ancona

20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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28/10/2014 Corso AIUTO CUOCO, riaperto il Bando di selezione
FINALITÀ’ DEL CORSO E FIGURA FORMATA:L’Aiuto Cuoco è quella figura professionale che fornisce collaborazione al cuoco nella preparazione delle basi e dei semilavorati per la preparazione delle pietanze. DESTINATARI E REQUISITI Il corso è destinato a n° 15 allievi/e giovani e adulti, occupati, disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità, che abbiano assolto l’obbligo scolastico. I minori devono aver compiuto i 16 anni di età  al momento dell’iscrizione al corso. DURATA E MODALITÀ’ DI SVOLGIMENTO Il corso, della durata di 400 ore, avrà luogo nella Provincia di Ancona e sarà avviato presumibilmente a novembre 2014 e terminerà entro giugno 2015 (per le ore di pratica, le lezioni si terranno in una sede attrezzata con le strumentazioni necessarie). Il corso della durata di 400 ore complessive risulta strutturato in: 88 ore di aula, 184 ore di laboratorio, 120 ore di stage presso aziende/strutture dove i corsisti potranno sperimentare ed applicare sul campo le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali acquisite durante il periodo di formazione d'aula/laboratorio e 8 ore di esame finale. Le lezioni avranno la durata di 4 ore ciascuna in fascia pomeridiana, presumibilmente dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e, la calendarizzazione sarà concordata con gli iscritti al percorso sulla  base delle esigenze emerse. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le iscrizioni si effettueranno utilizzando la modulistica disponibile all'indirizzo internet www.ialmarche.it, o reperibile presso la sede Ial Marche Srl di Ancona, via dell'Industria,17 La domanda redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere corredata dei seguenti documenti: - Curriculum Vitae firmato in originale (Allegato 16). - Copia del documento d’identità firmato in originale e in corso di validità; - N° 1 fototessera; - Copia del permesso o carta di soggiorno in corso di validità, per i cittadini non comunitari. Per i minori la domanda di iscrizione dovrà essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. La documentazione dovrà essere inviata per posta a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano presso la segreteria organizzativa di IAL MARCHE Srl in via dell’Industria n. 17/A, Ancona, ENTRO E NON OLTRE IL 10 NOVEMBRE 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL – Via dell’Industria, 17/a – Ancona 60127, indicando sulla busta la dicitura “Aiuto Cuoco – Ancona”. La domanda di partecipazione, regolarmente effettuata, garantisce il diritto alla frequenza del corso previa sottoscrizione del contratto e relativo pagamento della quota di iscrizione da effettuarsi prima della selezione, presso la sede di Ancona, in via dell’Industria, 17/a. L’iscrizione avverrà tramite appuntamento, telefonando al numero 071/2814639. BANDO AIUTO CUOCO
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22/10/2014 Mobilitazione dei lavoratori pubblici - 8 novembre a Roma
Entra nel vivo la mobilitazione dei lavoratori pubblici marchigiani contro l'ennesimo blocco dei contratti nazionali, fermi dal 2009, le esternalizzazioni crescenti, il sostanziale fermo e l'impoverimento della contrattazione decentrata, il blocco del turn over, le mancate garanzie ai tanti lavoratori precari. Le segreterie regionali di categoria intendono portare nelle piazze e all'attenzione dei cittadini le crescenti problematiche operative che quotidianamente si trova ad affrontare chi eroga servizi fondamentali alla persona in settori come la Sanità, la Scuola, l'Università, gli Enti pubblici di Ricerca, le Accademie e i Conservatori, gli asili nido, la sicurezza, il front -office negli uffici. L'attuale crisi di sistema rende tutti più deboli e logora la tenuta delle nostre reti di welfare sociale con tagli pesantissimi che rendono sempre più difficile l'erogazione dei servizi nei tempi e nelle modalità giustamente richiesti dai cittadini-utenti delle pubbliche amministrazioni. Serve partecipazione e condivisione dei percorsi di innovazione, riorganizzazione dei processi di lavoro, investimento in formazione e contratti che portino il cambiamento atteso dalle comunità locali. Molte le iniziative organizzate nelle Marche in vista della manifestazione nazionale dell'8 novembre a Roma : presidi davanti alle Prefetture, assemblee nei luoghi di lavoro, volantinaggio nelle piazze e davanti a ospedali, Comuni, sedi INPS, raccolta di firme tra tutti i lavoratori a supporto della piattaforma.   http://youtu.be/UUK5EII4syY?list=UUvHxAm26IRwF9IVAuJ8EAJA
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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10/10/2014 Ossi duri si diventa, prevenire l'osteoporosi si può
Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 16,30 Sala Convegni, Fondazione Colocci, JesiIn occasione della Giornata mondiale sull’osteoporosi del 20 ottobre, presso la Fondazione Colocci di Jesi si svolgerà il 15 ottobre dalle ore 16.30 il convegno, promosso dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Regione e Asur Marche, “Ossi duri.. si diventa” nell’ambito della Campagna informativa di prevenzione contro l’osteoporosi.Marisa Branchesi del coordinamento donne Fnp Cisl di Jesi, introdurrà i lavori presentando i risultati della campagna di raccolta firme per sollecitare la Regione Marche ad emanare una legge regionale per la prevenzione dell’osteoporosi. Una patologia molto diffusa che colpisce soprattutto le donne oltre i cinquant’anni di età e che se non viene riconosciuta in tempi giusti causa la mortalità nel 20% dei pazienti e disabilità motoria nel 40% dei casi con un rischio di permanenza in strutture di lungo-degenza sei volte maggiore.Tra i relatori il dott. Ferdinando Silveri della clinica Reumatologica dell’Ospedale di Jesi AV2 che illustrerà il lavoro del gruppo tecnico regionale a partire dall’analisi dei fattori di rischio di tale patologia.I lavori, moderati da Teresa Brazzini del coordinamento donne UilpUil di Jesi, saranno conclusi da Aurora Ferraro, Segretaria regionale Spi Cgil Marche.Jesi, 10 ottobre 2014
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08/10/2014 18 OTTOBRE JOBS DAY AD ANCONA IN PIAZZA DEL PAPA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL LAVORO
