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FUNZIONE PUBBLICA

Cisl Marche News

25/08/2025 "Chi decide? Intelligenza artificiale e responsabilità condivisa"
  Il Segretario generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, interverrà al Convegno "Chi decide? Intelligenza artificiale e responsabilità condivisa" che si  terrà presso la Sala del Giardino d'Inverno, del Palazzo Ducale di Urbino, il 31 agosto ore 9.00. L'iniziativa, promossa dalla Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA) e dalla Consulta di Bioetica Onlus,rappresenta il momento conclusivo della Summer School 2025 sull'etica dell'intelligenza artificiale che si svolgerà  dal 25 al 31 agosto presso l’Università di Urbino.
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25/08/2025 Infortuni e decessi, dati preoccupanti primo semestre 2025, Cisl Marche: “Fondamentale definire nei luoghi di lavoro un ‘cantiere partecipativo’ tra datori di lavoro e lavoratori per fermare escalation di infortuni, morti e malattie prof
  Preoccupano i dati Inail sugli infortuni sul lavoro nelle Marche relativi al primo semestre 2025.  Sono state ben 8473 le denunce rispetto alle 8375 del primo semestre 2024 (+1,42%), con una media di 42 denunce al giorno. In aumento anche le morti sul lavoro con dieci incidenti mortali rispetto ai sette del primo semestre 2024 (+ 42,9% ), di cui otto avvenuti all'interno dei luoghi di lavoro. Il dato è in controtendenza con quello nazionale ove si registra, nel medesimo periodo, una lieve diminuzione della denuncia degli infortuni ed un contestuale  forte incremento dei decessi "in itinere". Eccetto la Provincia di Fermo, che registra, al 30 giugno 2025, 674 infortuni rispetto ai 719 del primo semestre 2025 ( in conseguenza anche della cassa integrazione nel settore moda e calzature), sono in aumento gli infortuni in tutte le altre  province rispetto ai dati del primo semestre 2024: Ancona ( 2878 rispetto 2847 ), Ascoli Piceno ( 1066 rispetto 1063 ), Macerata ( 1799 rispetto 1722 ), Pesaro/Urbino ( 2056 rispetto 2024 ). Le denunce di infortunio in itinere passano a1261 casi con un incremento dell'1.9%. L'analisi di genere evidenzia che il 64% degli infortuni riguarda gli uomini ma sono in preoccupante incremento gli infortuni alle donne : ben 3018 rispetto ai 2916 del primo semestre 2024. In aumento gli incidenti sul lavoro nella fascia under 30 ( più 3.7% ) e soprattutto nella fascia tra i 60 ed i 69 anni ( più 18.3%), a conferma che, l'allungamento dell’età lavorativa deve essere accompagnata da apposite  politiche di prevenzione . Il comparto industriale rimane il più colpito ma è il settore sanitario a mostrare l'incremento più marcato ( più 20,7% ) , con ben 297 denunce di infortunio rispetto alle 246 del primo semestre 2024, a dimostrazione del forte stress lavorativo presente tra i professionisti della sanità, seguito dalle costruzioni con un più 10.4%, Le denunce di malattia professionale mostrano un lieve calo passando dalle 4185 del primo semestre 2024 alle 4116 del primo semestre 2025 ( meno 1.6% ). Le patologie più diffuse sono quelle osteo - muscolari , seguite da disturbi del sistema nervoso e dell'orecchio. In diminuzione le denunce per tumori che passano da 37 a 25. Per la Cisl Marche i dati impongono scelte coraggiose e condivise in grado di indicare una prospettiva, uscendo dalle mere analisi legate all'emergenza.« E' necessario un aumento degli ispettori e dei controlli potenziando la sorveglianza sanitaria, ma soprattutto è fondamentale utilizzare gli strumenti previsti dalla recente legge 76/2025 sulla partecipazione dei lavoratori sviluppando la contrattazione decentrata aziendale e territoriale. Dove vi sono accordi partecipativi vi è maggiore controllo,  sicurezza ed "affezione" dei lavoratori all'impresa, con contestuale miglioramento del clima aziendale e della qualificazione dell'impresa.