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Cisl Marche News

18/09/2025 Chiude il Supermercato CRAI "Le Coccinelle" di Osimo: 21 lavoratori in cassa integrazione:Sindacati: "Servono soluzioni concrete per salvare l'occupazione. L'azienda non può limitarsi alla cassa integrazione"
Cala il sipario sul supermercato Crai "Le Coccinelle" di Osimo. Dopo anni di difficoltà, il punto vendita di via Molino Basso ha definitivamente chiuso i battenti, lasciando sul lastrico 21 lavoratori - 7 a tempo pieno e 14 part-time - ora costretti alla cassa integrazione straordinaria dal 15 settembre al 31 dicembre 2025. La CIGS per cessazione di attività, disciplinata dall'articolo 44 del decreto-legge 109/2018 e recentemente integrata dal decreto-legge 92/2025, costituisce infatti  uno strumento di sostegno non strutturale, subordinato a finanziamenti annuali del Fondo sociale per occupazione e formazione che si rivelano sistematicamente inadeguati rispetto alle reali necessità del tessuto produttivo in sofferenza. Un epilogo amaro per un'attività commerciale che aveva già vissuto il drammatico passaggio dalla storica insegna SMA, travolta anni fa dal terremoto finanziario che coinvolse l'intero gruppo SMA-Auchan. Una ferita mai rimarginata che oggi si riapre in tutta la sua gravità. «La cassa integrazione fino a dicembre rappresenta una misura emergenziale che non affronta la questione strutturale dell'occupazione - dichiarano congiuntamente FISASCAT CISL  MARCHE e FILCAMS CGIL Ancona - Ventuno famiglie sono oggi nell'incertezza totale, con la prospettiva di rimanere senza lavoro e senza reddito se non arriverà il rifinanziamento della misura per il 2026.» Le organizzazioni sindacali puntano il dito contro la mancanza di una strategia industriale chiara: «Amaco Retail non può pensare di aver risolto il problema firmando l'accordo per la cassa integrazione. Servono soluzioni incisive e immediate per recuperare l'occupazione.» Tra le proposte sul tavolo, il riassorbimento di almeno una parte dei lavoratori presso altri punti vendita del gruppo Crai marchigiani e la ricerca attiva di nuovi operatori del settore interessati all'acquisizione del ramo d'azienda. «L'azienda deve farsi parte diligente e ritentare seriamente la via della cessione ad altri operatori - sottolineano i sindacati - Il territorio osimano non può permettersi di perdere un servizio essenziale e 21 posti di lavoro senza aver esplorato ogni possibile alternativa.» La Regione Marche ha attivato un piano di politiche attive che rischia però di rimanere una mera programmazione teorica se non verrà sostanziato da azioni concrete e coordinate.« È necessario un intervento sistemico che coinvolga tutti gli interlocutori istituzionali e imprenditoriali per attrarre nuovi investitori sul territorio o per favorire il reimpiego dei lavoratori anche presso altri operatori commerciali della provincia - sottolineano FISASCAT CISL e FILCAMS CGIL - Si tratta di lavoratori con profili specializzati nel settore della distribuzione, un capitale umano che non va disperso ma supportato in una epoca in cui in tanti scelgono di non fare più questo mestiere che impegna sette giorni su sette, inclusi i giorni di festa  e una variabilità di orari di lavoro che lascia poco spazio al tempo libero - sottolineano FISASCAT CISL e FILCAMS CGIL - Amaco Retail deve sedersi al tavolo senza escludere alcuna soluzione a partire dalla predisposizione di  un piano di incentivi all'esodo che accompagni economicamente questi lavoratori durante la fase di transizione nel mercato del lavoro, considerato che l'età media di 50 anni che li connota,  rappresenta un fattore penalizzante per il reinserimento professionale, nonostante l'elevata specializzazione e l'esperienza maturata. L'indennità di cassa integrazione, limitata all'80% della retribuzione entro i massimali previsti, si rivela infatti inadeguata a sostenere il carico economico familiare per la durata necessaria alla ricollocazione.» I sindacati annunciano che monitoreranno costantemente l'evolversi della situazione e sono pronti a mobilitarsi per tutelare i diritti dei  21 lavoratori che 6 anni, fa quando Sma smantellava i punti vendita della regione offrendoli al miglior offerente,  hanno creduto nella proposta di Amaco Crai scegliendo di restare tra le fila degli addetti del centro commerciale osimano,  nonostante gli incentivi all’esodo previsti nell’accordo stipulato con Sma – Auchan rappresentassero una valida opzione per ricercare soluzioni occupazionali alternative.          
