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Cisl Marche News

11/12/2025 Vertenza Fedrigoni, nuovo vertice in Regione ridotti gli esuberi Sindacati : " Un risultato significato ma non sufficiente"
Si è svolto oggi presso la Regione Marche un nuovo incontro dedicato alla vertenza Giano di Fabriano, alla presenza delle organizzazioni sindacali SLC CGIL – FISTel CISL - UILCOM UIL - UGL Chimici con delegazioni nazionali, territoriali e RSU,e della dirigenza Fedrigoni, rappresentata da Giuseppe Giacobello, Antonio Balsamo e Sofia Crudo. Il confronto è stato promosso dall’assessore regionale al Lavoro, Tiziano Consoli, con la partecipazione dei dirigenti dei settori Lavoro e Formazione. Nell’incontro è stato fatto  il punto su un percorso avviato nell’ottobre 2024, quando la chiusura del ramo dedicato alla carta per ufficio aveva aperto una crisi occupazionale che coinvolgeva 173 lavoratori. A distanza di oltre un anno, grazie al lavoro congiunto di sindacati, azienda, Regione e MIMIT, gli esuberi si sono progressivamente ridotti: restano 31 persone ancora senza una collocazione definitiva. «Un risultato significativo – sottolineano i sindacati – ma non sufficiente: nessuno deve essere lasciato indietro.» Un ruolo decisivo è stato svolto dagli ammortizzatori sociali, in particolare dalla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Nel corso dell’incontro è stato confermato che, in accordo con Fedrigoni, MIMIT e Regione Marche garantiranno un ulteriore anno di CIGS, ritenuto indispensabile per accompagnare la fase conclusiva della gestione degli esuberi. Sul piano industriale, l’azienda ha illustrato la strategia di rilancio dello stabilimento di Fabriano, puntando sui comparti ritenuti più promettenti: carte per banconote e prodotti di sicurezza, oltre al settore del disegno artistico. Per il 2026 sono stati approvati investimenti pari a 3 milioni di euro. Tra gli obiettivi prioritari, l’avvio del ciclo continuo entro marzo 2026 sulla macchina ottava e sugli impianti di allestimento, con un incremento dei volumi produttivi e la prospettiva di ampliamento dei turni e dell’occupazione. In questa fase, la qualificazione professionale dei lavoratori è considerata un elemento decisivo. La Regione Marche ha quindi finanziato, anche su sollecitazione sindacale, un pacchetto formativo composto da 14 corsi per un totale di 416 ore, destinati a 82 dipendenti. Le parti hanno evidenziato la necessità di attivare rapidamente i percorsi, ritenuti fondamentali per sostenere gli obiettivi industriali indicati. Nel confronto odierno, le organizzazioni sindacali hanno ricordato che i progressi raggiunti hanno comunque comportato sacrifici economici per i lavoratori in CIGS e una significativa perdita occupazionale nel personale in somministrazione e nell’indotto, particolarmente colpiti dalla riorganizzazione. Per la nuova fase che si apre, è stata condivisa la programmazione di incontri periodici di monitoraggio, con il coinvolgimento costante di sindacati, azienda e Regione. L’obiettivo dichiarato è arrivare entro il 2026 a un “impatto zero”, attraverso strumenti come prepensionamenti, ricollocazioni mirate, politiche attive e uscite volontarie e tutelate. «Il percorso dimostra che una crisi complessa può essere gestita quando c’è responsabilità e volontà di confronto – affermano le sigle sindacali – ma la vertenza non è conclusa. Continueremo a vigilare perché ogni impegno venga rispettato e perché tutte le 31 persone ancora coinvolte trovino una soluzione concreta.»