Sabato 18 Ottobre alle ore 10,00 ad Ancona - Piazza del Papa, manifestazione regionale in occasione del JOBS DAY, 100 PIAZZE PER IL LAVORO, giornata di mobilitazione nazionale per il lavoro promossa dalla Cisl. La Cisl scende in piazza per ascoltare e dare voce a lavoratrici, lavoratori, giovani, disoccupati e cassaintegrati, per dare un contributo al dibattito sulle vere questioni del lavoro e non solo. Più tutele, nuovi ammortizzatori e formazione per chi perde il lavoro; si al contratto a tutele crescenti che a regime prevede l’attuale assetto dell’art.18 e riduce la precarietà dei giovani ( false Partite IVA, Co.Co.Co P.A., Co,Co,Pro., Associati in Partecipazione), forte riduzione delle tasse per i lavoratori e pensionati; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, infrastrutture efficenti e minori costi sull’energia: sono alcune delle proposte avanzate al Governo che la Cisl porta in piazza . Durante la manifestazione si alterneranno testimonianze di lavoratori, giovani, disoccupati con interventi di imprenditori e Parlamentari marchigiani. Alle ore 9,30 è previsto l’arrivo ad Ancona di 1000 partecipanti in Piazza Cavour per poi raggiungere, con una lunga catena umana per le vie principali della città, Piazza del Papa.Per i partecipanti che vogliono usufruire dei pullman E' NECESSARIO PRENOTARSI contattando la sede Cisl a te più vicina  LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: DOCUMENTO INTEGRALE LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: SINTESI LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: IL VOLANTINO PROPOSTE A SOSTEGNO DEL LAVORO AUTONOMO  
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03/10/2014 Crisi Edilizia, nelle Marche calo del 78% le autorizzazioni a costruire
La crisi dell’edilizia nelle Marche è evidenziata dal crollo verticale delle autorizzazioni a costruire rispetto agli anni prima della crisi. Il calo dei permessi raggiunge il 78,07% se si raffrontano i dati del 2005 con quelli del 2012 (fonte Istat - Sole 24 ore). Un trend peggiore della media italiana che si ferma al 70,5%. A lanciare il grido di allarme è Massimo Giacchetti, Segretario Generale della FILCA CISL Marche«L'edilizia è stata colpita da un vero e proprio tsunami con più di 12.000 posti di lavoro persi in sette anni che rappresentano il 50% degli addetti rispetto agli anni che precedevano la recessione». Il record negativo spetta alla provincia di Pesaro con un calo del 83,8%, seguita da Ancona dove i permessi diminuiscono dell’ 82% ed Ascoli Piceno che registra una contrazione del 81,4%. Solo la provincia di Macerata si attesta sotto la media nazionale con un calo del 65,1%. «Il settore continua a perdere imprese ed addetti e non si intravedono spiragli che consentano di superare le difficoltà pesantissime. Non si arresta nel 2014 l’ emorragia occupazionale. - prosegue Giacchetti - Nel periodo gennaio-agosto 2014 l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria è aumentata del 222% rispetto agli stessi mesi del 2013. E’ il segno evidente di un settore produttivo che sta scomparendo. Una flessione occupazionale accompagnata da preoccupanti processi di precarizzazione del lavoro e da indizi crescenti di lavoro irregolare». Per invertire questo trend negativo occorre tornare ad investire sulla casa e sul territorio. Secondo Giacchetti  la priorità  va data «alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica degli edifici facendo in modo che gli stessi Comuni possano prevedere delle forme di agevolazioni ulteriori. Una ulteriore opportunità in termini di occupazione e lavoro - conclude -  è rappresentata dalla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, dove nelle Marche ci sono 40 milioni di euro disponibili per cantieri da avviare.» Comunicato Stampa
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 Industriarsi per il LAVORO: oltre 150 metalmeccanici dalle Marche a Roma
Partiti stamattina dalle Marche con destinazione Roma, otre 150  lavoratori metalmeccanici della Fim Cisl,  insieme ai colleghi in  cassa integrazione ed in mobilità per manifestare in Piazza Montecitorio tutta la loro rabbia. La manifestazione organizzata dal sindacato dei metalmeccanici della Cisl ha visto scendere in piazza oltre 4000 maestranze provenienti da tutta Italia per dare “La sveglia al Governo e alla politica.”  «Abbiamo portato in piazza i veri bisogni del mondo del lavoro: una politica fiscale a sostegno di imprese e lavoratori, una minor burocrazia e tempi più rapidi per avere giustizia, più facilità nell'accesso al credito e più coraggio negli investimenti per innovazione dei processi e dei prodotti, sostegno alla ricerca e all'internazionalizzazione dei mercati. – afferma Leonardo Bartolucci segretario generale Fim Cisl Marche rientrando da Roma - Nel silenzio che sta determinando la desertificazione industriale che viviamo tutti i giorni anche nella nostra regione oggi abbiamo fatto risuonare la sveglia  perché subito si intervenga non solo sui diritti ma anche sulle  scelte di politica industriale che non possono essere più rinviate. » Comunicato stampa
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29/09/2014 Università e Cisl Marche: insieme per affrontare il cambiamento
Non è più come prima, siamo di fronte o meglio già dentro ad un nuovo inizio. E’ la consapevolezza della Cisl Marche per la quale il lavoro e i lavoratori rimangono al centro dell’attività sindacale in un tempo, come quello di oggi, dove fare rappresentanza, contribuire allo sviluppo dei territori, promuovere il benessere delle persone sono attività più complesse e difficili. Da questo nasce l’esigenza di un percorso formativo destinato agli operatori e ai dirigenti della Cisl Marche in collaborazione con le Università marchigiane, che prenderà avvio domani 30 settembre ad Ancona..  I Rettori dei quattro Atenei, di Urbino, Ancona, Camerino e Macerata, Vilberto Stocchi, Sauro Longhi, Flavio Corradini, Luigi Lacchè parteciperanno al confronto, con la Cisl Marche,  sull'approccio scelto dalla formazione universitaria per affrontare il cambiamento, che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. Per il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «l’obiettivo è quello di sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale e permetta di costruire una rete di dialogo e collaborazione con le Università del territorio». La rappresentanza, lo sviluppo, il welfare e il cambiamento organizzativo sono i temi su cui si incentra il percorso di studio che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Gli appuntamenti formativi della Cisl Marche saranno aperti agli studenti universitari. COMUNICATO STAMPA
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19/09/2014 Polizia provinciale di Ancona in assemblea:apertura caccia senza controllo
I sindacati di categoria Fp CISL e CSA sono  costretti ad indire una nuova assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, Domenica 21 settembre 2014, giorno di apertura nazionale della stagione venatoria, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 per il turno pomeridiano, a seguito dei numerosi ed irrisolti problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente. Consapevoli che tale decisione potrebbe arrecare qualche problema alla cittadinanza,  ricordano che l'amministrazione provinciale sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio ai suoi agenti e addirittura togliere lo storico servizio di reperibilità notturna che viene espletato da più di vent’anni dalla Polizia Provinciale a supporto delle altre forze di Polizia. Il tutto dopo che il governo del Prof. Monti, ha fortemente penalizzato tutti gli operatori di Polizia Locale escludendo per loro, in modo sconsiderato, la causa di servizio e l’equo indennizzo. Nell'assemblea saranno inoltre affrontati i gravi problemi legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento (in particolare notturno) con mezzi obsoleti e assolutamente non idonei a tale attività, senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con insufficienti dispositivi di protezione individuale per le attività di controllo della fauna e con divise e calzature logore. I sindacati auspicano che  l'amministrazione provinciale risponda con  tempestivi e positivi riscontri  che se non dovessero arrivare metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene inoltre che, anche nel delicato momento di trasformazione delle Province, sia fondamentale investire nella Polizia Provinciale per garantire gli attuali livelli di presidio del territorio e come interfaccia dell’ente all'esterno. Va ricordato che il servizio di Polizia Provinciale di Ancona opera, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità notturna. COMUNICATO STAMPA
