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Cisl Marche News

26/11/2025 Edison Next Recology verso il disimpegno a Jesi: la Fit Cisl Marche lancia l’allarme sui posti di lavoro
Le ultime determinazioni della Provincia di Ancona e del Comune di Jesi sul progetto dei rifiuti Edison di Jesi confermano un quadro sempre più critico: secondo la Fit Cisl Marche, il disimpegno industriale di Edison Next Recology dall’impianto di via dell’Industria appare oggi “quasi certo”, con pesanti ricadute per gli oltre 35 addetti che rischiano la perdita del posto di lavoro. Le comunicazioni, seppur caute, da parte della dirigenza aziendale non lasciano infatti presagire un futuro stabile per il sito. A peggiorare le preoccupazioni è anche la “due diligence” affidata a un’azienda locale di dimensioni ridotte, ipotesi che – secondo il sindacato – non offre alcuna rassicurazione in vista di un possibile subentro societario. Secondo la Fit Cisl Marche emergono segnali inequivocabili di un arretramento industriale dal territorio di Jesi, con effetti che potrebbero coinvolgere anche attività storicamente radicate nel sito. «La nostra contrarietà a qualunque operazione di dismissione è stata ribadita con forza – sottolinea il sindacato – chiedendo a Edison di valorizzare le professionalità presenti, recuperando un piano industriale credibile, capace di riportare lavorazioni oggi affidate ad altri e di mettere in atto investimenti necessari per garantire continuità produttiva e competitività. »L’obiettivo è salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e creare le condizioni per reinternalizzare attività e consolidare nuove opportunità di sviluppo. La Fit Cisl Marche chiede inoltre alle istituzioni locali un impegno forte e tempestivo affinché Edison ritiri qualunque ipotesi o valutazione legata a processi di dismissione o ridimensionamento. «È fondamentale – ribadisce il sindacato – tutelare il futuro dei lavoratori e garantire una prospettiva occupazionale stabile e qualificata».
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25/11/2025 Giornata di rendicontazione Caf Cisl Marche 2025: servizi, persone e strategia. L’analisi di un modello che unisce rappresentanza, prossimità e cura
Si è svolta oggi al SeeBay Hotel di Portonovo la Giornata di rendicontazione delle attività 2025 dei Servizi Caf Cisl Marche, appuntamento annuale promosso da Labor Service srl, società che rappresenta il Caf regionale. Una mattinata di lavoro dedicata alle operatrici e agli operatori con l’obiettivo di condividere risultati, obiettivi e traiettorie di sviluppo del servizio fiscale sul territorio.  Un bilancio che parla di numeri, valore sociale e qualità del servizio Durante l’incontro è stata presentata la rendicontazione dell’anno, che ha messo in evidenza – dati alla mano – la capacità del Caf Cisl Marche di rispondere ai bisogni di tutela di decine di migliaia di cittadini, iscritti e non. Un servizio sempre più strategico, capace di integrare competenze tecniche e funzione sociale in un contesto segnato da bisogni complessi e crescenti. La mattinata si è aperta con i saluti del Cda e con l’intervento della Presidente nazionale del Caf Cisl, Giovanna Ventura, in collegamento da remoto, che ha richiamato l’importanza del lavoro quotidiano degli operatori e il ruolo del sistema Caf nella rappresentanza sociale del sindacato. Sono seguiti gli interventi di presentazione della Rendicontazione 2025 a cura del Presidente di Labor Service srl, Riccardo Recanatini, della Responsabile regionale Servizi CAF CISL, Fabiola Tarabelli e di Luca Tassi, Amministratore  Labor Service srl. Uno dei momenti centrali della giornata è stato l’approfondimento con Luigina Mortari, professoressa ordinaria di Filosofia della cura all’Università di Verona, che ha offerto una chiave di lettura innovativa del lavoro nei servizi fiscali: un’attività non solo tecnica, ma profondamente sociale e di cura, capace di intercettare bisogni spesso latenti e di accompagnare le persone nelle difficoltà.  A seguire, il direttore nazionale del Caf Cisl, Andrea Paoloni, ha presentato il quadro nazionale, evidenziando le performance del sistema e il contributo rilevante delle Marche nel contesto complessivo. Nel suo intervento, il Segretario Generale CISL Marche, Marco Ferracuti, ha sottolineato l’integrazione efficace tra Caf e sindacato regionale: «Un modello che rafforza la prossimità, sostiene i lavoratori e restituisce valore alle comunità marchigiane. La nostra forza è frutto non  solo dei risultati, ma anche della reputazione che ci precede. È il segno che quando si lavora con serietà e passione, questo viene riconosciuto e rispettato. Siamo custodi di un capitale costruito insieme, che ci rende credibili oggi e ci proietta con fiducia verso il futuro.» La giornata si è  conclusa confermando la volontà di investire nei servizi come leva strategica di rappresentanza, tutela e crescita sociale.
