• Home/
  • Categorie sindacali/
  • Pubblico/
  • FUNZIONE PUBBLICA

FUNZIONE PUBBLICA

Cisl Marche News

26/04/2024 Lavoro sempre più povero e precario Marco Ferracuti “Per un futuro sostenibile serve un Patto per le Marche 2023"
A vederla in positivo si può dire che le Marche sono la regione più manifatturiera d’Italia e che i dati dell’occupazione sono in crescita. Bene, ma attenzione anche a valutare alcuni elementi di criticità che sono il basso livello delle retribuzioni, la diminuzione dei contratti a tempo indeterminato a beneficio di quelli precari, l’inverno demografico, gli incidenti sul lavoro. Marche capitale del manifatturiero (fonte Eurostat del 2022) ma Il 20% di questa occupazione manifatturiera è però concentrata in settori “tradizionali” che le statistiche indicano a bassa e medio-bassa tecnologia. I nuovi rapporti di lavoro secondo i dati Inps, rielaborati dall’Ufficio Studi CISL Marche: le attivazioni nell’industria erano il 22% nel 2014 e sono stati il 17% nel 2023; le attività professionali sono passate dal 22,5 % al 19,7% e le costruzioni sono cresciute di appena un 1,8% (da 5,7 a 7,5), mentre il commercio ed i servizi di alloggio e ristorazione di 6 punti (da 35% a 41%). Se le Marche segnano il passo sul fronte dell’innovazione, un riflesso lo si coglie dalla  precarizzazione del lavoro e dal conseguente impoverimento dei redditi da lavoro e dalla crescita delle disuguaglianze. Un disagio sociale che evidenzia le difficoltà di una regione che da avanzata sta retrocedendo tra quelle in transizione.  «E’ necessario orientare le nostre imprese, utilizzando con intelligenza i fondi europei, ed avviare alcune transizioni economiche sostenendo l'innovazione in tutte le sue forme: tecnologica, organizzativa, sociale ed ambientale. Vanno inoltre agevolate le collaborazioni tra le imprese, creando reti che favoriscano lo scambio di conoscenze e risorse. Occorre aumentare e qualificare le competenze dei lavoratori attraverso la formazione continua .»  rilancia il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti. Sempre l’Ufficio studi della CISL Marche, rielaborando i dati Inps (dati 2023), dice che solo l’11% è stato assunto contratto di lavoro a tempo indeterminato; oltre il 39% a termine ed il 44% tra stagionali, in somministrazione ed intermittente. E le trasformazioni dei contratti a tempo indeterminato riguarda soltanto l’11,3%. Va tra l’altro rilevata la mancata affermazione dell’apprendistato, che non supera mai tra il 2014 ed il 2023 il 6% delle attivazioni annuali. Combinando insieme lavoro precario e retribuzioni basse si inizia a comprendere come mai, ai segnali positivi che il mercato del lavoro nelle Marche ha lanciato nel 2023 rispetto al 2022  si contrappongano segnali negativi sul fronte della povertà.  L’incidenza percentuale delle famiglie e delle persone sotto la soglia di povertà relativa sono infatti aumentate dal 2021 al 2022 rispettivamente: dal 6,8% all’8,6% e dall’11,4% al 13,1%. Nel 2022 la povertà relativa riguarda 55.962 famiglie e 194.443 persone. «Servono maggiori e  migliori politiche attive del lavoro. Va assicurata la creazione di lavoro buono e dignitoso, anche grazie all’attuazione del protocollo benessere dei lavoratori, firmato con la Regione. Per individuare le priorità d'intervento – conclude Ferracuti - proponiamo la creazione di un tavolo tra parti sociali e università, al fine di elaborare una visione condivisa per un nuovo modello di sviluppo. Il nostro obiettivo finale è costruire un patto per le Marche 2030, un piano strategico che delinei il percorso per un futuro sostenibile e inclusivo per tutti i cittadini marchigiani.»  