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17/09/2025 Busta paga pesante, svolta ad Ascoli Piceno: l’Agenzia delle Entrate riconosce in giudizio il diritto al rimborso. CISL Marche: “ Battaglia vinta, ora ricalcolo e pagamenti per tutti i ricorrenti: saremo al fianco delle persone fino al compime
Nella giornata di ieri, la Corte di giustizia tributaria di Ascoli Piceno ha preso atto, per la prima volta, del riconoscimento in giudizio da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’esistenza del diritto al rimborso per i ricorrenti della cosiddetta Busta paga pesante, in alcuni ricorsi promossi da CISL. Un passaggio decisivo, nella storica battaglia del sindacato in collaborazione con lo Studio legale Pierdominici, per i terremotati del cratere sismico 2016. Il punto di svolta arriva dopo anni di contenziosi sostenuti dal sindacato, oltre 3.000 persone assistite, e svariate decisioni favorevoli in ogni grado di giudizio. Nonostante tale orientamento giurisprudenziale, l’Agenzia aveva finora continuato a resistere nelle cause ancora pendenti e, nei mesi scorsi, aveva anche proposto un nuovo ricorso per Cassazione. Una resistenza immotivata contro cui CISL aveva fatto sentire la propria voce nei mesi scorsi mesi, sino al risultato odierno. «Un riconoscimento  in giudizio che ci dà grande soddisfazione. Siamo davanti a una svolta che consacra, una volta per tutte, la bontà delle ragioni che come CISL Marche abbiamo sempre sostenuto per migliaia di persone colpite dal sisma del 2016. – sottolinea il Segretario Generale della CISL Marche,  Marco Ferracuti -  Ora non c’è più alcun alibi: l’ Agenzia delle entrate rivaluti tempestivamente tutte le pratiche e proceda ai rimborsi. Come CISL Marche saremo al fianco a tutti gli aderenti alla nostra campagna, che è stata di dimensioni storiche per numero degli interessati e portata economica dell’iniziativa. Vigileremo passo dopo passo sull’iter dei ricalcoli fino al pieno compimento  – rilancia e conclude Ferracuti - È una vittoria della giustizia e del buon senso, ottenuta con perseveranza e responsabilità.»
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17/09/2025 Gaza, al via la sottoscrizione della Cisl per sostenere gli interventi umanitari tramite la Croce Rossa
E' partita l'11  settembre, in tutta Italia,  la sottoscrizione nazionale della Cisl per sostenere, attraverso la Croce Rossa, gli interventi umanitari a favore delle donne, degli uomini e dei bambini di Gaza, travolti da una crisi senza precedenti. Lo comunica la Confederazione di via Po in una nota. Chiunque voglia contribuire può effettuare un versamento utilizzando le seguenti coordinate: IBAN: IT73I0103003201000002918273Intestato a: CISL – Donazione a sostegno aiuti umanitari popolazione civile di Gaza.Causale: “Donazione a sostegno aiuti umanitari popolazione civile di Gaza. L’intero ricavato sarà destinato alla Croce Rossa Italiana. “La raccolta di fondi- sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Daniela Fumarola- nasce dalla volontà di tradurre in azione concreta il nostro appello alla pace e alla giustizia. Ospedali e scuole bombardati, quartieri distrutti, migliaia di vittime innocenti, tra cui tantissimi bambini: la situazione nella Striscia di Gaza è una ferita che interpella la coscienza di tutti. La CISL ribadisce con forza che la pace è un dovere da costruire con atti concreti.  