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24/11/2025 Vertenza Conerobus: incontro in Comune
Le organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL e UGL Autoferro sono state ricevute in Comune per un confronto sulla situazione di Conerobus, alla presenza del Sindaco Daniele Silvetti e del vicesindaco e assessore ai rapporti con l’azienda, Giovanni Zinni. Durante l’incontro, il Sindaco ha annunciato un passaggio amministrativo decisivo: «Domani porteremo in Consiglio la variazione di bilancio necessaria per rendere strutturale la rimodulazione del corrispettivo chilometrico per il 2025 e il 2026», ha dichiarato Silvetti, ricordando che la stessa disponibilità era stata espressa dall’assessore regionale ai Trasporti Francesco Baldelli nel precedente tavolo di confronto. Il 27 novembre 2025 è prevista l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2024 di Conerobus, che dovrebbe chiudere con un passivo di circa 1,5 milioni di euro. Un risultato negativo ma, come chiarito nell’incontro, non tale da intaccare il capitale sociale. Le parti hanno evidenziato come nel corso del 2025 le perdite risultino in diminuzione, un segnale – è stato sottolineato – che le misure intraprese e quelle in via di definizione sono essenziali per mettere in sicurezza i conti dell’azienda. Sul piano della governance, è stato ribadito che, essendo Conerobus qualificata come società “controllata”, dopo l’assemblea potrà aprirsi un nuovo assetto: un amministratore unico o, in alternativa, un CDA a tre componenti, rappresentativi delle tre categorie di soci (Comune, Provincia, parte privata). Un capitolo specifico ha riguardato il presunto “esubero” di personale, definizione che i sindacati respingono fermamente. «Non riteniamo veritiera l’esistenza di esuberi», hanno ribadito le sigle sindacali  presenti. Il Sindaco ha assicurato che «ogni eventuale passo verrà condiviso con le organizzazioni sindacali», aprendo anche alla possibilità, qualora ce ne fosse bisogno in futuro, di percorsi di mobilità verso altre aziende pubbliche del territorio, da definire in un confronto diretto con la parte sociale. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre evidenziato come la vertenza Conerobus sia solo un tassello di una questione più ampia: «Le battaglie che stiamo portando avanti riguardano tutto il Trasporto Pubblico Locale marchigiano», hanno affermato, richiamando l’urgenza di una strategia regionale che tuteli qualità del servizio, investimenti e diritti dei lavoratori. Un punto centrale del confronto ha riguardato i rapporti industriali: «Pretendiamo che la governance non proceda in modo unilaterale, ma costruisca relazioni industriali concrete e corrette, come previsto dai contratti», hanno sottolineato le sigle, chiedendo un tavolo permanente di confronto. In chiusura, Silvetti ha annunciato un ulteriore impegno: «Il giorno dopo l’approvazione del bilancio presenteremo il piano industriale di risanamento». Su questo fronte, i sindacati hanno ribadito una condizione netta: «Il piano dovrà essere discusso insieme e senza alcun riferimento alla produttività regionale. Non accetteremo ipotesi che mettano ulteriormente a rischio il potere d’acquisto dei lavoratori». L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire il confronto nelle prossime settimane, in un passaggio cruciale per il futuro del TPL marchigiano e per la tutela dell’occupazione.