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11/12/2025 Sisma 2016 provincia Macerata Busta paga pesante, c'è la svolta
Rassegna stampa : https://www.cronachemaceratesi.it/2025/12/10/busta-paga-pesante-vittoria-totale-rimborsi-per-tutti-i-2-500-ricorrenti/2020207/ https://etvmarche.it/11/12/2025/busta-paga-pesante-post-sisma-la-svolta-in-arrivo-piu-di-10-milioni-di-euro-per-i-ricorrenti-cisl-marche-video/      
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11/12/2025 Sisma 2016 Cerreto d’Esi rimborsi IRPEF “Busta paga pesante” : l’Agenzia delle Entrate pronta a pagare e a chiudere il contenzioso promosso dalla CISL
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato la propria disponibilità a una definizione complessiva del contenzioso relativo ai rimborsi IRPEF, a seguito dei numerosi giudizi promossi dalla CISL e del recente pronunciamento della Corte di Cassazione che ha confermato la fondatezza delle ragioni sostenute dal sindacato. Viene così riconosciuto il diritto al rimborso in favore dei ricorrenti assistiti dalla CISL, che per il territorio di Ancona sono oltre cento, per un importo complessivo di rimborsi dovuti di oltre  300.000 euro (tra Marche e Umbria gli aderenti alla campagna CISL sono stati oltre quattromila, con oltre undici milioni di Euro di rimborsi ormai in pagamento). Secondo la proposta formulata dall’Agenzia, ogni avente diritto del cratere anconetano riceverà il rimborso entro il mese di aprile 2026. «È un risultato importante – dichiarano Alessandro Mancinelli Responsabile CISL territoriale e Andrea Cocco della zona di Fabriano – che porta finalmente a soluzione una vicenda lunga e complessa, nella quale la nostra organizzazione non ha mai smesso di credere. Abbiamo sostenuto i lavoratori e le lavoratrici in ogni fase del contenzioso, convinti che i diritti vadano difesi con determinazione e coerenza. Oggi si apre la strada per restituire ai cittadini quanto dovuto». Soddisfazione anche dal Prof. Leonardo Pierdominici, l’avvocato che ha seguito l’iter giudiziario per conto della CISL: «Le varie sentenze favorevoli ottenute a livello locale e la recente pronuncia della Cassazione hanno chiarito ogni aspetto interpretativo, e confermato la correttezza della linea giuridica da noi sostenuta sin dal principio, nel 2020. La proposta avanzata dall’Agenzia delle Entrate rappresenta quindi un atto dovuto, ma anche un segnale di responsabilità istituzionale. Ora il percorso di chiusura del contenzioso con i dovuti rimborsi potrà procedere con tempi certi, e senza ulteriori strascichi».
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10/12/2025 Macerata, servizio idrico integrato Sindacati : “Sciogliere subito i nodi per la costituzione del nuovo gestore unico, cittadini e lavoratori non staranno a guardare”
«E’ con profonda preoccupazione che dobbiamo intervenire nuovamente nella vicenda che riguarda il futuro del Servizio Idrico Integrato del nostro territorio – scrivono in una nota CGIL – CISL - UIL Macerata e le rispettive categorie FILCTEM CGIL -FEMCA/FLAEI CISL – UILTEC UIL - Il complicato percorso avviato all’indomani della storica mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende che attualmente gestiscono il servizio e che ha portato all’adozione di un cronoprogramma condiviso volto al mantenimento in house dello stesso e alla costruzione del gestore unico viene oggi per l’ennesima volta messo in discussione a causa delle possibili criticità segnalate dalla Procura Regionale della Corte dei Conti. » «Ci auguriamo che la riunione dei Sindaci tenutasi stamattina a porte chiuse abbia affrontato con il dovuto coraggio e con il massimo rigore i nodi indicati e che si possa procedere celermente con l’adozione di atti conformi agli stessi in modo che la nuova Società possa rispettare a pieno le previsioni normative oltre che assicurare la funzionalità e la sostenibilità del servizio secondo il principio di reale unicità della gestione. – sottolineano i sindacati territoriali - Gli oltre 500 occupati del settore, oltre che tutti i cittadini del nostro territorio, sono oggi estremamente preoccupati per un percorso che continua a segnare battute d’arresto e titubanze che rischiano seriamente di pregiudicare il risultato del mantenimento in mano pubblica della gestione dell’acqua, con tutte le possibili pesanti conseguenze che questo comporterà per loro e per tutto il territorio.» « La politica, a partire dai Sindaci dei Comuni capofila, deve oggi dimostrare di essere all’altezza della criticità del momento dando prova di autorevolezza e credibilità. Ci aspettiamo che a partire dalla prossima assemblea si possa riprendere il percorso condiviso da tutti e che si possano sciogliere le criticità segnalate ed arrivare all’adozione del Piano d’Ambito e delle proroghe necessarie per portare a compimento il percorso nel miglior modo possibile.  – rilanciano e concludono - Augurandoci che le porte chiuse di oggi siano un evento eccezionale che non si ripeterà, a partire dalla prossima assemblea d’ambito saremo presenti con le rappresentanze aziendali dei lavoratori interessati per far sentire adeguatamente la nostra voce ed annunciamo sin da ora che in mancanza di risposte concrete ed immediate riprenderemo la mobilitazione dentro e fuori i luoghi di lavoro.»