Secondo i dati Inail, rielaborati da CISL, il numero di infortuni sul lavoro denunciati dal 1976 al 2022 tende leggermente a diminuire: da circa 28-30 mila della seconda metà degli anni ’70 del ‘900 ai 15-18 mila del periodo 2018-2022. Anche la linea di tendenza di quelli con esito mortale scende: dal 1976 al 2022 i morti sul lavoro sono quasi sempre sopra i 30. Le malattie professionali viaggiano sulla quota  delle seimila (periodo 2018-2022).  Per quanto riguarda infine la demografia, nel 2023 il saldo demografico naturale marchigiano (la differenza tra nati vivi e morti) segna - 8.829 (nel 2022 era – 10.827).  A rendere la situazione meno drammatica è il saldo migratorio, che segna + 7.885.  Secondo i dati Istat, rielaborati da Ufficio studi CISL Marche,  relativi al numero medio di occupati nel 2023 nelle Marche era per il 23% quasi di persone di età 15-34 anni, per il 38,8% di 35-49 e per il 38,4% di 50-64. Il 29% circa degli occupati avevano un titolo di studio fino alla media inferiore, poco più del 46% erano diplomati e solo il 25% possedeva un titolo di laurea.   Rassegna: https://www.cronachemaceratesi.it/2024/04/26/lavoro-sempre-piu-povero-e-precario-serve-un-patto-per-le-marche-2030/1851867/
Continua a leggere
24/04/2024 Mobilitazione sindacale a difesa del Servizio Idrico Integrato: Presidio davanti alla Provincia di Macerata
Presidio CGIL, CISL, UIL e FILCTEM CGIL - FEMCA CISL - UILTEC UIL oggi a Macetata per difendere la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato nel territorio maceratese. Il sit in  si è svolto, nel piazzale antistante la sede della Provincia di Macerata in via Velluti a Piediripa, in occasione dell'assemblea dell'AATO3 e ha visto  la partecipazione delle RSU delle aziende coinvolte nella gestione del Servizio Idrico Integrato. Il presidio di oggi  rappresenta il primo atto di un più ampio percorso di mobilitazione, il cui spirito è stato condiviso con tutti i lavoratori delle aziende interessate. In assemblee del personale tenutesi nei giorni scorsi, è emersa una forte volontà di difendere la gestione pubblica di un servizio essenziale come quello idrico.   La difesa della gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato si configura come una priorità per i sindacati coinvolti. La sua importanza strategica per il benessere e lo sviluppo del territorio è stata sottolineata più volte dagli intervenuti. La mobilitazione sindacale mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di mantenere il controllo pubblico su un servizio cruciale per la collettività. «Nell'assemblea dell'AATO3 di stamattina, il direttore Principi ha dato lettura rapida della relazione sul progetto "Ciarapica". Si è poi deciso di fissare una riunione tra i tecnici nominati da tutte le società per il giorno 30 Aprile. In quella sede, i tecnici tenteranno di elaborare una sintesi di mediazione tra le due proposte ad oggi in piedi. – ha  sottolineato Rocco Gravina , Responsabile della CISL di Macerata -  Il risultato verrà presentato e discusso in una successiva assemblea di AATO3 nei primi giorni di Maggio. Ci riserviamo di valutare gli esiti di questi due appuntamenti a cui parteciperemo come uditori. Qualora non si arrivasse ad avanzamenti concreti, proseguiremo nel percorso di mobilitazione definito in assemblea.»