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24/11/2025 CGIL, CISL e UIL MARCHE su dichiarazioni Assessore alla Salute Calcinaro: ”Bene RU486, inaccettabile apertura ai pro-vita nei consultori”
CGIL, CISL e UIL delle Marche, accolgono con favore la volontà dell’Assessore alla SaluteCalcinaro, appresa dalla stampa, di prevedere l’utilizzo della RU486 in ogni ospedale e consultorio delle Marche, anche alla luce del fatto che le Marche sono fanalino di coda, rispetto alle altre regioni italiane, sull’interruzione di gravidanza senza ricovero. «Da sempre rivendichiamo la libertà di scelta delle donne e il rispetto delle L.194/78 nelle Marche - sottolineano Eleonora Fontana-Loredana Longhin,CGIL Marche,  Selena Soleggiati, CISL Marche, Claudia Mazzucchelli, UIL Marche - Troviamo inaccettabile, invece, l’apertura dell’Assessore alle associazioni “pro vita” nei consultori. Ci eravamo già espresse, a seguito della seduta del Consiglio regionale del 18 giugno 2024, rispetto alla piena applicazione della L. 194/78 e alla possibilità delle associazioni di operare all'interno dei consultori familiari.»   Le Organizzazioni Sindacali sono a ribadire con forza che nei consultori non ci debbono essere “punti di vista”, ma professionisti che affiancano le donne e che non si deve di confondere il "supporto e sostegno alla maternità" con l'interruzione di gravidanza, creando un lasciapassare alle suddette associazioni all’interno dei consultori. Questo costituisce un grave attacco al diritto all’autodeterminazione delle donne, ma anche un attacco alla sanità pubblica e all’organizzazione dei consultori, svuotati da tempo di strumenti e di personale, con danni sociali importanti in termini di prevenzione e di reale possibilità di esercizio del diritto alla salute. Si ricorda infatti che i Consultori Familiari  sono servizi sociosanitari di base del Servizio Sanitario Regionale, ad accesso diretto e gratuito per tutte le persone, anche minori a partire dai 14 anni, a tutela della salute della donna, della gravidanza e del feto, della coppia, della famiglia, dell’età evolutiva e degli adolescenti. «Per questo continuiamo a sostenere e rivendicare, anche in questa regione, che l’unica esperienza di cui i consultori hanno bisogno, è quella del personale di ginecologia, psicologia, ostetricia, di assistenti sociali che si occupino della salute delle persone.- continuano le sindacaliste - I dati delle Marche non ci tranquillizzano sia rispetto al grave problema della carenza di personale, che non viene sostituito nel momento del pensionamento, sia rispetto al rischio di cessione delle poche funzioni residuali, mettendo in discussione le garanzie del servizio pubblico, rispetto a laicità ed etica pubblica condivisa, in grado di garantire la libertà di scelta delle donne ed il ruolo dei consultori. - concludono - Alla luce di queste considerazioni, in attesa di un confronto con l’ Assessore Calcinaro su questo importante tema, rinnoviamo il nostro impegno per i diritti delle donne in tutte le fasi della vita.      
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24/11/2025 CISL Pesaro - Fit CiSL Marche: "Porta a porta, è ancora il sistema di raccolta dei rifiuti migliore?"