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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30/08/2014 Polizia provinciale di Ancona, assemblea del personale
Le Organizzazioni sindacali della CISL Funzione Pubblica e CSA comunicano che, a seguito dei numerosi problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente, hanno indetto per il giorno 01/09/2014 l’assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 per il turno pomeridiano. Dopo che il governo del Prof. Monti ha escluso per tutti gli operatori di Polizia Locale la causa di servizio e l’equo indennizzo, l’Amministrazione Provinciale di Ancona sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio o disagio ai suoi agenti. Nell’assemblea saranno inoltre affrontati anche gravi problemi irrisolti legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento con mezzi obsoleti e dotati di insufficienti dispositivi di segnalazione visiva (lampeggianti), senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con munizionamento per l’arma corta che non viene sostituito da più di dieci anni e con divise e calzature logore. Le richieste formulate dall’assemblea saranno prontamente rappresentate all’Amm.ne Provinciale auspicando tempestivi e positivi riscontri, in mancanza dei quali le Organizzazioni Sindacali  metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene infatti che, anche nel delicato momento di trasformazione delle province, sia fondamentale investire nella polizia provinciale per garantire la sua quotidiana presenza sul territorio e come interfaccia dell’ente all’esterno. Ci preme ricordare come il servizio di Polizia Provinciale di Ancona operi, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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05/08/2014 Ammortizzatori: la mobilitazione paga
DOPO LE MANIFESTAZIONI SINDACALI ALCUNE RISPOSTE DEL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALIDa mesi come Sindacato confederale chiedevamo di erogare le risorse già stanziate dalla Legge di Stabilità per gli ammortizzatori in deroga e di reperirne altre, per coprire i periodi scoperti di migliaia di lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato piu’ volte il Governo e i parlamentari, manifestando anche il 22 e 24 luglio a Roma a piazza Montecitorio. Anche nelle Marche si sono avute situazioni difficili, in alcuni casi drammatiche; dopo mesi di incertezza ci sono imprese che hanno deciso di licenziare. L’utilizzo degli ammortizzatori in deroga nella nostra regione riguarda oltre 4500 imprese e cira 18.000 lavoratori.Finalmente ora l'annuncio del Governo con l’aumento degli stanziamenti per il 2014 fino a 1 miliardo e 720 milioni, dei quali chiediamo una rapida assegnazione alle regioni. Esprimiamo perplessità invece sulle forti restrizioni previste per l'indennità di cassa e mobilità in deroga, che rischiano di generare tensioni sociali. Siamo d’accordo sul riformare gli ammortizzatori ma la riduzione delle coperture per i lavoratori non puo’ essere varata in un periodo in cui la crisi non si ferma e la disoccupazione continua a salire e soprattutto in assenza di una profonda innovazione delle politiche per il lavoro che preveda percorsi di orientamento, accompagnamento, riqualificazione.4 agosto 2014
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24/07/2014 Riformare il sistema fiscale e la previdenza
“Il sindacato dei pensionati, insieme alla Cisl e alle Federazioni di categoria, deve rinnovarsi, elaborando una nuova visione di futuro per favorire la ripresa del paese. Un cambiamento da gestire facendo riferimento ai valori della Cisl, che sono la centralità della persona, la solidarietà (anche intergenerazionale), la sussidiarietà e la corresponsabilità tra istituzioni e forze sociali”. Cosi recita il documento conclusivo del Consiglio generale dei pensionati della Cisl Marche, che si è svolto oggi all’Anton di Recanati. Nella sua introduzione al dibattito il Segretario generale Mario Canale ha ribadito le difficoltà che vivono i pensionati italiani e marchigiani. Povertà in aumento, disuguaglianze sociali, famiglie da sostenere a causa della disoccupazione di figli e nipoti. Sullo sfondo il dramma della non autosufficienza, vera e propria emergenza in un paese che vanta indici di invecchiamento tra i più alti del pianeta. Il sindacato dei pensionati chiede una riforma del sistema fiscale – riduzione della pressione del fisco, estensione del bonus di 80 euro a pensionati ed incapienti, sostegno alle famiglie, specie numerose, contrasto all’evasione – e la modifica del sistema previdenziale, anche a vantaggio dei giovani. Sotto accusa in particolare le rigidità delle leggi Monti Fornero, la questione esodati, il blocco della rivalutazione e i criteri, inadeguati, di indicizzazione delle pensioni. “La situazione sociale e politica del paese cambia con una velocità vertiginosa – ha sostenuto nel suo intervento il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo – e questo ci richiede la forza, anche personale, di reggere il confronto con una classe politica che, come nel caso del taglio dei distacchi sindacali del pubblico impiego, si comporta in modo vessatorio”. “Anche per questo – ha concluso Mastrovincenzo - il sindacato, soprattutto quello dei pensionati, deve valorizzare la sua vocazione di forza sociale capace di costruire delle reti sul territorio, coinvolgendo istituzioni ed associazioni”. I lavori del Consiglio sono stati chiusi dall'intervento del Segretario nazionale Loreno Coli, che ha ribadito la necessità di una serie di riforme per il paese. "Quelle istituzionali sono necessarie ma non sufficienti. Oltre che il fisco e la previdenza bisogna riformare la burocrazia, eliminando la corruzione e la giustizia civile, che penalizza lavoratori ed imprese".  "Di tutte queste cose abbiamo parlato al Governo, quando siamo stati convocati. Il compito di fare le riforme - conclude Coli - spetta al Parlamento, non al sindacato.  Quando siamo stati chiamati in causa abbiamo sempre fatto la nostra parte. Noi non siamo "la casta", viviamo di risorse private e ogni giorno proviamo a risolvere i problemi della gente.