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10/12/2025 Pesaro prima nelle Marche ad approvare la mozione sulla Legge Partecipazione: la soddisfazione della CISL
Il Consiglio comunale di Pesaro, riunito il 9 dicembre, ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Michele Redaelli a sostegno della Legge sulla Partecipazione, norma che dà attuazione all’articolo 46 della Costituzione e che ha visto la CISL tra i principali promotori a livello nazionale. «Accogliamo con soddisfazione – dichiara Maurizio Andreolini, responsabile CISL Pesaro-Urbino – una votazione che testimonia una maturità e una visione pressoché uniche. Pesaro è stato il primo Comune delle Marche ad approvare una mozione su questa Legge, che rappresenta un passaggio cruciale nel rapporto tra lavoratori e imprese». La Legge 76 del 15 maggio 2025 ha recepito infatti la proposta di iniziativa popolare sostenuta dalla CISL. «Nel solo Comune di Pesaro – ricorda Andreolini – abbiamo raccolto oltre 800 firme nei banchetti organizzati. Questo non è un momento solo simbolico ma il punto di partenza di un cammino culturale verso un coinvolgimento più ampio dei lavoratori nella vita delle imprese, con l’obiettivo di accrescere competitività e produttività del sistema produttivo». Per il sindacato si tratta di una sfida strategica, da affrontare in un contesto economico complesso. «Siamo consapevoli – sottolinea – che non sarà semplice, soprattutto in una fase di stagnazione, ma proprio per questo è importante iniziare il percorso con compagni di viaggio motivati e rappresentativi come il Comune di Pesaro». La CISL annuncia l’avvio del dialogo con imprese e associazioni di categoria per valorizzare le esperienze già in atto e sostenere il processo di ampliamento della partecipazione. «Serviranno investimenti nella formazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – afferma Andreolini – per essere pronti ad affrontare un cambiamento culturale di questa portata». Il sindacato rilancia anche un appello alle istituzioni: «Chiediamo risorse adeguate per garantire la piena applicazione della Legge, sia per supportare i percorsi formativi sia per incentivare le imprese che scelgono di applicarla».   Andreolini conclude con un ringraziamento agli organi istituzionali: «Rivolgiamo un sincero grazie alla IX Commissione Consiliare e al Consiglio comunale di Pesaro per il lavoro svolto e un ringraziamento particolare al consigliere Redaelli per aver creduto e sostenuto la mozione».
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CISL FP MARCHE News

04/12/2025 PNRR e sanità territoriale, la CISL Marche: “Completare le strutture e garantire personale: senza risorse umane saranno contenitori vuoti”
La CISL Marche richiama con forza l’attenzione sulla realizzazione delle infrastrutture socio-sanitarie previste dal PNRR e sulla necessità di renderle realmente operative. Il sindacato chiede che Case della Comunità, Ospedali di Comunità e nuovi servizi territoriali vengano completati nei tempi previsti e messi in condizione di funzionare pienamente.  «Perdere questa occasione sarebbe imperdonabile – dichiara il Segretario generale CISL Marche, Marco Ferracuti – ma la vera sfida è garantire risorse umane adeguate. Senza un piano serio di assunzioni rischiamo edifici nuovi ma privi di servizi: servono medici, infermieri, operatori socio-sanitari e professionisti dedicati alla presa in carico delle cronicità e al supporto riabilitativo, fondamentali anche per alleviare la pressione sui Pronto Soccorso ormai prossimi al collasso». Da qui la richiesta all’assessore Calcinaro di «dare continuità a un confronto costruttivo per trovare soluzioni che portino a un nuovo equilibrio tra rete ospedaliera e territorio». Sulla stessa linea il Segretario generale aggiunto della CISL FP Marche, Alessandro Contadini, che avverte: «Non si possono inaugurare strutture senza avere il personale necessario. I servizi rischiano di essere indeboliti e la presa in carico delle fragilità non può ulteriormente attendere». Per il settore pubblico del sindacato la priorità è un piano straordinario di rafforzamento degli organici per assicurare qualità e continuità delle cure. Sul fronte dei bisogni della popolazione anziana più fragile, arriva l’appello di Silvano