Nella discussione esplosa in questi giorni riguardante il metodo migliore per la gestione e la raccolta dei rifiuti urbani, il porta a porta, si prescinde da un dato incontrovertibile e gravissimo. Tra qualche MESE, ripetiamo mesi non ANNI, il sistema di raccolta porta a porta dovrà necessariamente essere modificato o quanto meno ridotto, semplicemente perché non vi saranno più AUTISTI e operatori disponibili a svolgere questa mansione. Nelle Marche le aziende, perfino quelle a capitale pubblico, vedono quasi deserti i bandi e le selezioni per la formazione di graduatorie propedeutiche alle assunzioni. Quindi non si riuscirà più a coprire tutti i posti rimasti vacanti a causa dei pensionamenti o dimissioni dei lavoratori in forza. Tutto ciò accade per diversi motivi. Il principale perché il porta a porta spinto così come alcuni ancora lo vorrebbero, si è rivelato negli anni INSOSTENIBILE, socialmente ed economicamente, tanto che numerosi sono i passi indietro verso sistemi più evoluti. Dal punto di vista SOCIALE questo metodo risulta particolarmente invasivo sulla salute e sulla sicurezza degli addetti alla raccolta. Ciò è confermato anche da uno Studio elaborato dall’Università Politecnica delle Marche, commissionato tra l’altro anche dalla Fit-Cisl Marche. Lo studio, a disposizione di quanto avranno il piacere di conoscerlo, condotto sui lavoratori del porta a porta della Società Cosmari, ha evidenziato chiaramente le criticità e i rischi a cui sono sottoposti quotidianamente gli operatori addetti alla raccolta. Già oggi osserviamo un preoccupante incremento del numero di lavoratori ai quali vengono riconosciute limitazioni fisiche di vario genere, finanche l’idoneità assoluta al lavoro dopo anni di servizio. Chiaramente i costi sociali di tale situazione oltre che sulla pelle di questi lavoratori inevitabilmente ricadono e ricadranno sempre più sul sistema sanitario. Questi lavoratori sono già obbligati a subire interventi chirurgici alle spalle alle ginocchia e a lunghe sedute di terapia, con il rischio di creare un numero importante di nuovi invalidi. Come se non bastasse siamo anche in presenza di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto da UN ANNO, in cui le aziende non vogliono riconoscere a tali lavoratori neanche il recupero dell’inflazione. A tal proposito è stato indetto un ennesimo giorno di SCIOPERO per il 10 dicembre 2025, dopo quello del 17 ottobre che ha bloccato i servizi di raccolta di quasi tutta la regione Marche. Dal punto di vista ECONOMICO poi, strutturare un metodo di raccolta di questo tipo comporta rilevanti investimenti, sia in risorse umane che sui mezzi necessari a coprire territori con caratteristiche diverse, da quelli fortemente urbanizzati a quelli con bassa intensità abitativa, costi che si riversano inevitabilmente sulla TARI. Per ovviare a questo tipo di problematiche è necessario favorire la predisposizione sul territorio di cassonetti intelligenti, accessibili con codice / app solo ai cittadini residenti in una determinata zona, che comunichi direttamente con il gestore del servizio, consentendo quando il livello di riempimento è tale da necessitare di essere svuotato. Bene dunque ha fatto il comune di Pesaro a programmare un ampliamento del nuovo sistema di raccolta che è meno invasivo sulla salute e sicurezza dei lavoratori, investendo sulla tecnologia che per fortuna è in continua evoluzione, basta fare un giretto ad Ecomondo per vedere le nuove frontiere del ciclo dei rifiuti. Un esempio questo che chiediamo anche ad altre Amministrazioni di seguire, così come hanno fatto in altre Regioni. Ricordiamo che nel 2021 l’indicatore di riciclaggio sulla percentuale di raccolta differenziata si attestava al 48.1%, dimostrando che nelle Marche, pur essendo una regione virtuosa nella differenziazione oltre il 50% di tutto ciò che viene raccolto, con fatica, torna in DISCARICA. Inoltre se consideriamo che dappertutto ormai è praticamente impossibile programmare la nascita di una discarica, così come qualsiasi impianto di valorizzazione dei rifiuti è chiaro che proseguire su questo sistema ci porterà al blocco totale ed una inevitabile impennata dei costi. Per questo chiediamo a gran voce che venga rivisto il Piano dei Rifiuti Regionale, che consideri la possibilità di facilitare proprio la predisposizione di piani di raccolta alternativi al porta a porta e dia indicazioni maggiori per l’ampliamento della impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti. Pensiamo infine che sia urgente riprendere un percorso formativo ed informativo, non sporadico ma sistemico, a partire dalle scuole ma che coinvolga tutti i cittadini sulla necessità di valorizzare i rifiuti ed ottimizzare il ciclo dei rifiuti nel rispetto dei lavoratori e delle tasche dei cittadini dove la TARI ha una rilevanza sempre maggiore.