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15/07/2014 Manifestazione nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga
«Dalla mattina alla sera, da mesi, si discute solo di legge elettorale e non più di economia, cosi' avremo più disoccupati e più cassaintegrati». Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del sit-in di Cgil Cisl e Uil allestito in piazza Montecitorio, in occasione della prima delle due giornate di mobilitazione promosse dalle tre confederazioni per sollecitare al Governo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Fino a quando il Governo non avrà fatto una riforma degli ammortizzatori sociali per renderli universali ed esigibili, la cassa integrazione in deroga dovrà essere coperta e non ci sono altre chiacchiere da fare» tiene a sottolineare Bonanni, avvertendo che «l'emorragia di posti di lavoro non si ferma perché nessuno si occupa di economia, come se il Paese potesse riprendersi da solo». Abbiamo già perso 1 milione di posti di lavoro e senza il rifinanziamento della cig in deroga ci saranno migliaia di lavoratori senza prospettiva» , incalza ancora il Segretario generale della Cisl. «Basta occuparsi solo di riforme. Si occupino subito dell'economia del Paese perché se l'economia va male aumenteranno i disoccupati», torna a ripetere Bonanni apprezzando lo "sforzo" del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha assicurato il reperimento, a stretto giro di posta, di circa 400-500 milioni di euro per coprire la cig in deroga. «Siamo grati a Poletti per i primi 400 milioni ma servono solamente a chiudere il 2013. Molti lavoratori non prendono indennità da diversi mesi e bisogna finanziare il 2014. E' venuto il momento di occuparsi di industria e del rilancio del sistema produttivo, ribadisce ancora, chiedendo per questo anche al sindacato di "cambiare per non prestare il fianco agli avversari". «Occorre più chiarezza nei propositi e nelle scelte conseguenti - conclude Bonanni-. Dobbiamo fare una discussione unitaria sincera per garantire più forza e determinazione alle posizioni del sindacato. Diversamente offriremo il fianco a chi ha oscuri propositi sulle vicende italiane»,
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10/07/2014 Autotrasporto merci, incontro pubblico a Jesi
Parlamentari marchigiani, Europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della politica regionale, delle Forze di Polizia e delle Direzioni provinciali del lavoro, si confronteranno con le associazioni sindacali e di categoria sulla situazione dell'autotrasporto merci e su come uscire dalla crisi che ha colpito il settore, attraverso: un corretto rispetto delle regole sul cabotaggio, con possibilità di bloccarlo per almeno sei mesi; la lotta alle imprese illegali e l'impegno della committenza a non utilizzare soggetti che violino le leggi ed i contratti di lavoro; rispetto della norma che prevede costi minimi per i servizi di autotrasporto. IL DOCUMENTO PRESENTATO DALLE SEGRETERIE REGIONALI DEI SINDACATI DEI TRASPORTI DI CGIL CISL UIL MARCHE (FILT, FIT, UILTRASPORTI) E DALLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL SETTORE Strette fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata, le 4.648 imprese marchigiane dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: nel corso di questi anni centinaia hanno chiuso, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nel 2013 il fenomeno si e’ ancora di più incrementato e non sembra rallentare come confermano i dati del primo trimestre del 2014. Una situazione che incide sull’occupazione nel settore, con una impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto livelli incredibili triplicando i valori del 2012 già considerevoli. Una crisi quella dell’autotrasporto che è stata resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffe delle regole. Mentre da una parte le imprese nostrane chiudono, dall’altra circolano sempre più veicoli con targhe straniere; spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui pressi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità preposte. Ad incrementare questa situazione esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali straniere, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto dei 45 mila euro tanto costa un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana. Le conseguenze del diffondersi di questi fenomeni sono pesantissimi. In due anni, il fatturato del settore, nella nostra regione si è più che dimezzato così come le spese per consumi, il che sta ad indicare come la dotazione dei mezzi di trasporto sia largamente sottoutilizzata rispetto alla sua capacità. Ad aggravare la situazione, hanno concluso sindacati e associazioni di categoria, è sempre più presente, anche nel nostro territorio, il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto. Spesso vengono utilizzati prestanome incensurati ed aziende apparentemente in regola, ma che non sono altro che delle lavatrici che riciclano danaro. Anche queste si muovono sul mercato offrendo servizi di trasporto alla committenza locale a prezzi stracciati. Le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali delle Marche, nel corso del 2013, hanno affrontato unitariamente il tema della legalità nel settore incontrando le istituzioni governative e le autorità di vigilanza, per denunciare la difficile situazione in cui versa il settore. In particolare le parti sociali hanno sollecitato le istituzioni ad agire in più direzioni: * Verso un sistema di controlli più serrato in particolare nei confronti dei vettori stranieri, per arginare il fenomeno del finto cabotaggio, effettuato da imprese estere (o fintamente tali) che agiscono esclusivamente in territorio nazionale e che spesso hanno basi consolidate nel nostro paese attraverso agenzie di intermediazione dei viaggi, indicando fra l’altro la necessità di far scattare la clausola di salvaguardia che ne prevede il blocco temporaneo per sei mesi; * un ‘azione di sollecito e responsabilità verso la committenza ad utilizzare soggetti che operino nel rispetto delle regole dei contratti e delle leggi di questo paese, prevedendo l’indeducibilità del costo del trasporto per queste quando si servono di vettori che non rispettano la normativa sul cabotaggio; * l’eliminazione dall’albo nazionale dell’autotrasporto di tutte quelle imprese che non possiedono mezzi; * un incremento dei controlli per arginare il fenomeno della illegalità nell’uso dei mezzi di controlli degli orarti di guida e di riposo a bordo dei mezzi; * Non da ultimo una azione nei confronti della politica nazionale ed europea per modificare la legislazione relativa ai distacchi transnazionali che oggi rappresenta il pericolo maggiore per le imprese nazionale visto il continuo ricorso all’utilizzo di lavoratori stranieri, con contratti dei paesi di provenienza. Il fenomeno e’ talmente grave in quanto incrementato da aziende domestiche che licenziano i lavoratori per riassumere li stessi presso agenzie interinali rumene o di altri paesi dell’est per continuare l’attività di trasporto, non applicando il contratto di lavoro sottoscritto lo scorso anno dalle parti sociali , con un abbattimento considerevole dei costi , una perdita sui salari, sulla contribuzione previdenziale assistenziale e fiscale. Abbattimento che grava pesantemente sulla collettività, in termini di maggior incremento dell’uso di ammortizzatori sociali per le imprese poste fuori mercato da una simile distorta concorrenza. Le aziende artigiane, le piccole e medie imprese italiane che effettuano la vezione con propri veicoli e con propri dipendenti, già in difficoltà per il drammatico aumento dei costi, ed ai ritardi ormai cronici, dei pagamenti da parte dei propri committenti e per la disapplicazione dei costi minimi previsti dall'83/bis (unici beneficiari di questo stato di cose) devono quindi, anche difendersi dagli artificiali ed insostenibili ribassi dei noli che proprio grazie a quei comportamenti inaccettabili si rendono possibili. Tali comportamenti, finiscono per vanificare ogni tentativo di difendere l’attività di quelle aziende dell’autotrasporto e dei lavoratori che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, della legislazione vigente in materia di sicurezza, si impegnano oggi più che mai a difendere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo del nostro paese. Per uscire dalla crisi oltre ad una nuova politica industriale generale, nel settore vanno incrementati i controlli per il rispetto delle regole, attraverso le quale si salvaguarda anche la sicurezza; oltre a maggiori controlli sui vettori esteri in relazione al fenomeno del finto cabotaggio, così come occorre una modifica della legislazione europea sul distacco transnazionale dei lavoratori che, non ostacolando la libera circolazione nei paesi dell’unione europea, applichi regole, leggi e contratti di lavoro del paese dove questi lavorano, come infine vanno incrementati i controlli per arginare il fenomeno delle violazioni delle ore di guida e di riposo attraverso la manomissione dei congegni di controllo.