- sottolinea Luca Talevi, Segretario CISL Marche - Per prevenire gli incidenti serve la massima valorizzazione dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza all'interno di un  percorso aziendale teso alla prevenzione, alla conoscenza, alla formazione. In una logica di prospettiva fondamentale è importante investire in formazione nelle scuole ove vi sono gli studenti che un domani potrebbero divenire lavoratori, imprenditori o professionisti. In definitiva su salute e sicurezza - conclude Talevi - si deve avviare un "cantiere partecipativo" entro cui costruire , all'interno dei luoghi di lavoro privati e pubblici, accordi su qualità del lavoro, nuove tutele e formazione .»   Rassegna:  https://www.cronacheancona.it/2025/08/25/infortuni-sul-lavoro-nelle-marche-142-rispetto-al-2024/566315/ https://www.ansa.it/marche/notizie/2025/08/25/nelle-marche-dieci-morti-sul-lavoro-in-sei-mesi-42_9aecafc8-3914-4d4c-82ec-bea03ee03d4c.html https://www.anconatoday.it/cronaca/morti-infortuni-lavoro-marche-2025-dati-cisl.html https://www.viveremarche.it/2025/08/25/infortuni-sul-lavoro-nelle-marche-dati-in-aumento-nel-2025-allarme-per-morti-e-incidenti-tra-giovani-e-over-60/131652/ https://www.cronachepicene.it/2025/08/25/infortuni-sul-lavoro-nelle-marche-142-rispetto-al-2024/547525/ https://www.cronachefermane.it/2025/08/25/infortuni-sul-lavoro-nelle-marche-142-rispetto-al-2024-ma-nel-fermano-diminuiscono/717682/ https://primocomunicazione.it/articoli/attualita/marche-infortuni-sul-lavoro-crescita-142-nel-primo-semestre-2025-la-cisl-servono-scelte-coraggiose  
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17/08/2025 Rette delle residenze sanitarie, il Segretario CISL Marche: " Non un euro in più a carico delle famiglie " intervista di Cronache Maceratesi
«Agli Enti gestori delle residenze sanitarie è stato accordato, a diversi anni di distanza dall’ultimo ritocco, un aumento delle tariffe a fronte dell’incremento dei costi che si sono registrati anche nel settore dell’assistenza sociosanitaria. Nello stesso tempo però la Regione ha previsto risorse aggiuntive da erogare direttamente alle famiglie, attraverso dei voucher, per compensare i contraccolpi negativi sui loro bilanci. I prossimi mesi saranno impiegati per valutare le modalità di impiego di questo strumento, che ha già le coperture finanziarie per tutto il 2026 e il 2027, e che è destinato a diventare strutturale».  A rispondere alle domande è il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti che è stato tra i promotori del protocollo di welfare territoriale che vale 30.6 milioni di euro.  Partiamo dall’inizio, l’adeguamento delle rette.  «Per gli ospiti delle residenze protette per anziani non autosufficienti (R3) e per persone con demenze (R3D) la quota giornaliera a carico del Servizio Sanitario Regionale passa rispettivamente da 37,70 € a 40,57 € e da 50,63 € a 54,48 €. Un aumento necessario e doveroso per non mettere a rischio i bilanci degli Enti che gestiscono queste strutture, che ricordiamo garantiscono cure e assistenza alle persone particolarmente fragili. Le tariffe erano infatti ferme dal 2010, mentre in questi anni i costi – energia, dispositivi di protezione, lavoro – sono aumentati in modo consistente.» All’aumento della quota a carico del Servizio Sanitario Nazionale avrebbe dovuto affiancarsi quello a carico degli ospiti delle strutture, in base alla normativa nazionale che prescrive la ripartizione al 50% dell’intera tariffa. Invece?  «Su richiesta di Cgil Cisl e Uil la Regione ha sospeso per un anno gli aumenti della quota complessiva a carico degli utenti. Al contempo, attraverso l’intervento Multileva, ha messo a bilancio risorse aggiuntive per finanziare un contributo finanziario (appunto, un voucher) da erogare alle famiglie in condizioni economiche più difficili. » Questo intervento tocca soltanto l’aspetto economico legato all’adeguamento delle tariffe?  «No, una parte importante riguarda il potenziamento dell’offerta e la qualità dei servizi. La Regione monitorerà i servizi erogati nelle strutture e, nel caso di mancato rispetto della convenzione firmata dagli Enti Gestori con le Aziende Sanitarie Territoriali, potrà revocare le risorse assegnate».  Un intervento che vi soddisfa?  «La Regione è intervenuta a fronte di una nostra precisa richiesta. In un contesto di risorse pubbliche limitate abbiamo individuato come priorità gli anziani non autosufficienti ospiti delle strutture socio sanitarie e le loro famiglie, a partire a quelle in difficoltà economica. Una società civile deve pensare a non lasciare indietro nessuno, a partire proprio da chi è più in difficoltà».  I dati Istat evidenziano, tra il 2020 e il 2023, un ulteriore invecchiamento della popolazione marchigiana: nonostante i tanti decessi tra gi anziani dovuti all’epidemia Covid l’età media dei marchigiani è cresciuta passata da 45.7 anni a 46.4.   «L’invecchiamento della popolazione conferma l’esigenza di rimodulare le politiche sociali facendo però attenzione a non perdere di vista i temi della sostenibilità delle strutture e della qualità dei servizi di cura erogate.  Il prossimo appuntamento in calendario?  «C’è un incontro fissato per il 10 settembre. Proseguiremo questo percorso, anche insieme agli Enti Gestori, tenendo presenti le nostre priorità. Assistere un anziano non autosufficiente in una struttura socio sanitaria ha un costo che abbiamo il dovere di quantificare con trasparenza, ragionando prima sulla composizione complessiva della tariffa, e poi su chi deve sostenerla, e in quale misura».   https://m.cronachemaceratesi.it/2025/08/17/rette-delle-residenze-sanitarie-il-segretario-di-cisl-marche-non-1-euro-in-piu-a-carico-delle-famiglie/1988021/
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07/08/2025 Psichiatria in carcere FNS CISL Marche: “Spostare il problema da Ascoli ad Ancona non è la soluzione"
«Leggiamo dalla cronaca di stampa che la deputata della Lega, Giorgia Latini, in merito alle note problematiche avvenute negli ultimi tempi presso il reparto Atsm (Articolazione per la Tutela della Salute Mentale) della Casa Circondariale di Ascoli Piceno propone quale soluzione al problema, lo spostamento del reparto psichiatrico presso La casa circondariale di Montacuto. - scrive in una nota stampa il Segretario Generale della FNS CISL Marche, Fabio Sacchi -  Che sia chiaro sin da subito, spostare il problema da Ascoli in Ancona, non è una soluzione. Da tempo stiamo chiedendo di risolvere il problema, chiedendo di ampliare ed aumentare la presenza di personale sanitario presso la struttura Atsm di Ascoli, aiutando quindi e sostenendo il lavoro dei nostri colleghi della Polizia Penitenziaria.» «Purtroppo, invece di trovare soluzioni reali, si vuole spostare il problema ad Ancona, alla Casa Circondariale di Montacuto, che non è dotato di una struttura a sé che permetta di ospitare soggetti psichiatrici, tant’è che ha solo un blocco detentivo, dove sono ubicati detenuti, appartenenti al circuito di alta sicurezza, detenuti di media sicurezza e detenuti protetti, con i quali gli psichiatrici non possono stare. - prosegue Sacchi - Oltretutto è risaputo che ad Ancona manca personale penitenziario, con una carenza dello stesso di circa il 30 % e un sovraffollamento di detenuti di circa 120 unità, senza dimenticare che la Polizia penitenziaria di Montacuto, ha la competenza anche per gli arrestati nella provincia di Macerata a causa della chiusura del carcere di Camerino a causa del sisma.» «Si vuole risolvere il problema? basterebbe potenziare il servizio medico presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno, utilizzando la struttura separata di cui la Casa circondariale è dotata, per ospitare i detenuti psichiatrici. - rilancia il Segretario Generale della FNS CISL Marche - Per non parlare della necessità di potenziare le REM. Invece così non si fa altro che spostare il problema da Ascoli Piceno ad Ancona, peggiorando di fatto la risoluzione dello stesso, con effetti negativi non solo sui Poliziotti Penitenziari, ma anche sugli stessi detenuti.» «Che faremo appena si verificherà che la soluzione proposta non funziona, anzi peggiora la vita di tutti all’interno del carcere? Non giochiamo con i colleghi della Penitenziaria né con i detenuti, i problemi vanno risolti, non spostati per fini elettorali.  - conclude Fabio Sacchi - Invitiamo la deputata a visitare la Casa Circondariale di Montacuto insieme ai nostri rappresentanti, per comprendere la nostra posizione.»