Continua a leggere
24/04/2024 25 aprile 2024 Ferracuti: "Importante per riaffermare i valori della libertà e della democrazia"
La CISL delle Marche aderisce alle iniziative commemorative del 25 Aprile 2024, giornata dedicata alla Liberazione d'Italia dal regime fascista. Il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, nel sottolineare l'importanza di onorare coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia ha dichiarato: «Il 25 Aprile rappresenta un momento fondamentale per riaffermare i valori della libertà, della democrazia e della solidarietà. È un'occasione per ricordare il coraggio e il sacrificio di quanti hanno combattuto per garantire un futuro migliore alle generazioni successive.» Ancona:   Provincia di Macerata:    Ascoli Piceno:
Continua a leggere
23/04/2024 Sanità lavoro e sviluppo: intervista al TGR Marche del Segretario Generale Cisl Marche, Marco Ferracuti
Sanità, lavoro, occupazione, sviluppo e unità sindacale sono i temi caldi al centro dell'intervista in diretta al TGR Marche Rai tre al Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti.  Che situazione ha trovato, visto che lei è in carica da pochissimi mesi? «Ci sono delle sfide importanti che questa regione deve affrontare e vincere. Prima di tutto il tema dello sviluppo. Occorre ridisegnare un nuovo modello di sviluppo che renda più competitive le nostre imprese e crei lavoro più buono e degnitoso e sicuro per i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici, da un lato. Dall'altro c'è il tema della salute. Siamo alla vigilia della realizzazione della legge regionale 19-2022. È un momento molto importante perché occorrerà ridisegnare l'architettura della sanità. Noi siamo molto impegnati su questo perché stiamo lavorando affinché i servizi sanitari siano più corrispondenti ai bisogni delle persone, iniziando dal contrasto delle liste di attesa.» Avete siglato proprio un accordo poco tempo fa con la Regione su questo tema?«Sì, un accordo molto importante di relazioni sindacali nuove, innovative, fresche. Noi ci presenteremo a questi tavoli con uno spirito costruttivo per dare il nostro contributo mettendo a disposizione le nostre competenze, le nostre conoscenze e rappresentando i bisogni di tante cittadine e di tante cittadine che ci raccontano le loro necessità e le loro criticità, la loro difficoltà di accesso ai servizi sanitari.»Lo sviluppo della Regione passa anche attraverso il lavoro e quindi l'occupazione. I dati usciti poco tempo fa sembrano positivi, addirittura una crescita, ma in realtà non è così.«Come sempre bisogna approfondire i dati. Da un lato siamo assolutamente soddisfatti di aver appreso che l'occupazione è cresciuta, è calata la disoccupazione, addirittura rispetto al 2019 si è dimezzata, però poi approfondendo il dato abbiamo visto per esempio che i nuovi contratti fatti nel 2023 invece mostrano molte criticità, cioè molta precarietà quasi il 70% dei lavoratori e delle lavoratrici sono state assunte con un contratto a tempo determinato, il 44% circa con una forma di estrema precarizzazione.» Però ci sono dei settori che tengono di più come il settore dell'artigianato, lì i dati sono positivi e qual è la situazione?«Sì, noi siamo una regione che ha alcune peculiarità, alcuni tratti distintivi, siamo una regione manifatturiera con una concentrazione di addetti nei settori maturi e il 36% delle nostre imprese sono artigiane, la percentuale più alta d'Italia.» Qual è la situazione tra voi sindacati delle Marche? Nella nostra regione ci sono dei punti di incontro?«Assolutamente sì, a livello regionale abbiamo dei buoni rapporti sindacali perché sono incentrati nel riconoscimento e nel rispetto reciproco. Siamo ovviamente tre sindacati distinti, abbiamo una natura diversa, degli approcci diversi, abbiamo sperimentato molti punti in convergenza, altri che ci distinguono, ma poi questo è il sale della democrazia del pluralismo sindacale.»