Giangiacomi, Segretario generale della FNP CISL Marche: «Un numero crescente di cittadini con patologie croniche e bisogni complessi ha diritto a risposte adeguate. Case e Ospedali di Comunità, se messi davvero in funzione, possono rappresentare un miglioramento concreto della qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie». La CISL Marche ribadisce la piena disponibilità al confronto con la Regione e con gli enti locali, convinta che una programmazione condivisa sia l’unica via per trasformare il PNRR in un’opportunità concreta per le comunità marchigiane. «Completare tutte le strutture finanziate dal PNRR è imprescindibile. La vera sfida sarà garantire risorse per medici, infermieri, operatori socio-sanitari e professionisti che possano dare risposte reali ai problemi di cronicità e riabilitazione. Ospedali e Case della Comunità, se realmente messi in funzione, possono offrire cure appropriate e alleggerire la pressione su un sistema sanitario marchigiano messo a dura prova, a partire dai Pronto Soccorso oggi a rischio implosione. – concludono Ferracuti, Contadini e Giangiacomi – A regime, attraverso le COT, le centrali operative territoriali, saranno indirizzati verso gli ospedali di comunità i codici bianchi e verdi che oggi afferiscono ai Pronto Soccorso, pari al 70% degli accessi complessivi, un flusso spesso inappropriato se si considera che tali servizi dovrebbero essere dedicati esclusivamente alle reali urgenze del sistema.»
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20/11/2025 CISL FP Marche: richiesta emendamento alla legge di stabilità per il personale sisma 2016
La  Cisl Fp MARCHE  sollecita e chiede chiarimenti sulla questione personale sisma 2016 proponendo un emendamento alla Legge di stabilità in discussione al Governo ed a tutte le istituzioni preposte: Presidente del Consiglio dei Ministri, Commissario del sisma 2016, Presidente della Regione e Province marchigiane, Sindaci,  Segretari Comunali e a tutti i dipendenti a tempo determinato in forza ai Comuni terremotati. « Con la legge finanziaria in discussione - riferiscono il segretario generale CISL FP MARCHE  Giovanni Cavezza ed il segretario regionale con delega alle Funzioni Locali Alessandro Moretti- chiediamo al Governo l' adozione di un emendamento che consenta di trasferire le risorse economiche necessarie alla stabilizzazione di  168 lavoratrici e lavoratori "SISMA" di cui 91 presso gli enti maceratesi, 48 presso quelli ascolani, 22 nel fermano , 2 nel pesarese e 5 presso USR,  i quali hanno già maturato presso i Comuni e le Province, a diverso titolo,  i requisiti di almeno 36 mesi (in molti casi sono già superiori anche a 48) di anzianità di servizio a tempo determinato. Ci risulta poi che i piccoli Comuni del cratere spesso hanno ancora numerosi dipendenti assunti a tempo determinato ai sensi dell'art. 50 bis, ma procedere alle stabilizzazioni in coerenza con il piano dei fabbisogni è diventato difficile pertanto occorre anche l'adozione di una legge speciale che ne deroghi il vincolo. » Secondo la Cisl Fp sarebbe poi auspicabile I' adozione di una norma che consenta l' assunzione di tutti i dipendenti ora in servizio ai sensi dell'art. 50 bis, anche da parte di enti diversi da quelli dove prestano servizio « potrebbero essere assunti ad esempio dalle Unioni montane, con contestuale trasferimento dei fondi. – rilanciano Cavezza e Moretti - Ciò renderebbe più agevole programmare senza timori l'assunzione di molti dipendenti che in futuro diverrebbero invece inoccupati, quanto meno nei Comuni piccolissimi, arginando anche il fenomeno della  fuga dai concorsi pubblici di professionisti che valuterebbero più positivamente la certezza dell' occupazione presso imprese del settore privato. Nel caso in cui Comuni o Province ritengano invece di non procedere ad alcuna stabilizzazione perché non coerente con il piano del fabbisogno  « come Cisl Fp riteniamo importante prevedere la  possibilità  di continuare ad avvalersi del personale "sisma" a tempo determinato fino a quando non sarà cessata la ricostruzione con rimborso del costo da parte dell' USR anche dopo il 2025»  concludono il segretario generale della Cisl Fp Marche, Giovanni Cavezza, e il segretario regionale con delega alle Funzioni Locali, Alessandro Moretti.  