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06/08/2025 Marche, cresce la desertificazione bancaria, FIRST CISL : “Oltre 100 mila cittadini senza sportelli, situazione preoccupante”
Continua la chiusura degli sportelli bancari nelle Marche. Secondo l’Osservatorio nazionale di FIRST CISL, 102 mila cittadini marchigiani vivono oggi in comuni senza filiali, 23 mila in più rispetto allo scorso anno. A lanciare l’allarme è la FIRST CISL Marche, attraverso le parole del Segretario Generale Mario Raimondi: «FIRST CISL continua a monitorare l’andamento della chiusura degli sportelli bancari nella nostra regione. I dati dell’osservatorio nazionale certificano, purtroppo, un  incremento delle chiusure ». Un trend che colpisce anche il mondo produttivo: 1.600 imprese in più rispetto al 2024 operano oggi in comuni privi di filiali, portando il totale regionale a 7.700 aziende isolate dal sistema bancario. Un fenomeno che non riguarda solo l’accessibilità ai servizi: per le piccole imprese la chiusura degli sportelli si traduce in un ostacolo diretto alla possibilità di ottenere credito. «Non sono infatti solo le persone a subire le conseguenze dell’abbandono dei territori da parte delle banche – spiega Raimondi – Anche per molte piccole imprese la chiusura delle filiali rappresenta un problema rilevante. Un problema che si riassume semplicemente con due parole: meno credito». L’Osservatorio nazionale di FIRST CISL nasce proprio per tenere alta l’attenzione sul fenomeno della desertificazione bancaria, un processo che rischia di indebolire lo sviluppo locale e il tessuto sociale delle comunità più periferiche. «La finalità dell’Osservatorio – conclude Raimondi – è sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica sulle conseguenze di questa tendenza, perché senza interventi concreti le Marche e l’intero Paese subiranno ripercussioni economiche importanti».   Rassegna stampa: https://www.ansa.it/marche/notizie/2025/08/06/first-cisl-102mila-in-comuni-marche-senza-sportelli-bancari_5c88a264-926d-4775-8d68-5dceef006dbb.html https://www.corriereadriatico.it/marche/marche_deserto_bancario_sempre_piu_comuni_senza_sportelli-8999756.html https://www.cronachemaceratesi.it/2025/08/06/desertificazione-bancaria-nelle-marche-cisl-situazione-preoccupante-oltre-100mila-cittadini-senza-sportelli/1985173/
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CISL FP MARCHE News

29/07/2025 FPCGIL CISLFP UILFPL rispondono al Nursind: “Sul personale Kos servono serve confronto e proposte concrete, non polemiche”
FPCGIL CISLFP UILFPL , segreterie territoriali unitarie, intervengono con una nota congiunta in risposta al comunicato diffuso dal Nursind Macerata sulle criticità del personale infermieristico del gruppo Kos. Le sigle confederali definiscono “inusuale e atipico” il contenuto del documento del sindacato autonomo, “che non è firmatario dei Contratti Collettivi Nazionali della Sanità Privata né partecipa ai tavoli nazionali per i rinnovi”. Secondo FPCGIL CISLFP UILFPL, la presa di posizione del Nursind appare “anacronistica” in un contesto in cui «i sindacati confederali hanno da tempo preso in carico le problematiche di tutto il personale del gruppo Kos, non solo del comparto infermieristico, attraverso costanti e serrate relazioni sindacali con l’azienda».  