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CISL FP MARCHE News

20/11/2025 CISL FP Marche: richiesta emendamento alla legge di stabilità per il personale sisma 2016
La  Cisl Fp MARCHE  sollecita e chiede chiarimenti sulla questione personale sisma 2016 proponendo un emendamento alla Legge di stabilità in discussione al Governo ed a tutte le istituzioni preposte: Presidente del Consiglio dei Ministri, Commissario del sisma 2016, Presidente della Regione e Province marchigiane, Sindaci,  Segretari Comunali e a tutti i dipendenti a tempo determinato in forza ai Comuni terremotati. « Con la legge finanziaria in discussione - riferiscono il segretario generale CISL FP MARCHE  Giovanni Cavezza ed il segretario regionale con delega alle Funzioni Locali Alessandro Moretti- chiediamo al Governo l' adozione di un emendamento che consenta di trasferire le risorse economiche necessarie alla stabilizzazione di  168 lavoratrici e lavoratori "SISMA" di cui 91 presso gli enti maceratesi, 48 presso quelli ascolani, 22 nel fermano , 2 nel pesarese e 5 presso USR,  i quali hanno già maturato presso i Comuni e le Province, a diverso titolo,  i requisiti di almeno 36 mesi (in molti casi sono già superiori anche a 48) di anzianità di servizio a tempo determinato. Ci risulta poi che i piccoli Comuni del cratere spesso hanno ancora numerosi dipendenti assunti a tempo determinato ai sensi dell'art. 50 bis, ma procedere alle stabilizzazioni in coerenza con il piano dei fabbisogni è diventato difficile pertanto occorre anche l'adozione di una legge speciale che ne deroghi il vincolo. » Secondo la Cisl Fp sarebbe poi auspicabile I' adozione di una norma che consenta l' assunzione di tutti i dipendenti ora in servizio ai sensi dell'art. 50 bis, anche da parte di enti diversi da quelli dove prestano servizio « potrebbero essere assunti ad esempio dalle Unioni montane, con contestuale trasferimento dei fondi. – rilanciano Cavezza e Moretti - Ciò renderebbe più agevole programmare senza timori l'assunzione di molti dipendenti che in futuro diverrebbero invece inoccupati, quanto meno nei Comuni piccolissimi, arginando anche il fenomeno della  fuga dai concorsi pubblici di professionisti che valuterebbero più positivamente la certezza dell' occupazione presso imprese del settore privato. Nel caso in cui Comuni o Province ritengano invece di non procedere ad alcuna stabilizzazione perché non coerente con il piano del fabbisogno  « come Cisl Fp riteniamo importante prevedere la  possibilità  di continuare ad avvalersi del personale "sisma" a tempo determinato fino a quando non sarà cessata la ricostruzione con rimborso del costo da parte dell' USR anche dopo il 2025»  concludono il segretario generale della Cisl Fp Marche, Giovanni Cavezza, e il segretario regionale con delega alle Funzioni Locali, Alessandro Moretti.  
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28/10/2025 Sanità Pubblica: sottoscritto il nuovo CCNL. La CISL FP Marche: “Restituita dignità ai lavoratori con tutele e diritti concreti”
  Il 27 ottobre presso l’ARAN è stato finalmente sottoscritto il nuovo CCNL del comparto sanità pubblica, dopo una trattativa estenuante durata quasi due anni. “Il nuovo CCNL – sottolinea il Segretario Generale CISL FP Marche, Giovanni Cavezza – restituisce dignità ai dipendenti del comparto introducendo nuove tutele e diritti attraverso miglioramenti concreti sia economici che normativi. La CISL FP intende proseguire in questa stagione positiva di rinnovi contrattuali, che dovrebbero essere firmati durante la loro naturale vigenza, e che troppo spesso invece vengono tenuti in ostaggio da logiche estranee alla contrattazione, ritardando la valorizzazione del personale che ogni giorno garantisce accoglienza, cura e assistenza ai bisogni di salute delle nostre comunità, soprattutto dei più fragili”.   Sono 17.600 i lavoratori e le lavoratrici del comparto delle aziende del sistema sanitario regionale che già dalla prossima busta paga di novembre vedranno riconosciuto un aumento stipendiale di 172 euro medi mensili, oltre agli arretrati maturati. “Un risultato importante – aggiunge Cavezza – che attraverso l’azione responsabile della CISL FP porta benefici concreti e tangibili”.   