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01/07/2014 Rifiuti, un'azienda unica per l'anconetano
Cgil Cisl e Uil di Ancona esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa “Gestione integrata dei servizi di igiene ambientale: risorsa per il territorio” tenutasi oggi a Jesi. Un incontro aperto a tutti gli amministratori, sindaci e aziende del settore di igiene urbana, per rilanciare l’importanza di un’azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, una proposta che il Sindacato Cgil Cisl e Uil sostiene da anni. Un’idea di sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini, con più garanzie per l’occupazione, attraverso il superamento dell’eccessiva frammentazione nell’ambito della provincia di Ancona. Il progetto di azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, pubblica, efficiente, che produca utili e con i conti in ordine, è stato ampiamente condiviso dagli amministratori presenti, in particolare dai rappresentanti dei Comuni principali del territorio. Nell’ambito del dibattito sono emersi alcuni elementi ormai non più prescindibili e rinviabili come ad esempio l’economicità del servizio e la necessità di programmazione. La crisi rende necessaria una riorganizzazione lungimirante ed efficiente di tutti i servizi pubblici locali, in particolare quelli ambientali. E’ stato già perso troppo tempo ed in questo la politica ha responsabilità. Non è possibile continuare a far sostenere ai cittadini il costo di troppi gestori diversi, con tariffe diverse, così come modalità diverse di raccolta, trattamento e erogazione del servizio. Non è possibile continuare a soffrire la mancanza nel territorio di Ancona dell’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti e a sfruttare i benefici economici derivanti dal recupero e riciclo di quei rifiuti che finora abbiamo dovuto esportare altrove. Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare tutti i soggetti coinvolti nella governance dei servizi ambientali nella provincia di Ancona affinché questo progetto di aggregazione e integrazione si realizzi nei tempi più brevi possibili e nella piena trasparenza.
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30/06/2014 Ambiti sociali, i Pensionati Cisl di Jesi chiedono il confronto
La segreteria della Federazione Nazionale Pensionati Cisl (Rappresentanza Locale Sindacale) di Jesi, riunitasi il 30 giugno 2014 ha affrontato, tra l’altro, l’aspetto della riorganizzazione degli Ambiti Sociali sulla base della discussione scaturita in occasione del convegno organizzato dall’ Ambito sociale n.9 e dalla Azienda servizi alla persona (A.S.P.) di Jesi il 27 giugno scorso. La FNP condivide la necessità, prima che la Regione Marche legiferi in merito, di realizzare una profonda discussione con tutti i soggetti coinvolti(enti locali,forze sociali ,associazioni ecc.ecc.). Condivide altresì la proposta che la riorganizzazione degli Ambiti realizzi consistenti risparmi gestionali purché questo non comporti una diminuzione dei servizi, della loro qualità e l’ aumento delle rette e delle tariffe. La Fnp di Jesi invita i responsabili delle istituzioni locali interessate a farsi promotori di incontri e si dichiara disponibile a partecipare per individuare i problemi delle persone anziane e per suggerire possibili soluzioni. Solo a titolo indicativo si elencano alcune tematiche che riteniamo prioritarie: -Realizzazione Centro Alzheimer -Realizzazione Centro diurno -Riorganizzazione casa di riposo e residenza protetta -Realizzazione Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.). La Segreteria della Rappresentanza Locale Sindacale dei Pensionati di Jesi 
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30/06/2014 Inizia la raccolta aiuti per la Siria: partecipa anche tu
Dal 30 giugno parte una raccolta di aiuti per la Siria in tutta la regione Marche. Durerà due settimane. Raccogliamo materiale scolastico, sanitario, cibo a lunga conservazione. E' possibile contribuire anche con una donazione, per coprire le spese di spedizione del materiale raccolto.La raccolta è organizzata dall'associazione Insieme si può - progetto Pasqua in Siria, di Monza, che periodicamente manda container di aiuti nel nord della Siria.Sarà gestita dalle aree territoriali sindacali della CISL Marche (di seguito tutti gli orari e gli indirizzi).La raccolta fondi sarà curata da ISCOS Marche Onlus. Cosa raccogliamo Per i bambini: matite, quaderni, penne, colori, astucci, zaini Per i malati: antibiotici, antinfiammatori, paracetamolo, sciroppi per tosse, analgesici, integratori e vitamine, cerotti,garze, bende, disinfettante e siringhe Per tutti: cibo in scatola ed a lunga conservazione (no alcol o carne di maiale) Dove Puoi consegnare il materiale nelle seguenti sedi CISL delle Marche, dal 30 giugno al 15 luglio (salvo specifiche) Città indirizzo Giorni e orari San Benedetto del Tronto piazza Nardone 23 Tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,00 Pesaro Via Porta Rimini n.11 LUNEDI’ MERCOLEDI’ e VENERDI’, 9.00-12.00 15.30-18.00, fino all'11 luglio Ancona Via Ragnini, 4 Dal 14 al 18 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Falconara via Baldelli 23 il 10 e 11 luglio dalle 10.00 alle 18.00 OSIMO via san Gennaro l’8 e 9 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Jesi Via Gallodoro, 66/ter/c dal lunedì al venerdì, 8:30 - 12:30 e 15:30- 18:30, sabato 8:30 - 12:30 Fabriano Via De Gasperi n. 50 dal lunedì al venerdì, 9:00 - 12:30 Tolentino via San Nicola, 66 Martedì 9,00 -13,00, Mercoledì 9,00 - 13,00/15,30 - 18,30 Venerdì 9,00 -13,00 Urbino Via Battista Sforza n. 50 Giovedì e venerdì Senigallia Via Montenero n. 6 dal 7 al 15 Luglio Lunedì - Venerdì 9,00 - 12,30 e 15,30 - 18,30. Sabato 9,00 - 12,00 DA DEFINIRE Ascoli Piceno Fermo Civitanova Marche Macerata Fano   Donazioni Far arrivare un pacco al centro raccolta costa 5 € Spedizione, sdoganamento e ingresso di un container in Siria costano circa 4.500 €Per le donazioni: ISCOS Marche Onlus - Causale: Raccolta Siria IBAN: IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396 - CC postale: 17541608 - Carta di credito (tramite Paypal): Passaparola clicca per mandare un'e-mail ai tuoi amiciCondividi su FacebookeTwitter //
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23/06/2014 Clienti in fila ma l'ufficio postale resta chiuso
Amara sorpresa per i clienti dell' ufficio postale di Collina Santa Maria Nuova e grosso imbarazzo per il dipendente distaccato che, stamattina, ha scoperto di essere stato lui il primo a non poter accedere all' ufficio dove gli era stato comandato di andare a prestare servizio, sin dai giorni scorsi. Già prima delle 09:00 di questa mattina, più di 50 clienti sono stati costretti a far dietrofront davanti alla saracinesca abbassata. Non un avviso né una giustificazione, ufficio chiuso!  "È una situazione vergognosa - secondo Gabriele Lalli, coordinatore provinciale della SLP-CISL il più rappresentativo sindacato di categoria in Poste - eppure nei giorno scorsi era stata disposta la sostituzione della collega assente. Ma nonostante l'intervento mirato anche del Direttore di Filiale di Ancona, ieri pomeriggio non sono state effettuate le operazioni di consegna delle chiavi da effettuarsi in contraddittorio con il personale di Jesi Centro." "Altrettanto ingiustificabile il comportamento della responsabile di Jesi Centro - continua il rappresentante dei lavoratori - non è tollerabile che ci siano dei "colleghi" che si ritengano al di sopra delle regole, che pensino di poter continuare ad influenzare negativamente l'immagine e la qualità della azienda, agendo con una discrezionalità che andrebbe piuttosto redarguita se non punita!!!" Solo in tarda mattinata Poste ha provveduto ad avvisare la clientela della chiusura dell'Ufficio riconducendola a non precisati motivi tecnici.