Continua a leggere

CISL FP MARCHE News

12/04/2024 CGIL CISL UIL Pesaro - Urbino : "Sanità un valzer di nomine che non possiamo più tollerare"
«Apprendiamo dalla pubblicazione di una determina sull’albo pretorio dell’Ast di Ancona dell’imminente collocamento a riposo, per pensione anticipata, della direttrice generale dell’Ast di Pesaro Urbino d.ssa Nadia Storti. -scrivono in una nota le CGIL CISL UIL Pesaro - Urbino  e le relative categorie della sanità - Come sindacati,  fin dalle prime proposte circolate di riforma della sanità regionale, abbiamo segnalato l’enorme criticità che quel modello di riforma avrebbe determinato per la nostra provincia, criticità data non solo dalla cancellazione di un’azienda ospedaliera ma anche da una fusione che, se non accompagnata da programmazione ed investimenti, avrebbe potuto paralizzare la sanità provinciale in una fase storica già fin troppo critica.» «Purtroppo i nostri timori si sono rivelati veritieri! Si sono già avvicendati tre dirigenti apicali tra commissari e direttori generali ed ora siamo di nuovo al punto di partenza! Nel frattempo sono passati mesi ed ancora non ci sono certezze se non un evidente arretramento della risposta sanitaria pubblica al bisogno di salute dei cittadini della nostra provincia. - proseguono -  Manca ancora l’atto aziendale, manca la determinazione e la quantificazione precisa dei fondi e delle relative integrazioni del comparto e della dirigenza, mancano certezze sulle risorse economiche e di personale con cui si dovranno affrontare le sfide più importanti che abbiamo davanti: liste di attesa, posti letto per abitanti( ancora nettamente inferiori alla media regionale ), integrazione ospedale /territorio ( come le si può iniziare a garantire se non ancora non si capisce quali reparti e quali servizi rimarranno nei vari stabilimenti ? ), investimento sulla sanità di prossimità e sull’integrazione socio-sanitaria, rapporti tra la gestione pubblica e quella privata comprese eventuali esternalizzazioni.» «Di fronte a questa situazione, con una serie di partite ancora aperta tra cui non dobbiamo dimenticare quella relativa alla paventata privatizzazione della salute mentale e quella delle criticità della risposta ai bisogni degli anziani in condizione di non autosufficienza, pretendiamo risposte ed anche garanzie : abbiamo bisogno di nomine che garantiscano continuità, abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per una provincia che deve affrontare un percorso di cambiamento importante che non si può realizzare senza adeguata programmazione ed investimenti. - concludono  -  Di fronte a questa situazione ed alla luce delle scelte adottate fino ad oggi della politica regionale per la nostra provincia non ci resta che augurarci di stare in salute più a lungo possibile»
Continua a leggere
02/03/2024 Sanità Marche Cisl Fp Marche: “Stop alla violenza verso il personale sanitario. La Regione intervenga”
Le due drammatiche emergenze, avvenute sabato notte all'interno  degli Ospedali Riuniti di Torrette presso i reparti di psichiatria e medicina generale, sono  solo l'ennesimo caso  di una sempre più lunga serie di aggressioni fisiche e/o verbali contro i professionisti della sanità marchigiana, il cui numero esiguo rende difficile garantire non solo la sicurezza personale ma anche di pazienti che all'improvviso compiono azioni contro i lavoratori e/o verso la propria incolumità. Sarà pertanto un 8 marzo di mobilitazione per la Fp Cisl Marche per ricordare i troppi casi di aggressione contro il personale sanitario ed avviare una  serie di azioni, in ogni realtà del Servizio Sanitario Regionale, a tutela dei lavoratori  ,in gran parte di genere femminile. I dati Inail al 31 dicembre 2022, ma quelli ancora provvisori 2023 vanno purtroppo nella medesima negativa direzione, certificano un aumento dei casi di aggressione e violenza ai danni del personale sanitario che a livello nazionale hanno superato le 1600 denunce ufficiali annue. Circa il 10% degli infortuni occorsi a chi lavora in corsia, e certificati Inail, è riconducibile ad una aggressione contro una media nel settore privato del 3%. In gran parte sono parenti ed amici del paziente a compiere violenze e le categorie professionali maggiormente colpite sono infermieri ,operatori socio sanitari, fisioterapisti, educatori professionali, operanti in strutture pubbliche ma anche presso servizi di assistenza sociale residenziale ( vedi case di riposo ) , ambulatori o a domicilio. Ad essere aggredite sono soprattutto le donne che rappresentano circa i 3/4 degli infortunati, in linea con la composizione per genere degli occupati nel settore . I pronto soccorso, con le lunghe attese, sono spesso i luoghi ove accadono episodi di questa gravità contestualmente ai servizi psichiatrici ed a  quelli per tossicodipendenze.  