La CISL FP Marche continuerà la propria azione di pressione affinché venga emanato al più presto l’atto di indirizzo del Comitato di Settore delle Regioni, necessario per l’avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL 2025/2027, il cui finanziamento – ricorda Cavezza – è già stato deliberato dal Governo con l’ultima legge di bilancio.   “Il nuovo contratto – dichiara Alessandro Contadini, Segretario regionale con delega alla sanità pubblica – permetterà di incrementare i fondi contrattuali delle nostre aziende, indispensabili per avviare la contrattazione di secondo livello, ampliare le forme di welfare aziendale e migliorare istituti come le indennità. Conquiste non marginali – prosegue Contadini – sono inoltre l’esonero dal lavoro notturno per i dipendenti over 60 e la tutela legale gratuita per chi subisce aggressioni sul lavoro: risultati ottenuti grazie all’impegno costante della CISL FP
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02/10/2025 Recanati, agenti aggrediti durante un controllo: la Cisl Fp Marche rilancia l’allarme sulla sicurezza della Polizia Locale e chiede una riforma urgente
«Il grave incidente di martedì scorso a Recanati, dove due agenti della Polizia Locale hanno corso il serio rischio di subire ferite da arma da taglio durante un controllo di routine in centro, è l’ennesima, drammatica testimonianza di una realtà non più tollerabile. – dichiara Alessandro Moretti, responsabile del Territorio di Macerata della Cisl Fp MARCHE- È la tragica conferma di ciò che denunciamo da tempo: ogni giorno, ognuno dei 60mila uomini e donne della Polizia Locale rischia la propria vita in strada, ma continua a lavorare senza le necessarie tutele e il necessario riconoscimento. Questo è inaccettabile, così come è inaccettabile un quadro normativo vecchio di quarant’anni e discriminatorio rispetto al trattamento delle altre forze di polizia. Per questo la CISL FP Nazionale si batte per una riforma vera e un nuovo contratto delle Funzioni Locali che restituisca valore al ruolo e alle funzioni che si chiedono oggi alle Polizie Locali, garantendo prevenzione e sicurezza sul lavoro secondo i migliori standard europei.»  «Aggressioni, infortuni, organici ridotti all’osso: tutto grida l’urgenza di interventi immediati e concreti per mettere gli operatori di Polizia Locale nelle condizioni di assicurare alle comunità la legalità, l’integrazione, la protezione ambientale e la viabilità che sono richieste in società articolate e dinamiche come la nostra. Non è pensabile fare questo con strumenti, dotazioni e riferimenti obsoleti -  prosegue il segretario di categoria della Cisl - I dati Inail confermano un panorama preoccupante che esige provvedimenti legislativi e contrattuali: oltre 1.800 infortuni nel solo 2023, a conferma del rischio quotidiano cui è esposto il personale della Polizia locale negli oltre 8.000 Comuni italiani. L’incolumità e la salute di chi lavora non può essere lasciata al caso o affidata a modelli sorpassati, lontani anni luce dalle migliori pratiche dei paesi Ue». «Parliamo di donne e uomini che gestiscono situazioni in gran parte dei casi complesse e delicate, con un ruolo operativo del tutto assimilabile a quello delle altre forze di polizia ma che ancora oggi non godono delle stesse tutele in materia di previdenza, assistenza, fisco e infortuni sul lavoro - rimarca il sindacalista - Bisogna procedere subito con l’equiparazione normativa alle altre forze dell’ordine, con l’aggiornamento dei protocolli, con i progetti per la prevenzione e con la fornitura dei mezzi e dei dispositivi che servono. Occorre inoltre il pieno coinvolgimento dei rispettivi Assessorati Regionali alle Politiche di Sicurezza ed i Comitati Tecnici di Consultazione al fine di organizzare una piena e costante formazione degli operatori di PL anche dei piccoli ma numerosi Comuni, garantire l’ uniformità delle modalità operative ed anche documentali a livello regionale iniziando da un protocollo unico e chiaro per i servizi di TSO ed ASO, sollecitando a Comuni e Province adeguati interventi di welfare, solo per citarne alcuni. E non permetteremo che a pagarne il prezzo siano i colleghi che ogni giorno rischiano la salute e la vita per garantire quella degli altri. Servono interventi coraggiosi ed efficaci, a partire da una nuova legge di riforma e da un nuovo contratto. Difendere la sicurezza della Polizia L8ocale vuol dire difendere la  sicurezza di tutti» conclude  Moretti.