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20/06/2014 Falconara, contro il caro-mensa la Cisl chiede un intervento nell'assestamento di bilancio
Mitigato l’annunciato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, da parte del Comune di Falconara, con l’approvazione di un emendamento in sede di consiglio comunale. «Sicuramente un primo passo, frutto delle contestazioni di questi ultimi giorni. Insieme ai genitori dei bambini delle scuole coinvolte, come sindacati abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che il blocco delle tariffe delle mense scolastiche deve essere assunto come un intervento prioritario per garantire equità e massima accessibilità al diritto allo studio dei bambini. – afferma Alessandro Mancinelli, Cisl Falconara – Ma questo non basta, come CISL Falconarese, oltre a continuare la raccolta di firme nelle nostre sedi cittadine, chiediamo che ci sia un impegno da parte della Giunta Comunale a trovare le risorse in fase di assestamento di bilancio affinché gli aumenti delle tariffe vengano bloccati e non semplicemente diluiti nel tempo. Ci aspettiamo, nell’assemblea cittadina programmata per il mese di Luglio, delle risposte che possano conciliare la sostenibilità economica delle famiglie con quella del bilancio comunale.» Falconara, 19.06.2014 CISL Falconara(Alessandro Mancinelli)
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17/06/2014 J&P Industries, i sindacati incontrano il Ministro Poletti
Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cisl, Cgil e Uil, rispettivamente Fim, Fiom, Uilm, hanno incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, presente ad Albacina sul caso J&P Industries. «Al ministro abbiamo illustrato i termini di una situazione che rischia di degenerare: 700 lavoratori stanno per essere messi sulla strada» ha ribadito Andrea Cocco della Fim Cisl dopo il colloquio con il Ministro. «Gli abbiamo chiesto di farsi carico personalmente, insieme al Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – prosegue Cocco – della grave situazione della J&P Industries, e di aprire al più presto un tavolo ministeriale. Il tempo che passa rischia di far saltare l’attività industriale e di conseguenza 700 posti di lavoro». Forte è la preoccupazione tra sindacati e istituzioni, dopo la conferma in appello dell’annullamento della vendita dell’ex Antonio Merloni alla J&P di Giovanni Porcarelli. I sindacati durante l’incontro hanno consegnato una sintesi del caso J&P al Ministro del lavoro che si è impegnato a riconvocare un tavolo sull'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria coinvolte nella crisi dell'A. Merloni.LA NOTA INVIATA DAI SINDACATI AL MINISTRO POLETTI
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17/06/2014 Tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45.
In attuazione al Protocollo d'intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 17.12.2012 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, nel quale è stata evidenziata la necessità di interventi di protezione sociale e di politiche attive per migliorare l' occupabilità e la possibilità di reinserimento/ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi, la Regione Marche ha appena emanato l'avviso pubblico che prevede tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45 non percettori di ammortizzatori sociali (o  percettori per un periodo residuo non superiore a 2 mesi).Il testo dell' Avviso Pubblico 
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10/06/2014 Gestione rifiuti: quale futuro per il territorio anconetano
 Per il sistema anconetano di gestione dei rifiuti si avvicina una scadenza che potrebbe segnare una svolta decisiva: entro la fine del mese di giugno, l’ATA (l’assemblea che riunisce tutti i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa) dovrà decidere l’assetto futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È una partita importante da cui dipende la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza. Una partita che Cgil, Cisl e Uil intendono presidiare con attenzione per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.Pensiamo che questa scadenza offra finalmente l’occasione per giungere anche nel territorio di Ancona, così come di recente accaduto nella Provincia di Macerata, ad un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e cda. Un’unica azienda, soprattutto se una multiutility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti necessari per migliorare i servizi e ridurne i costi, a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe.Una partita così importante deve essere giocata dalle amministrazioni in piena trasparenza, in dialogo con i cittadini e le parti sociali: per questo come Cgil, Cisl e Uil territoriali realizzeremo per i prossimi giorni tutte le iniziative necessarie per attivare un confronto con gli amministratori locali al fine di esporre le proprie posizioni su una questione tanto centrale per la vita delle nostre città come quella della gestione dei rifiuti.Ancona 10 giugno 2014Scarica COMUNICATO STAMPA
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09/06/2014 Pensionati Cisl in visita a Jesi
I pensionati della Cisl di Jesi hanno organizzato, il 24 maggio scorso, un' iniziativa culturale.Circa 40 di essi, provenienti dalla provincia di Ancona, hanno visitato, nella città di Jesi, la Pinacoteca,il Palazzo della Signoria ed il museo della stampa.In tutti i siti, esperte guide locali hanno illustrato i tesori presenti con dovizia di particolari.Dopo il pranzo i partecipanti hanno visitato il centro storico,il duomo e le piazze cittadine oltre alla statua in bronzo dell’imperatore Federico II, nato a Jesi.