La violenza all'interno delle strutture sanitarie non è solo fisica ma sempre più spesso anche verbale con ingiurie e minacce non sempre segnalate dal personale sanitario. Nelle Marche i primi dati certificati 2023 denotano un aumento dei casi. Alla Ast 3 di Macerata rispetto ad una decina di casi relativi al 2022 si sono registrati nel 2023 36 casi: 23 verbali con minacce ed ingiurie , 13 con veri e propri atti di violenza fisica. La Fp Cisl Marche, che giudica positivamente la previsione di una serie di azioni tese a curare la comunicazione tra operatori ed utenza avviate in alcune realtà quali la Ast 2 di Ancona ed Ast 3 di Macerata , organizzerà, insieme ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza presenti in ogni realtà, apposite iniziative di sensibilizzazione chiedendo lo sviluppo, all'interno di ogni documento di valutazione dei rischi, dell'analisi dei  pericoli legati alla  cura della sicurezza dei lavoratori, di fronte ad un fenomeno troppo spesso sottostimato. Il Servizio Sanitario va tutelato insieme ai professionisti che vi operano, ed ogni atto di violenza a danno di un lavoratore è " un evento sentinella " che richiede la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione. La Fp Cisl Marche , in prossimità anche della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio -sanitari del prossimo 12 marzo 2024,  CHIEDE alla Regione Marche   la piena valorizzazione dei contenuti della legge 113 del 2020, il monitoraggio costante della situazione in ogni realtà lavorativa, ed i contributi necessari affinché' si adottino opportune coordinate misure, sia preventive che protettive, da definire  in tutti i luoghi di lavoro all'interno della riunione periodica in materia di sicurezza prevista dal D.Lgvo 81/2008 .
Continua a leggere
27/02/2024 Sanità Marche. Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di 22 posti di operatore socio sanitario. Scadenza domande 11 marzo 2024. In partenza il corso di formazione organizzato dalla Fp Cisl Marche.
Scadrà il prossimo 11 marzo 2024 la possibilità, per coloro avente il titolo di operatore socio sanitario ( oos ), di poter partecipare al concorso pubblico, in forma aggregata, per 22 posti per Operatore Socio Sanitario. I futuri nuovi assunti saranno collocati presso: 2 Ast Pesaro/Urbino, 6 Ast Ancona, 5 Ast Macerata, 1 Ast Fermo, 6 Ast Ascoli Piceno, 1 Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, 1 Inrca. Saranno pertanto redatte sette graduatorie, tante quante sono gli enti del Servizio Sanitario Regionale. Il concorso, atteso da tempo, permetterà agli operatori socio sanitari presenti nelle Marche, ed operanti in gran parte presso strutture private, di accedere al pubblico impiego a tempo pieno ed indeterminato. Per la Fp Cisl Marche le necessità di nuovi operatori socio sanitari del SSR è molto maggiore di 22 unità, ma poiché la graduatoria rimarrà  aperta due anni vi sarà la possibilità di scorrimento della stessa e di coprire cosi le necessità del sistema. Si prevedono oltre duemila domande e per supportare in maniera concreta sia gli Oos che si avvicinano per la prima volta al mondo del lavoro, che coloro operanti attualmente presso strutture private, la Fp Marche organizza un qualificato corso di formazione, da remoto, atto a fornire le competenze per affrontare nel migliore dei modi la sfida concorsuale.Informazioni e prenotazioni potranno essere effettuate scrivendo alla Referente Organizzativa del Corso all'indirizzo mail: s.cristofanelli@cisl.it      
Continua a leggere
20/02/2024 Sciopero nazionale unitario lavoratori aderenti al Ccnl Federcasa. CISL FP Marche: “Solidarietà e sostegno ”
La CISL Fp Marche esprime pieno appoggio e sostegno ai lavoratori aderenti al CCNL Federcasa oggi in  sciopero  per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro relativo al triennio 2022/2024. Lo sciopero indetto dalle categorie nazionali del pubblico impiego di Cgil Cisl Uil ha alla base il rilancio della edilizia residenziale pubblica in una ottica tesa a coniugare le esigenze dei cittadini in condizione di fragilità, in un contesto economico caratterizzato ancora da un caro vita che erode pesantemente  il potere di acquisto dei salari, con quelle legate ai lavoratori ed alla loro professionalità. Necessitano investimenti adeguati ed il riconoscimento dell'importanza di investire in un settore cosi vitale che ha necessità, anche nelle Marche, di azioni tese a dare risposte ai bisogni emergenti in un contesto sociale caratterizzato dalle crescenti difficoltà nell'accesso all'abitare e dall'aumento di casi di povertà.