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15/09/2025 Stabilizzazione precari Giustizia CISL FP Marche:"No allo sciopero, sì al confronto"
"Con riferimento allo sciopero proclamato dalla Fp Cgil per martedì 16 settembre sulla stabilizzazione dei lavoratori precari della Giustizia, la CISL FP Marche ritiene la mobilitazione prematura e inopportuna.- scrive in una nota stampa la CISL FP Marche -  Nelle Marche sono circa 200 i lavoratori coinvolti – tra funzionari UPP, tecnici e data entry – che vedranno i propri contratti scadere nel giugno 2026. Una platea di lavoratrici e lavoratori fondamentali per il funzionamento degli uffici giudiziari, che meritano stabilità e prospettive chiare.La CISL FP, sindacato firmatario del CCNL Funzioni Centrali, ribadisce che il percorso corretto passa dal confronto con il Ministero della Giustizia, già richiesto ufficialmente, per definire numeri, tempi e modalità delle procedure di stabilizzazione, nonché i necessari stanziamenti da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Lo sciopero è uno strumento fondamentale, ma va usato con responsabilità. Scioperare a metà settembre, quando la legge di bilancio non è ancora approdata in Parlamento, rischia di produrre solo un effetto simbolico e controproducente, con un costo per i lavoratori e un risparmio per l’Amministrazione. La CISL FP Marche evidenzia inoltre come alla Corte di Appello di Ancona e al Tribunale di Urbino i precari rappresentino circa la metà del personale in servizio: una realtà che dimostra la necessità di assicurare continuità lavorativa e di valorizzare professionalità giovani che, pur avendo alternative lavorative più redditizie, hanno scelto di restare al servizio della Giustizia. - conclude il sindacato di categoria - Qualora dal Governo non arrivassero risposte rapide e concrete, la CISL, insieme alle altre sigle firmatarie del CCNL, è pronta a mettere in campo azioni di mobilitazione forti, fino allo sciopero, per difendere una vertenza che riguarda 12.000 lavoratori a livello nazionale e la stessa tenuta del sistema giustizia."    
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05/09/2025 Turni notturni Polizia Locale Sindacati:” Subito confronto immediato sulla organizzazione e dotazione organica del corpo”
Una ampia platea di lavoratori della Polizia Locale ha presenziato alla assemblea unitaria, tenuta il 4 settembre,  per affrontare le problematiche del Corpo  alla luce della nuova organizzazione dei servizi tesi alla implementazione dei servizi serali/notturni e servizi notturni. L'Assemblea ha con forza ribadito , di fronte alla attuale dotazione del Corpo composta da 88 addetti di cui 42 over 50 ed una decina over 60, l'imprescindibile necessità di far partire la nuova organizzazione quando vi saranno almeno 100 unità effettive . Necessita inoltre, come chiesto da Rsu ed Organizzazioni sindacali  sin dal luglio scorso: - l'attenta verifica dell'incidenza dei costi dei nuovi turni sul salario accessorio di tutti i lavoratori, - una equilibrata articolazione dei turni a tutela anche dei servizi quotidianamente erogati dalla Polizia Locale, - la possibilità di esentare dai turni notturni chi ha più di 60 anni   - la fruizione reale dei buoni pasto per coloro che effettuano i turni 18/24, 19/01, 20/02 - la necessità di incentivare economicamente i servizi serali/notturni che hanno dinamiche oggettivamente molto diverse rispetto ai turni diurni. In tal senso fondamentale incrementare la quota della previdenza complementare finanziata con l'articolo 208 del Codice della Strada - definizione conciliativa delle molteplici cause in essere per l'annosa questione della "massa vestiario" - equilibrio tra i turni di servizio, pause previste tra il termine di un turno e l'inizio dell'altro - adeguati riconoscimenti economici per le funzioni di coordinamento - modifica dell'ordine di servizio sui cambi turno e l'apertura dell'agenda informatica da un mese a due mesi Per quanto sopra, come da mandato assembleare, si chiede la riapertura del tavolo sindacale, come condiviso a metà luglio, e la sospensione dei turni notturni sino alla definizione dell'accordo sindacale
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