Le tre sigle ribadiscono che il sindacato confederale «non delega la rappresentanza a chi chiede il rispetto di contratti che non ha firmato e non partecipa alle trattative per migliorarli, sia dal punto di vista normativo che economico». Sul fronte operativo, FPCGIL CISLFP UILFPL sottolineano che le criticità sono già state affrontate nei tavoli aziendali: «Le assenze dovute alle dimissioni – e non ai licenziamenti, come erroneamente denunciato – devono essere ripristinate con una programmazione annuale condivisa. Proponiamo assunzioni a medio-lungo termine, con l’obiettivo di garantire rapporti di lavoro a tempo indeterminato quanto prima, per dare certezze ai lavoratori e favorire la fidelizzazione del personale». I sindacati di categoria confederali ricordano anche i risultati raggiunti, come «la possibilità per il personale di fisioterapia dell’Istituto Santo Stefano di svolgere attività extra moenia senza vincolo di subordinazione, ottenuta nel febbraio 2024.La nostra azione – concludono FPCGIL CISLFP UILFPL – continuerà a tutela dei lavoratori, sia a livello nazionale che locale, con un confronto sindacale costruttivo, perché i problemi si risolvono nei tavoli di trattativa, non con comunicati estemporanei.»
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28/07/2025 Filottrano, clima rovente anche nei rapporti istituzionali Cisl Fp Marche: “Serve rispetto per i lavoratori”
La CISL Funzione Pubblica Marche interviene pubblicamente per esprimere “rammarico e preoccupazione” in merito alla mancata apertura di un tavolo di confronto con l’Amministrazione comunale di Filottrano, a seguito di una formale richiesta avanzata nei giorni scorsi. Al centro della vicenda, le condizioni ambientali nei luoghi di lavoro del personale comunale e, in particolare, l’assenza di misure adeguate a tutela del benessere e della sicurezza dei dipendenti. In una nota diffusa oggi, il Segretario generale Giovanni Cavezza stigmatizza la risposta del Sindaco Luca Paolo Rossi, che ha scelto di replicare alle osservazioni sindacali attraverso un video pubblicato sui social, dal contenuto ritenuto ironico e denigratorio. «Apprendiamo con dispiacere che, a fronte di una legittima e documentata richiesta di confronto avanzata dalle Organizzazioni sindacali per migliorare le condizioni di lavoro presso gli uffici comunali di Filottrano – dichiara Cavezza – il Sindaco ha scelto di rispondere con toni sarcastici e denigratori attraverso i social e gli organi di stampa». La CISL FP Marche, dopo una prima segnalazione, ha reiterato formalmente la richiesta con una comunicazione ufficiale trasmessa il 23 luglio, nella quale si evidenzia come l’iniziativa sindacale sia pienamente conforme al ruolo e alle prerogative riconosciute dalle normative vigenti. «La nostra è una richiesta costruttiva – si legge nella nota – finalizzata ad individuare, insieme all’Amministrazione comunale, eventuali misure organizzative, logistiche o tecniche atte a migliorare le condizioni ambientali nei luoghi di lavoro. Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto immediato e trasparente». Secondo quanto riferito dalla CISL FP, la situazione a Filottrano risulta ancor più anomala se confrontata con quanto avvenuto in altri Comuni del territorio. A Castelfidardo, ad esempio, analoghe segnalazioni hanno portato, in tempi brevi, all’installazione di condizionatori e all’adeguamento degli impianti, nel pieno rispetto delle esigenze del personale. «Se il Sindaco di Filottrano ritiene più opportuno affidare la propria comunicazione a registrazioni video ironiche sui social – conclude Cavezza – si tratta di una scelta politica. Ma resta fermo il principio che il confronto con le organizzazioni sindacali non è un’opzione, bensì un dovere istituzionale. Il rispetto nei confronti dei lavoratori pubblici si esprime attraverso l’ascolto, la responsabilità e il dialogo, non con battute o leggerezze comunicative». La CISL FP Marche conferma il proprio impegno a tutela dei lavoratori e rinnova la richiesta di un confronto serio e tempestivo con l’Amministrazione comunale.  