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28/10/2025 Sanità Pubblica: sottoscritto il nuovo CCNL. La CISL FP Marche: “Restituita dignità ai lavoratori con tutele e diritti concreti”
  Il 27 ottobre presso l’ARAN è stato finalmente sottoscritto il nuovo CCNL del comparto sanità pubblica, dopo una trattativa estenuante durata quasi due anni. “Il nuovo CCNL – sottolinea il Segretario Generale CISL FP Marche, Giovanni Cavezza – restituisce dignità ai dipendenti del comparto introducendo nuove tutele e diritti attraverso miglioramenti concreti sia economici che normativi. La CISL FP intende proseguire in questa stagione positiva di rinnovi contrattuali, che dovrebbero essere firmati durante la loro naturale vigenza, e che troppo spesso invece vengono tenuti in ostaggio da logiche estranee alla contrattazione, ritardando la valorizzazione del personale che ogni giorno garantisce accoglienza, cura e assistenza ai bisogni di salute delle nostre comunità, soprattutto dei più fragili”.   Sono 17.600 i lavoratori e le lavoratrici del comparto delle aziende del sistema sanitario regionale che già dalla prossima busta paga di novembre vedranno riconosciuto un aumento stipendiale di 172 euro medi mensili, oltre agli arretrati maturati. “Un risultato importante – aggiunge Cavezza – che attraverso l’azione responsabile della CISL FP porta benefici concreti e tangibili”.   La CISL FP Marche continuerà la propria azione di pressione affinché venga emanato al più presto l’atto di indirizzo del Comitato di Settore delle Regioni, necessario per l’avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL 2025/2027, il cui finanziamento – ricorda Cavezza – è già stato deliberato dal Governo con l’ultima legge di bilancio.   “Il nuovo contratto – dichiara Alessandro Contadini, Segretario regionale con delega alla sanità pubblica – permetterà di incrementare i fondi contrattuali delle nostre aziende, indispensabili per avviare la contrattazione di secondo livello, ampliare le forme di welfare aziendale e migliorare istituti come le indennità. Conquiste non marginali – prosegue Contadini – sono inoltre l’esonero dal lavoro notturno per i dipendenti over 60 e la tutela legale gratuita per chi subisce aggressioni sul lavoro: risultati ottenuti grazie all’impegno costante della CISL FP
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02/10/2025 Recanati, agenti aggrediti durante un controllo: la Cisl Fp Marche rilancia l’allarme sulla sicurezza della Polizia Locale e chiede una riforma urgente
«Il grave incidente di martedì scorso a Recanati, dove due agenti della Polizia Locale hanno corso il serio rischio di subire ferite da arma da taglio durante un controllo di routine in centro, è l’ennesima, drammatica testimonianza di una realtà non più tollerabile. – dichiara Alessandro Moretti, responsabile del Territorio di Macerata della Cisl Fp MARCHE- È la tragica conferma di ciò che denunciamo da tempo: ogni giorno, ognuno dei 60mila uomini e donne della Polizia Locale rischia la propria vita in strada, ma continua a lavorare senza le necessarie tutele e il necessario riconoscimento. Questo è inaccettabile, così come è inaccettabile un quadro normativo vecchio di quarant’anni e discriminatorio rispetto al trattamento delle altre forze di polizia. Per questo la CISL FP Nazionale si batte per una riforma vera e un nuovo contratto delle Funzioni Locali che restituisca valore al ruolo e alle funzioni che si chiedono oggi alle Polizie Locali, garantendo prevenzione e sicurezza sul lavoro secondo i migliori standard europei.»  «Aggressioni, infortuni, organici ridotti all’osso: tutto grida l’urgenza di interventi immediati e concreti per mettere gli operatori di Polizia Locale nelle condizioni di assicurare alle comunità la legalità, l’integrazione, la protezione ambientale e la viabilità che sono richieste in società articolate e dinamiche come la nostra. Non è pensabile fare questo con strumenti, dotazioni e riferimenti obsoleti -  prosegue il segretario di categoria della Cisl - I dati Inail confermano un panorama preoccupante che esige provvedimenti legislativi e contrattuali: oltre 1.800 infortuni nel solo 2023, a conferma del rischio quotidiano cui è esposto il personale della Polizia locale negli oltre 8.000 Comuni italiani. L’incolumità e la salute di chi lavora non può essere lasciata al caso o affidata a modelli sorpassati, lontani anni luce dalle migliori pratiche dei paesi Ue». «Parliamo di donne e uomini che gestiscono situazioni in gran parte dei casi complesse e delicate, con un ruolo operativo del tutto assimilabile a quello delle altre forze di polizia ma che ancora oggi non godono delle stesse tutele in materia di previdenza, assistenza, fisco e infortuni sul lavoro - rimarca il sindacalista - Bisogna procedere subito con l’equiparazione normativa alle altre forze dell’ordine, con l’aggiornamento dei protocolli, con i progetti per la prevenzione e con la fornitura dei mezzi e dei dispositivi che servono. Occorre inoltre il pieno coinvolgimento dei rispettivi Assessorati Regionali alle Politiche di Sicurezza ed i Comitati Tecnici di Consultazione al fine di organizzare una piena e costante formazione degli operatori di PL anche dei piccoli ma numerosi Comuni, garantire l’ uniformità delle modalità operative ed anche documentali a livello regionale iniziando da un protocollo unico e chiaro per i servizi di TSO ed ASO, sollecitando a Comuni e Province adeguati interventi di welfare, solo per citarne alcuni. E non permetteremo che a pagarne il prezzo siano i colleghi che ogni giorno rischiano la salute e la vita per garantire quella degli altri. Servono interventi coraggiosi ed efficaci, a partire da una nuova legge di riforma e da un nuovo contratto. Difendere la sicurezza della Polizia L8ocale vuol dire difendere la  sicurezza di tutti» conclude  Moretti.
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15/09/2025 Stabilizzazione precari Giustizia CISL FP Marche:"No allo sciopero, sì al confronto"
"Con riferimento allo sciopero proclamato dalla Fp Cgil per martedì 16 settembre sulla stabilizzazione dei lavoratori precari della Giustizia, la CISL FP Marche ritiene la mobilitazione prematura e inopportuna.- scrive in una nota stampa la CISL FP Marche -  Nelle Marche sono circa 200 i lavoratori coinvolti – tra funzionari UPP, tecnici e data entry – che vedranno i propri contratti scadere nel giugno 2026. Una platea di lavoratrici e lavoratori fondamentali per il funzionamento degli uffici giudiziari, che meritano stabilità e prospettive chiare.La CISL FP, sindacato firmatario del CCNL Funzioni Centrali, ribadisce che il percorso corretto passa dal confronto con il Ministero della Giustizia, già richiesto ufficialmente, per definire numeri, tempi e modalità delle procedure di stabilizzazione, nonché i necessari stanziamenti da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Lo sciopero è uno strumento fondamentale, ma va usato con responsabilità. Scioperare a metà settembre, quando la legge di bilancio non è ancora approdata in Parlamento, rischia di produrre solo un effetto simbolico e controproducente, con un costo per i lavoratori e un risparmio per l’Amministrazione. La CISL FP Marche evidenzia inoltre come alla Corte di Appello di Ancona e al Tribunale di Urbino i precari rappresentino circa la metà del personale in servizio: una realtà che dimostra la necessità di assicurare continuità lavorativa e di valorizzare professionalità giovani che, pur avendo alternative lavorative più redditizie, hanno scelto di restare al servizio della Giustizia. - conclude il sindacato di categoria - Qualora dal Governo non arrivassero risposte rapide e concrete, la CISL, insieme alle altre sigle firmatarie del CCNL, è pronta a mettere in campo azioni di mobilitazione forti, fino allo sciopero, per difendere una vertenza che riguarda 12.000 lavoratori a livello nazionale e la stessa tenuta del sistema giustizia."    
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