Per questo chiediamo di aprire corridoi umanitari sicuri, per garantire l’arrivo di aiuti senza ostacoli. Occorre un cessate il fuoco immediato, unica condizione per aprire uno spiraglio di dialogo che preveda anche la liberazione immediata degli ostaggi e il disarmo dei terroristi di Hamas. Nel condannare fermamente ogni ipotesi di annessione territoriale da parte di Israele, sosteniamo il rilancio del confronto con l’Autorità Nazionale Palestinese, unica interlocutrice legittima per ridare prospettiva al progetto di due popoli e due Stati che convivano in sicurezza. In questo momento drammatico, tradurre i valori della nostra Confederazione in aiuti concreti significa schierarsi dalla parte della vita, della dignità e della giustizia. Confidiamo nella sensibilità delle nostre strutture, delle iscritte e degli iscritti e in quella di tutti coloro che vorranno unirsi a questo gesto collettivo di responsabilità e di speranza” conclude la leader della Cisl.   fonte:/https://www.cisl.it/senza-categoria/gaza-parte-la-sottoscrizione-della-cisl-per-sostenere-gli-interventi-umanitari-tramite-la-croce-rossa-fumarola-la-pace-e-un-dovere-da-costruire-con-atti-concreti-per-questo-chiediamo-di-apr/
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15/09/2025 Inizio nuovo anno scolastico 2025-2026 CISL Scuola Marche in prima linea
L’inizio del nuovo anno scolastico 2025 -2026 si apre tra entusiasmo, attese e non poche preoccupazioni. La scuola rimane un punto di riferimento fondamentale per studenti, famiglie e comunità, ma anche un cantiere aperto in cui emergono criticità e nuove sfide ne ha parlato  Cristiana Ilari, Segretaria generale della CISL Scuola Marche, in  una serie di interviste che offrono uno sguardo a tutto campo sulle priorità e le prospettive del sistema scolastico marchigiano.
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CISL FP MARCHE News

15/09/2025 Stabilizzazione precari Giustizia CISL FP Marche:"No allo sciopero, sì al confronto"
"Con riferimento allo sciopero proclamato dalla Fp Cgil per martedì 16 settembre sulla stabilizzazione dei lavoratori precari della Giustizia, la CISL FP Marche ritiene la mobilitazione prematura e inopportuna.- scrive in una nota stampa la CISL FP Marche -  Nelle Marche sono circa 200 i lavoratori coinvolti – tra funzionari UPP, tecnici e data entry – che vedranno i propri contratti scadere nel giugno 2026. Una platea di lavoratrici e lavoratori fondamentali per il funzionamento degli uffici giudiziari, che meritano stabilità e prospettive chiare.La CISL FP, sindacato firmatario del CCNL Funzioni Centrali, ribadisce che il percorso corretto passa dal confronto con il Ministero della Giustizia, già richiesto ufficialmente, per definire numeri, tempi e modalità delle procedure di stabilizzazione, nonché i necessari stanziamenti da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Lo sciopero è uno strumento fondamentale, ma va usato con responsabilità. Scioperare a metà settembre, quando la legge di bilancio non è ancora approdata in Parlamento, rischia di produrre solo un effetto simbolico e controproducente, con un costo per i lavoratori e un risparmio per l’Amministrazione. La CISL FP Marche evidenzia inoltre come alla Corte di Appello di Ancona e al Tribunale di Urbino i precari rappresentino circa la metà del personale in servizio: una realtà che dimostra la necessità di assicurare continuità lavorativa e di valorizzare professionalità giovani che, pur avendo alternative lavorative più redditizie, hanno scelto di restare al servizio della Giustizia. - conclude il sindacato di categoria - Qualora dal Governo non arrivassero risposte rapide e concrete, la CISL, insieme alle altre sigle firmatarie del CCNL, è pronta a mettere in campo azioni di mobilitazione forti, fino allo sciopero, per difendere una vertenza che riguarda 12.000 lavoratori a livello nazionale e la stessa tenuta del sistema giustizia."    