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24/07/2025 Castelfidardo, emergenza climatica negli uffici comunali: la CISL FP Marche accoglie con favore le misure adottate dall’amministrazione
La CISL FP Marche esprime soddisfazione per l’intervento tempestivo messo in atto dal Comune di Castelfidardo, a seguito della segnalazione congiunta delle organizzazioni sindacali e delle RSU in merito alla grave situazione climatica che, nei giorni scorsi, ha reso critiche le condizioni di lavoro negli ambienti comunali. L’Amministrazione ha dimostrato senso di responsabilità e attenzione verso i propri dipendenti e verso l’utenza, scegliendo di affrontare con determinazione l’emergenza. Con un investimento economico rilevante, è stata decisa l’acquisizione di 28 condizionatori portatili  e l’esecuzione dei necessari interventi sugli impianti elettrici, al fine di ripristinare un microclima lavorativo accettabile e conforme alle normative di sicurezza previste dal D.Lgs. 81/08. «Si tratta di una risposta concreta e immediata – dichiara Giovanni Cavezza, Segretario Generale della CISL FP Marche – che accogliamo con favore. Il benessere dei lavoratori non può mai essere messo in secondo piano, soprattutto in presenza di situazioni eccezionali come quelle che stiamo vivendo. Ringraziamo l’Amministrazione per aver ascoltato le richieste sindacali e aver operato in maniera efficace.» La CISL FP Marche ribadisce l’importanza di un confronto costante e costruttivo tra istituzioni e rappresentanze dei lavoratori, nell’interesse collettivo e a garanzia di servizi pubblici di qualità. «Questo intervento rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare efficienza amministrativa, sicurezza e rispetto della dignità lavorativa. Ci auguriamo che, sulla scia del Comune di Castelfidardo, anche gli altri enti da noi sollecitati adottino provvedimenti analoghi. – conclude Cavezza -  Lavorare non deve mai essere una prova di forza, ma una condizione sicura che consenta di operare al meglio e di offrire servizi di qualità alla cittadinanza. Il segnale dato dal Comune di Castelfidardo dimostra che intervenire è possibile: un gesto concreto che merita di essere valorizzato e portato ad esempio.»
