno, 3279 a Macerata, 3349 a Pesaro, 1261 a Fermo. Per quanto riguarda il Piano vendite, sono state inviate 7686 lettere, sono stati 913 gli assegnatari che hanno risposto di cui 39 con criticità: si giunge a quota complessiva di 7647. L’Erap Marche ha messo a disposizione fondi pari a 1731198673,00 euro per il sisma, per il Pnea (piano nazionale edilizia abitativa) e per il Sicuro verde sociale ( di cosa si tratta?): sono in costruzione 550 alloggi , circa 850 sono da sistemare e assegnare. «Al momento, c’è troppa anarchia sui prezzi per la vendita – fanno sapere i sindacati - in particolare ora, dopo i gravi eventi che hanno colpito le Marche come terremoto e alluvione». Per quanto concerne gli sfratti, nella regione sono circa 751, dati 2021, quelli per morosità sono pari a 625, la situazione più complicata è ad Ancona con circa 300 sfratti. Dal canto suo, la Regione ha stanziato circa 926.351,16 euro di fondi. “Ora siamo in attesa che escano i bandi da parte dei Comuni per dare una mano alle famiglie che rientrano nei criteri della legge regionale con un Isee non superiore a 35mila euro”, rilanciano le tre sigle.   AFFITTI BREVI, LA LEGGE 431 DEL 1998. IL CASO DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI -  Accusano i sindacati: «Il carovita sta colpendo duro, gli universitari sono tra coloro più in difficoltà. Secondo i nostri dati, il 29% degli studenti universitari ha problemi nel pagare l’affitto e le bollette, per questo, c’è bisogno di un  intervento urgente. »    
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03/08/2023 Edilizia popolare L. R. 36/05: incostituzionale il requisito dei cinque anni di residenza nelle Marche SUNIA-SICET-UNIAT:" Serve una riforma sulle politiche abitative, la Regione esca dall'immobilismo "
«La Corte Costituzionale ha confermato quanto già sostenuto dalle Organizzazione Sindacali in occasione delle modifiche alla Legge Regionale 36/05 sull’illegittimità del requisito quinquennale della residenza nella Regione per la partecipazione ai Bandi di Edilizia Residenziale Popolare, che ha comportato l’esclusione di una parte della popolazione» - sottolineano in una nota le Segreterie del sindacato degli inquilini SUNIA-SICET-UNIAT Marche.  «Necessita ora pertanto modificare la norma adottando gli opportuni provvedimenti in merito e sarebbe opportuno - continuano i sindacati degli inquilini -  cogliere l’occasione per una nuova e completa riforma della Legge Regionale 36/05 sulle politiche abitative, adeguata alle reali mutate esigenze della popolazione, in sostituzione della precedente riforma 16/21, in quanto solo parziale e volta principalmente all’inclusione nei benefici di alcune categorie rispetto ad altre,  non condivisa anche per alcuni aspetti di dubbia costituzionalità e sulla quale ci siamo resi disponibili sin d’ora al confronto.» Le Organizzazioni Sindacali degli inquilini SUNIA-SICET-UNIAT Marche, esprimono «una forte preoccupazione per la situazione abitativa nella Regione. Attendiamo da tempo l’adozione di importanti provvedimenti a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli, la cui situazione economica si è aggravata dall’inflazione, dal caro bollette e in alcune zone dalle conseguenze dei disastrosi eventi metereologici, che determinano la necessità e l’urgenza d’intervenire.» «Alla inconcludente attività della passata Amministrazione, segue l’immobilismo di quella attuale, il cui intervento principale previsto per finanziare la costruzione di nuovi alloggi da destinare famiglie meno abbienti presenti nelle graduatorie comunali, sempre più numerose a fronte di continue minori disponibilità, è stato l’emanazione di un mega piano vendita (o svendita), di una parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica presente nella Regione e gestito dall’ERAP che peraltro sta dando risultati modesti ed inferiori rispetto alle aspettative. - denunciano SUNIA-SICET-UNIAT Marche - Siamo decisamente contrarie ai piani vendita, il cui risultato è comunque quello di riduzione del patrimonio residenziale pubblico, tenendo anche presente che, in generale, con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno dopo 10 anni. Riteniamo necessario invece che tale patrimonio debba essere ben mantenuto e utilizzato unicamente per l’assegnazione agli aventi diritto.»   «Per finanziare le politiche abitative e vista la competenza regionale in materia, riteniamo indispensabile predisporre e attivare il Piano triennale regionale di edilizia residenziale, così come previsto dalla Legge Regionale 36/2005 che disciplina la materia e purtroppo fermo a quello del 2014/2016, prevedendo inoltre l’inserimento nel Bilancio regionale fondi annuali costanti di almeno 20 milioni. - rilanciano i sindacati degli inquilini -  Si ritiene prioritario e urgente reperire risorse per finanziare le opere manutentive necessarie per rendere disponibili i circa 850 alloggi di e.r.p. presenti nel territorio regionale e gestiti dall’ ERAP, attualmente liberi e non assegnabili, che richiederebbero tempi brevi per il loro riutilizzo con benefici importanti per soddisfare le liste d’attesa.»    «In considerazione della situazione di crescente disagio economico delle famiglie più deboli per il pagamento dei canoni e del mancato rifinanziamento per l’anno 2023 del fondo di sostegno all’affitto e la morosità incolpevole da parte del Governo,riteniamo necessario intervenire con risorse regionali in aggiunta ai fondi statali residui e non spesi attualmente in corso, insieme a misure fiscali per favorire una maggiore diffusione delle locazioni abitative a canone concordato e calmierato, per prevenire sfratti per morosità purtroppo molto numerosi. - proseguono - Nell’ultimo incontro con la Regione tutte le problematiche sollevate sono rimaste irrisolte e nel ribadire la  nostra disponibilità  alla partecipazione ad un tavolo tecnico di lavoro e confronto sulle politiche abitative, chiediamo con forza di porre termine all’immobilismo,  si attivi il Piano Triennale e si finanzino gli interventi più urgenti.» «Sarebbe opportuno  - concludono SUNIA-SICET-UNIAT Marche - che la Regione si unisca ai sindacati degli inquilini nel richiedere e sollecitare il Governo al rifinanziamento dei fondi a sostegno dell’affitto ed a prevedere un piano casa nazionale di edilizia residenziale pubblica di durata pluriennale, volta ad aumentare l’offerta di alloggi pubblici a canoni sostenibili, in considerazione anche della scarsa attenzione  dimostrata in materia dalla nostra e anche altre Regioni.»  
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15/11/2022 L’immobilismo della Regione sulle politiche abitative e le proposte delle Organizzazioni Sindacali degli inquilini
Le Organizzazioni Sindacali degli inquilini Sunia, Sicet ed Uniat Marche attendono da tempo e sollecitano un incontro con l’Assessore Regionale per l’attivazione di un tavolo di lavoro e confronto sulle politiche abitative a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli e bisognose, sempre più numerose per l’emergenza energetica con il caro bollette e l’inflazione crescente, che determinano un aumento degli sfratti per morosità e la necessità di integrare con risorse Regionali i fondi per il sostegno agli affitti e la morosità incolpevole. L’ultimo incontro con la Regione risale a ottobre 2021 e le problematiche sollevate sono rimaste irrisolte. Alla inconcludente attività della passata Amministrazione, interrotta solo da alcuni interventi economici adottati su pressione delle organizzazioni sindacali durante la crisi pandemica, segue l’immobilismo di quella attuale, il cui intervento principale, oltre ad una non condivisa modifica della Legge regionale (volta principalmente all’inclusione nei benefici di alcune categorie rispetto ad altre), risulta essere un mega piano di vendita o svendita della maggior parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (e.r.p) presente nella Regione e gestito dall’ERAP.  