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05/06/2014 Riordino delle Province, partito il confronto in Regione
Avviato nei giorni scorsi il tavolo regionale che dovrà affrontare gli effetti della legge Del Rio sul riordino delle Province e la ricollocazione di funzioni, competenze e personale. Complessivamente i lavoratori delle cinque province marchigiane sono 2278 di cui 184 precari ( tempo determinato e co.co.co. ). Da qui a un mese, a livello nazionale, dovrebbero essere individuate le funzioni provinciali da trasferire e i beni e le risorse ad esse connesse e chiariti anche i dubbi circa la titolarità delle competenze in materia di formazione e lavoro. Spetterà poi alle Regioni scegliere come e presso quali enti ricollocare le funzioni provinciali da trasferire. Nell’attesa che si definisca il quadro normativo nazionale, i sindacati regionali hanno chiesto alla Regione Marche, nel confronto con gli Assessori Canzian e Viventi, la convocazione periodica di un tavolo permanente regionale sulle Autonomie Locali attraverso il quale assicurare un governo partecipato di questo complesso processo di riforma e dare risposte ai lavoratori coinvolti. Il Protocollo d’Intesa proposto al riguardo dai Sindacati alla Regione prevede anche l'attivazione di tavoli provinciali informativi che vedano il coinvolgimento delle Rsu. Per la Cisl Marche e la Categoria della Funzione Pubblica è prioritario giungere in tempi brevi alla firma con la Regione, l’Anci Marche e l’Upi Marche dell’Intesa proposta per fissare l’accordo sul metodo di confronto da seguire per gestire insieme al Sindacato questa importante e delicata fase di riordino.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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23/05/2014 Ieri e oggi: scopriamo insieme l'Ucraina
L'Anolf Marche promuove un incontro sulla storia, attualità, costumi e tradizioni dell'Ucraina ad Ancona, il 31 maggio 2014 alle 16:00, nella Sala Armatura di via Ragnini, 4.Interverranno Emma Capogrossi, Oleg Rumyantsev, Massimiliano di Pasquale, Yuliya Dhtyaryova e Sofiya Tsisar, Elena Nazarenko.Coodinerà Neli Isaj.
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23/05/2014 Lavoratori della J&P in presidio permanente all’inps di Ancona
Aggiornamento 26/5/2014: Il presidio è stato sospeso Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cgil Cisl e Uil (Fiom, Fim e Uilm), insieme e alle lavoratrici ed ai lavoratori della J&P Industries, al termine dell’assemblea tenutasi questa mattina presso lo stabilimento del Maragone, hanno deciso da lunedì 26 maggio, partendo alle ore 8 dallo stabilimento di S. Maria, di effettuare un presidio permanente presso l’Inps provinciale di Ancona, nel centro della città. L’iniziativa è stata proclamata vista la decisione da parte dell’Inps, di bloccare la cassa integrazione straordinaria, nonostante l’approvazione da parte del Ministero del lavoro sia già stata formalizzata dal 7 maggio. I 700 lavoratori della J&P, sono senza soldi oramai da 5 mesi e la situazione non è più sostenibile.Nell’evidenziare l’emergenza economica immediata, si ribadisce inoltre come il Governo debba intervenire a difesa del progetto J&P, atto a garantire il lavoro per 700 persone. Stanchi ma non rassegnati, presidieremo l’Inps anconetana fino a che non avremo la certezza della soluzione del problema.  
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09/05/2014 Alluvione, i pensionati, i giovani in "5 minuti cisl"
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE  DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12  Venerdì  20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45 VENERDI 9 MAGGIO   ALLUVIONE, I SINDACATI  CHIEDONO  GARANZIE PER IL LAVORO E  INTERVENTI CONCRETI PER USCIRE DALL’EMERGENZA   CARO MATTEO NON STIAMO SERENI .  I PENSIONATI MARCHIGIANI   SCRIVONO  AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI.  FINANZIATO IL  PROGETTO MARCHE “GARANZIA  GIOVANI"
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08/05/2014 A.MERLONI: PROROGATA CASSA INTEGRAZIONE
Proroga di altri  5 mesi della cassa integrazione in deroga,  per 1400 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria.
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07/04/2014 Non è un lavoro da ragazzi!
Il progetto “Non è un lavoro da ragazzi! Giovani, lavoro e legalità: percezioni e visioni di un mondo che cambia”, promosso dall'associazione culturale Cultureaid di Ancona e co-finanziato   dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche e dal Dipartimento della Gioventù e dal Servizio Civile Nazionale nell'ambito dell'intervento “A scuola di convivenza”, ha visto la  partecipazione come partner di CISL Marche, INPS Marche, INAIL Marche, la Camera di Commercio di Ancona, Confindustria Ancona, l'Università degli Studi di Macerata, l'associazione ANOLF Ancona e le classi V degli istituti “Savoia – Benincasa”, “Stracca  - Vanvitelli – Angelini”, “Volterra – Elia” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Ancona.Finalità del progetto è stata promuovere la cultura della legalità e della civile convivenza fra le nuove generazioni attraverso l'acquisizione di conoscenze sui principi e le regole che regolano uno dei più importanti ambiti della vita sociale: il mondo del lavoro.Il progetto si è articolato in quattro fasi:-       la realizzazione di un'indagine statistica di tipo psico-sociologico, curata dall’Università di Macerata, sulla percezione e le attese che i giovani hanno rispetto al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro in rapporto ai valori della legalità e della sicurezza;-       un ciclo di incontri formativi con esperti della rete del partenariato, che si è aperta con un contributo del professor Cavadi, presidente della Scuola di formazione etico-politica  “Giovanni Falcone”di Palermo;-       la realizzazione di una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione pubblica sui temi del progetto, mediante l'attivazione di laboratori per gli studenti guidati da esperti di comunicazione sociale;-       la diffusione dei contenuti del progetto attraverso il format televisivo “High School Game”, un gioco a premi cui partecipano le ultime classi degli istituti secondari superiori delle Marche.Nell’ evento finale dell’11 aprile, dopo un breve video che ripercorrerà le varie fasi del progetto e la presentazione dei risultati dell’indagine dell’Università di Macerata, saranno mostrati i materiali pubblicitari prodotti dai ragazzi delle scuole partner: i volantini e i manifesti che saranno distribuiti nelle scuole della regione e tre spot video, che saranno diffusi su canali televisivi regionali, dedicati alla lotta contro le discriminazioni di genere e contro il lavoro nero e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna pubblicitaria per promuovere tra i giovani i principi e le regole della legalità nel mondo del lavoro sarà presentata dagli stessi ragazzi partecipanti ai laboratori, “attori/autori”: una campagna fatta da giovani per altri giovani.Vedi il  flyer  e gli  spots video      realizzati nell' ambito della campagna pubblicitaria di sensibilizzazione e segui la programmazione delle trasmissioni televisive di High School Game   .
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04/04/2014 126 lavoratori attendono una risposta dalla proprietà della Bizzarri SPA
FENEAL – UIL FILCA – CISL FILLEA – CGIL COMUNE DI CORINALDOIl giorno 2 aprile c.a. si è tenuto presso la sede della Regione Marche un incontro convocato dall’Assessore alla formazione e al lavoro Marco Luchetti su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Corinaldo in seguito alla preoccupante situazione occupazionale che si sta delineando nel più grande sito produttivo del territorio.La richiesta di convocare un tavolo istituzionale a livello regionale è divenuta necessaria a seguito dell’incomprensibile silenzio da parte dell’azienda a seguito del primo incontro avvenuto in data 14 marzo c.a. Al tavolo regionale si è ribadita la necessità di intervenire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per salvaguardare i livelli occupazionali.L’azienda Bizzarri Spa, presente al tavolo con il proprio direttore di stabilimento, ha però indicato la volontà di proseguire alla liquidazione in bonis dell’azienda. Decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo.La Regione ha indicato delle traiettorie di lavoro condivise dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale. Perlustrare possibili interessamenti da parte dell’imprenditorialità regionale, tramite l’istituzione di un tavolo con Confindustria Marche, sia per valutare le possibilità commerciali sia per considerare la possibilità della cessione della Bizzarri Spa.La mancanza della proprietà aziendale al tavolo regionale ha, nei fatti, allungato i tempi già troppo brevi. Si rimane infatti in attesa di comprendere la posizione dell’azienda rispetto alla possibilità di cessione dello stabilimento senza la quale si vede veramente difficile intraprendere il percorso illustrato dall’Assessore alla formazione e al lavoro e condiviso dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale; unica possibilità per mantenere viva la speranza di ricollocazione totale o parziale dei 126 lavoratori e lavoratrici della Bizzarri Spa.