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10/07/2025 Cisl Fp Marche: “Terzo settore pilastro sociale, ora servono tutele concrete per i lavoratori”
La CISL Funzione Pubblica Marche ribadisce con forza il ruolo strategico del Terzo Settore nel garantire coesione sociale, servizi alla persona e inclusione, in un momento storico in cui le fragilità sociali aumentano e la domanda di prossimità cresce costantemente. La presenza capillare delle cooperative sociali, degli enti del no profit e delle organizzazioni di volontariato rappresenta una risorsa fondamentale per la tenuta del welfare regionale. Tuttavia, questa centralità non si traduce ancora in giuste condizioni contrattuali, salariali e professionali per le lavoratrici e i lavoratori del settore. «La dignità del lavoro non può essere messa in secondo piano – afferma Giovanni Cavezza, Segretario Generale della CISL FP Marche - Troppo spesso assistiamo a gare al massimo ribasso, a contratti applicati in modo non uniforme e a una precarizzazione che colpisce proprio chi ogni giorno si prende cura delle persone più fragili: anziani, disabili, minori, famiglie in difficoltà.» La CISL FP Marche chiede con forza: l’applicazione uniforme e integrale dei contratti collettivi nazionali di settore, in particolare il CCNL Cooperative Sociali e il CCNL ANPAS - Enti Religiosi – Uneba; una revisione dei criteri di accreditamento e degli appalti pubblici, affinché si premi la qualità dei servizi e la stabilità occupazionale; un investimento regionale strutturale nella formazione, nella valorizzazione professionale e nel riconoscimento delle competenze delle operatrici e degli operatori. Il Terzo Settore non può essere considerato un settore di “serie B”: è parte integrante del sistema pubblico allargato e come tale va riconosciuto anche sul piano normativo e contrattuale. La CISL FP Marche continuerà a vigilare, contrattare e mobilitarci per affermare diritti, tutele e dignità per tutti coloro che ogni giorno costruiscono coesione sociale con professionalità e passione.  
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03/07/2025 Emergenza caldo e sicurezza sul lavoro: le Pubbliche Amministrazioni marchigiane non possono più attendere
La CISL Funzione Pubblica Marche richiama con forza l’attenzione sull’emergenza caldo che sta colpendo in modo drammatico l’intero territorio regionale, aggravando le condizioni di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore pubblico. Il recente Protocollo nazionale sulle condizioni climatiche estreme, elaborato dalle Parti Sociali e sottoscritto dal Ministero del Lavoro il 2 luglio 2025, rappresenta un riferimento imprescindibile per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici. La sua applicazione concreta e uniforme in tutte le Marche non è più rimandabile. Operatori socio-sanitari, tecnici ambientali, addetti alla manutenzione, personale degli enti locali sono solo alcune delle categorie quotidianamente esposte a temperature estreme e a condizioni di stress termico, spesso senza adeguati strumenti di prevenzione né una sufficiente organizzazione del lavoro. Tra le misure più urgenti da attuare, la CISL FP Marche indica con decisione lo smart working come lo strumento emergenziale più rapido ed efficace per garantire continuità dei servizi pubblici e al contempo salvaguardare la salute di lavoratrici e lavoratori. Lavoro agile, flessibilità organizzativa e modalità ibride possono da subito ridurre l’esposizione al rischio termico, soprattutto per il personale amministrativo e i servizi compatibili con il lavoro da remoto.  Inoltre, secondo quanto previsto dal protocollo, servono ulteriori azioni strutturate come la   riorganizzazione dei turni per evitare le fasce orarie più critiche; la predisposizione di ambienti adeguati e climatizzati per i servizi al pubblico; la formazione tempestiva e mirata per il personale più esposto; il rafforzamento del confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e l'  attuazione di piani di prevenzione, sorveglianza sanitaria e aggiornamento della valutazione dei rischi, validi anche per studenti in alternanza scuola-lavoro o tirocinanti. «È tempo che la prevenzione diventi principio guida e responsabilità organizzativa permanente, non solo risposta all’emergenza. Nessun servizio pubblico può dirsi efficace se viene garantito a scapito della salute di chi lo eroga con dedizione ogni giorno. - sottolinea e conclude la CISL FP Marche -  Continueremo a presidiare il territorio, sollecitando l’immediata applicazione del protocollo e promuovendo l’adozione di buone pratiche, affinché la sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici diventi una priorità strutturale e non più occasionale.»
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