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05/09/2025 Turni notturni Polizia Locale Sindacati:” Subito confronto immediato sulla organizzazione e dotazione organica del corpo”
Una ampia platea di lavoratori della Polizia Locale ha presenziato alla assemblea unitaria, tenuta il 4 settembre,  per affrontare le problematiche del Corpo  alla luce della nuova organizzazione dei servizi tesi alla implementazione dei servizi serali/notturni e servizi notturni. L'Assemblea ha con forza ribadito , di fronte alla attuale dotazione del Corpo composta da 88 addetti di cui 42 over 50 ed una decina over 60, l'imprescindibile necessità di far partire la nuova organizzazione quando vi saranno almeno 100 unità effettive . Necessita inoltre, come chiesto da Rsu ed Organizzazioni sindacali  sin dal luglio scorso: - l'attenta verifica dell'incidenza dei costi dei nuovi turni sul salario accessorio di tutti i lavoratori, - una equilibrata articolazione dei turni a tutela anche dei servizi quotidianamente erogati dalla Polizia Locale, - la possibilità di esentare dai turni notturni chi ha più di 60 anni   - la fruizione reale dei buoni pasto per coloro che effettuano i turni 18/24, 19/01, 20/02 - la necessità di incentivare economicamente i servizi serali/notturni che hanno dinamiche oggettivamente molto diverse rispetto ai turni diurni. In tal senso fondamentale incrementare la quota della previdenza complementare finanziata con l'articolo 208 del Codice della Strada - definizione conciliativa delle molteplici cause in essere per l'annosa questione della "massa vestiario" - equilibrio tra i turni di servizio, pause previste tra il termine di un turno e l'inizio dell'altro - adeguati riconoscimenti economici per le funzioni di coordinamento - modifica dell'ordine di servizio sui cambi turno e l'apertura dell'agenda informatica da un mese a due mesi Per quanto sopra, come da mandato assembleare, si chiede la riapertura del tavolo sindacale, come condiviso a metà luglio, e la sospensione dei turni notturni sino alla definizione dell'accordo sindacale
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01/09/2025 Polizia Locale di Ancona, i sindacati chiedono un confronto urgente: “Turni notturni non sostenibili senza garanzie”
Le Segreterie Regionali Fp Cgil - Fp Cisl - Fpl Uil lanciano l’allarme sulla gestione dei turni serali e notturni della Polizia Locale di Ancona, e chiedono con urgenza la riapertura del confronto con l’amministrazione comunale. Nonostante le recenti assunzioni, infatti, il Corpo conta oggi appena 88 unità, delle quali 42 hanno più di 50 anni e una decina hanno superato i 60. Numeri considerati troppo ridotti per reggere un’organizzazione che, secondo i sindacati, sta subendo “una vera e propria trasformazione”, con l’introduzione di turni che si prolungano fino a mezzanotte o all’una di notte, ai quali si aggiungono, periodicamente, servizi interamente notturni fino alle 5 del mattino. «Non si tratta più – sottolineano le sigle – di coprire esigenze straordinarie legate ad eventi particolari, ma di un cambiamento strutturale che deve essere discusso e condiviso prima di essere adottato.» Tra le questioni sollevate figurano: l’impatto dei nuovi turni sul salario accessorio di tutti i dipendenti comunali; la necessità di incentivi economici adeguati per i servizi notturni, con il rafforzamento della previdenza complementare finanziata dall’articolo 208 del Codice della Strada; la presenza degli ufficiali durante le ore notturne; una distribuzione equilibrata dei turni che consenta di garantire anche i servizi diurni, come l’assistenza davanti alle scuole; l’esonero dai turni notturni per il personale over 60; l’erogazione effettiva dei buoni pasto per chi lavora nelle fasce 18-24 e 19-01; il raggiungimento di una dotazione organica minima di 100 unità;la chiusura delle cause pendenti sulla cosiddetta “massa vestiario”. «Prima di qualsiasi decisione sull’incremento dei turni – ribadiscono i sindacati – è imprescindibile la ripresa immediata del confronto». Da qui la richiesta di una convocazione sindacale rapida, da tenersi prima dell’assemblea del Corpo in programma il 4 settembre.