Continua a leggere
15/01/2024 CGIL-CISL-UIL Marche “Dimensionamento scolastico: un disastro annunciato!”
Cgil, Cisl e Uil Marche  denunciano e  stigmatizzano la delibera della Giunta Regionale sul dimensionamento scolastico dal momento che dalla stessa è evidente che la Regione non ha tenuto conto delle richieste poste ai tavoli di confronto dai sindacati.  Il governo nazionale ha imposto con il dimensionamento scolastico un taglio che per le Marche consiste nel 2024 in 15 istituzioni scolastiche in meno e che entro due anni si tradurrà nell’accorpamento di ben 25 scuole. Preme sottolineare che per effetto del decreto mille proroghe la Regione avrebbe potuto deliberare per quest’anno 14 accorpamenti invece di 15, ma ciò non è avvenuto. Il dimensionamento era già noto sin dall’estate ma invece che affrontarlo in maniera tempestiva e con un reale confronto con tutti i soggetti coinvolti (enti locali, istituzioni scolastiche, ufficio scolastico regionale e parti sociali), la Regione ha trascinato la situazione, emanando peraltro linee guida generiche e improntate a criteri meramente numerici. Dopo molta confusione e ritardi in un accavallarsi di ipotesi e proposte che hanno generato disorientamento e non hanno contribuito a definire una programmazione di respiro, si è arrivati a questa delibera che conferma quanto Cgil, Cisl e Uil Marche sostengono da mesi.  Questo dimensionamento scolastico così come realizzato è sbagliato, non porta ad una riorganizzazione del sistema dell’istruzione (questo era l’obiettivo del PNRR), non produce l’opportunità di una riduzione degli alunni per classe ma si traduce in un mero taglio a spese del personale delle scuole nonché delle studentesse e degli studenti, senza una programmazione efficace dell’offerta formativa.  Abbiamo ampiamente motivato nei vari incontri e ribadiamo che la costituzione di Istituti omnicomprensivi è un errore di prospettiva in una regione che ha bisogno di alimentare le reti tra le comunità, soprattutto in un’ottica di salvaguardia e di rilancio delle aree interne, facendo crescere un sistema culturale e socio-economico aperto senza produrre ulteriormente chiusura e isolamento di territori già in sofferenza. Accorpare i CPIA rappresenta un errore vista la peculiarità e il ruolo strategico dell’istruzione per gli adulti, in una regione in cui è fortemente necessario garantire il diritto all’istruzione e alla formazione continua. La delibera che sancisce le scelte della Regione sugli accorpamenti e la riorganizzazione della rete scolastica è arrivata a pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni creando confusione non solo nel personale della scuola ma anche nelle studentesse e negli studenti e nelle loro famiglie che si trovano ad affrontare scelte importanti e che hanno bisogno di certezze, serenità e condivisione con il tessuto sociale ed economico del territorio. Abbiamo sempre evidenziato il nesso che lega il sistema dell’istruzione e l’offerta formativa allo sviluppo del territorio. La strutturazione della rete scolastica deve guardare al presente e al futuro delle Marche favorendone, appunto, lo sviluppo equo e sostenibile, attraverso un innalzamento delle competenze, il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale in un’ottica di sistema. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà a questo dimensionamento scolastico e alla modalità con cui è stato affrontato questo tema da parte della Regione. Ognuno si assuma le proprie responsabilità.  
Continua a leggere