Le organizzazioni sindacali sono decisamente contrarie ai piani di vendita, in quanto ritengono che tale patrimonio debba essere utilizzato per l’assegnazione a favore delle famiglie meno abbienti presenti nelle graduatorie comunali, sempre più numerose a fronte di sempre minori disponibilità.  Vengono messi in vendita circa 9.000 alloggi di e.r.p. a fronte di un patrimonio di 13.000 in tutta la Regione, ponendo a rischio la sostenibilità gestionale dell’ERAP, che si finanzia unicamente con i proventi degli affitti e che, a differenza di altri analoghi Istituti presenti nel Paese, è un Ente economicamente sano. I proventi dei piani di vendita del patrimonio di e.r.p., previsti dall’attuale ma anche dalla precedente Amministrazione Regionale, costituiscono e vengono utilizzati come unico mezzo per finanziare la costruzione di nuovi alloggi. Il risultato sarà quello di ridurre sensibilmente il patrimonio, in quanto con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno dopo 10 anni, perdendo inoltre anche il relativo incasso dei canoni. Per finanziare le politiche abitative invece pensiamo sia necessario attivare e finanziare il Piano triennale regionale di edilizia residenziale, purtroppo fermo a quello del 2014/2016, prevedendo fondi annuali costanti, alimentati con risorse regionali individuate con l’approvazione del Bilancio, così come previsto dalla Legge Regionale 36/2005 che disciplina la materia. In considerazione della situazione di crescente disagio economico delle famiglie più deboli, riteniamo che debba esserci un impegno di risorse regionali non inferiori a 20 milioni annui. Allo scopo proponiamo che tale Piano preveda anche le seguenti linee d’intervento:   - Acquisto di abitazioni sul libero mercato per la rapida disponibilità all’assegnazione - Nuove costruzioni sostenibili e ristrutturazioni o demolizione- ricostruzione d’immobili pubblici inutilizzati, da previlegiare per il non consumo di suolo.  - Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, efficientamento energetico e sicurezza sismica degli edifici di e.r.p., utilizzando anche i bonus statali;  - Fondi per la morosità incolpevole e sostegno alla locazione privata; - Ripristino dei “buoni casa” per agevolare le giovani coppie e per frenare lo spopolamento delle aree interne e dei centri storici; - Rilancio del Social Housing e del Rent To Buy (affitto con patto di futura vendita); Si ritiene comunque urgente e prioritario reperire risorse per finanziare le opere manutentive necessarie per rendere disponibili i circa 850 alloggi di e.r.p. attualmente liberi e non assegnabili, presenti nel territorio regionale, che richiederebbero tempi brevi rispetto alle nuove costruzioni e benefici importanti per le liste d’attesa. Nel perdurare dell’immobilismo e della mancanza di finanziamento del piano triennale regionale previsto dalla legge, se l’unico mezzo per finanziare le politiche abitative è la vendita del patrimonio e.r.p., sarebbe più opportuno restituire allo Stato la delega in materia attribuita alla Regione.  
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26/04/2022 Sportello consulenza Sicet a Grottammare
Attivato nel  Comune di Grottammare un nuovo servizio, gestito dal  Sicet, Il Sindacato Inquilini Casa e Territorio aderente alla Cisl, per semplificare le questioni inerenti i contratti di locazione. Lo sportello è  aperto tutti i venerdì, dalle 9 alle 12 per consulenze, assistenza domande di contributo, informazioni e registrazioni telematiche dei contratti. Il servizio è dedicato agli inquilini, per locazioni in immobili privati e pubblici, ma anche ai proprietari per locazioni annuali o temporanee. Con l’arrivo della stagione estiva lo sportello può rivelarsi utile anche per i contratti di locazione turistica. Per info sulle modalità di accesso e per prendere un appuntamento, il numero è 338 7806418. Lo sportello Sicet si colloca nell'ambito dei servizi offerti dallo Spazio del Terzo Settore, al piano terra del palazzo municipale.  
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