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29/07/2025 FPCGIL CISLFP UILFPL rispondono al Nursind: “Sul personale Kos servono serve confronto e proposte concrete, non polemiche”
FPCGIL CISLFP UILFPL , segreterie territoriali unitarie, intervengono con una nota congiunta in risposta al comunicato diffuso dal Nursind Macerata sulle criticità del personale infermieristico del gruppo Kos. Le sigle confederali definiscono “inusuale e atipico” il contenuto del documento del sindacato autonomo, “che non è firmatario dei Contratti Collettivi Nazionali della Sanità Privata né partecipa ai tavoli nazionali per i rinnovi”. Secondo FPCGIL CISLFP UILFPL, la presa di posizione del Nursind appare “anacronistica” in un contesto in cui «i sindacati confederali hanno da tempo preso in carico le problematiche di tutto il personale del gruppo Kos, non solo del comparto infermieristico, attraverso costanti e serrate relazioni sindacali con l’azienda».  Le tre sigle ribadiscono che il sindacato confederale «non delega la rappresentanza a chi chiede il rispetto di contratti che non ha firmato e non partecipa alle trattative per migliorarli, sia dal punto di vista normativo che economico». Sul fronte operativo, FPCGIL CISLFP UILFPL sottolineano che le criticità sono già state affrontate nei tavoli aziendali: «Le assenze dovute alle dimissioni – e non ai licenziamenti, come erroneamente denunciato – devono essere ripristinate con una programmazione annuale condivisa. Proponiamo assunzioni a medio-lungo termine, con l’obiettivo di garantire rapporti di lavoro a tempo indeterminato quanto prima, per dare certezze ai lavoratori e favorire la fidelizzazione del personale». I sindacati di categoria confederali ricordano anche i risultati raggiunti, come «la possibilità per il personale di fisioterapia dell’Istituto Santo Stefano di svolgere attività extra moenia senza vincolo di subordinazione, ottenuta nel febbraio 2024.La nostra azione – concludono FPCGIL CISLFP UILFPL – continuerà a tutela dei lavoratori, sia a livello nazionale che locale, con un confronto sindacale costruttivo, perché i problemi si risolvono nei tavoli di trattativa, non con comunicati estemporanei.»
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28/07/2025 Filottrano, clima rovente anche nei rapporti istituzionali Cisl Fp Marche: “Serve rispetto per i lavoratori”
La CISL Funzione Pubblica Marche interviene pubblicamente per esprimere “rammarico e preoccupazione” in merito alla mancata apertura di un tavolo di confronto con l’Amministrazione comunale di Filottrano, a seguito di una formale richiesta avanzata nei giorni scorsi. Al centro della vicenda, le condizioni ambientali nei luoghi di lavoro del personale comunale e, in particolare, l’assenza di misure adeguate a tutela del benessere e della sicurezza dei dipendenti. In una nota diffusa oggi, il Segretario generale Giovanni Cavezza stigmatizza la risposta del Sindaco Luca Paolo Rossi, che ha scelto di replicare alle osservazioni sindacali attraverso un video pubblicato sui social, dal contenuto ritenuto ironico e denigratorio. «Apprendiamo con dispiacere che, a fronte di una legittima e documentata richiesta di confronto avanzata dalle Organizzazioni sindacali per migliorare le condizioni di lavoro presso gli uffici comunali di Filottrano – dichiara Cavezza – il Sindaco ha scelto di rispondere con toni sarcastici e denigratori attraverso i social e gli organi di stampa». La CISL FP Marche, dopo una prima segnalazione, ha reiterato formalmente la richiesta con una comunicazione ufficiale trasmessa il 23 luglio, nella quale si evidenzia come l’iniziativa sindacale sia pienamente conforme al ruolo e alle prerogative riconosciute dalle normative vigenti. «La nostra è una richiesta costruttiva – si legge nella nota – finalizzata ad individuare, insieme all’Amministrazione comunale, eventuali misure organizzative, logistiche o tecniche atte a migliorare le condizioni ambientali nei luoghi di lavoro. Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto immediato e trasparente». Secondo quanto riferito dalla CISL FP, la situazione a Filottrano risulta ancor più anomala se confrontata con quanto avvenuto in altri Comuni del territorio. A Castelfidardo, ad esempio, analoghe segnalazioni hanno portato, in tempi brevi, all’installazione di condizionatori e all’adeguamento degli impianti, nel pieno rispetto delle esigenze del personale. «Se il Sindaco di Filottrano ritiene più opportuno affidare la propria comunicazione a registrazioni video ironiche sui social – conclude Cavezza – si tratta di una scelta politica. Ma resta fermo il principio che il confronto con le organizzazioni sindacali non è un’opzione, bensì un dovere istituzionale. Il rispetto nei confronti dei lavoratori pubblici si esprime attraverso l’ascolto, la responsabilità e il dialogo, non con battute o leggerezze comunicative». La CISL FP Marche conferma il proprio impegno a tutela dei lavoratori e rinnova la richiesta di un confronto serio e tempestivo con l’Amministrazione comunale.  
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