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03/04/2014 Concerto Donna, Gianmarco Fraska ad Ancona
LE FOTO DEL CONCERTO IX edizione del Concerto Donna, tradizionale appuntamento musicale promosso e organizzato dalla Cisl di Ancona. Mercoledì 2 Aprile 2014, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, a Montedago di Ancona, FRASKA, il giovane talento musicale anconetano già apprezzato da Sergio Caputo e Rosario Fiorello, si esibirà in uno speciale concerto con la sua FLY BAND. Un  repertorio fresco ed originale che lo vedrà protagonista di un’esibizione caratterizzata dal suo inconfondibile e personalissimo stile, con l’inedita complicità coreografica e sonora, sul palco, di due artiste già apprezzate nei rispettivi ambiti culturali: la violinista Virginia Galliani e la ballerina Ottavia Proverbio. Dall’Accademia musicale di Ancona, al Barfly, lo storico locale anconetano in cui  è entrato in contatto con esperienze musicali di respiro pop-jazz, da Sinatra a Caputo, da Concato ai Simply Red, Fraska ha mosso i primi passi musicali nelle Marche per approdare a prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, a partire del dalla vittoria del prestigioso Premio Franco Enriquez come migliore novità e produzione pop-swing per passare alla produzione del suo primo disco ad opera dello stesso Caputo, e alle partecipazioni nel 2013 dell’edicola di Fiorello. Il suo ultimo brano “Bella”, accompagnato da un videoclip girato nelle Marche, con protagonista Rossella Brescia, è stato ultimamente presentato in alcune importanti trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. «La serata vuole essere un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme a condividere buona musica nello spirito che ha sempre animato l’iniziativa promossa dalla Cisl - afferma  Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl Ancona -  La musica di qualità  come espressione della creatività, fattore di coesione, veicolo importante per favorire il dialogo tra le persone, accogliendo  le differenze e valorizzando le nostre tipicità  – prosegue Mancinelli  - Negli anni sul palco dell’Aula Magna dell’Università hanno potuto esprimere la loro arte musicisti e cantanti che hanno proposto repertori e generi molto diversi, ma tutti hanno condiviso la nostra visione di una musica che unisce e crea legami, oggi più che mai necessari per vivere con speranza questo tempo.» L’evento è patrocinato dal  Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dalla Regione Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità. BIOGRAFIA DI GIANMARCO FRASCA BIOGRAFIA DI OTTAVIA PROVERBIO BIOGRAFIA DI VIRGINIA GALLIANI                  
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24/03/2014 Appalti pulizia scuole, i Sindacati convocati dai dicasteri del lavoro e dell'istruzione. Domani sospese le iniziative di mobilitazione.
Si riapre il confronto per la risoluzione della vertenza che coinvolge nelle Marche oltre 300 addetti, dei  24.000  in tutta Italia,  Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il prossimo 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti.Domani i sindacati confederali Cgil Cisl Uil  sono stati convocati con le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil dai dicasteri del Lavoro e dell’Istruzione.I sindacati di categoria hanno sospeso, per ora,  le iniziative di mobilitazione, a livello locale, indette per la giornata di domani.«Auspichiamo che questa convocazione sia l’anticamera della ripresa del Tavolo Governativo previsto dalla Legge di Stabilità e che si individuino al più presto soluzioni definitive per questi lavoratori ancora in balia dell’incertezza – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovanni Pirulli – E’ urgente intervenire al più presto per gestire le situazioni che nel frattempo si sono venute a determinare in quei territori dove, negli appalti in essere, sono subentrate nuove imprese che stanno riducendo l’orario di lavoro ed il reddito degli addetti già penalizzati dagli effetti dei tagli lineari prodotti dagli interventi di spending review varati negli ultimi anni».«Si tratta di una vertenza complessa che va affrontata con determinazione e con coraggio da parte delle istituzioni – ha aggiunto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri – Individuare le risorse per il mantenimento dei servizi di pulizia nelle scuole rappresenta una questione di ordine sociale, considerato che è in gioco la salute e la sicurezza dei migliaia di bambini e ragazzi che frequentano le scuole oltre al futuro degli addetti dei servizi di pulizia e delle loro famiglie per i quali è urgente definire un percorso di stabilizzazione realizzabile».  
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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18/03/2014 E' crisi alla Bizzarri di Corinaldo
Lunedì 17 marzo si è tenuto presso l’azienda Bizzarri SpA di Corinaldo (AN) il primo incontro del tavolo istituzionale richiesto dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) e convocato dal Comune di Corinaldo, che a sua volta aveva già incontrato i vertici aziendali per un confronto sull’attuale stato di crisi occupazionale. La richiesta di un tavolo istituzionale da parte delle Organizzazioni Sindacali si è resa necessaria per valutare l'impatto sociale della grave crisi occupazionale che si sta delineando nella più grande azienda del territorio di Corinaldo, che occupa attualmente circa 130 dipendenti. Il 6 luglio 2014 scadrà la Cassa Integrazione Straordinaria, che da settembre 2013 coinvolge senza rotazione la quasi totalità dei lavoratori. Il peggioramento della situazione dovuta al mancato rinnovo delle commesse da parte di Ikea, per la quale l’azienda lavorava in regime di monocommittenza, la mancanza di nuovi clienti o comunque di un volume di lavoro che potrebbe permettere l’attivazione di ulteriori ammortizzatori quali il contratto di solidarietà e il termine dei 36 mesi di Cassa integrazione ordinaria o straordinaria richiedibili nel quinquennio, delineano una prospettiva preoccupante. Durante l’incontro l’azienda ha indicato la volontà della vendita della proprietà, nella sua interezza o parzialità, come ultima possibilità per la salvaguardia occupazionale. Ha illustrato alle parti presenti al tavolo lo stato patrimoniale e finanziario dell’azienda su cui non pesa nessuna esposizione, indicando nelle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici un patrimonio da mantenere. La Bizzarri ha inoltre indicato l’appuntamento del Salone del Mobile che si terrà a metà aprile come un passaggio importante in cui si potrebbero formalizzare gli interessi di alcuni acquirenti; interessi, ad oggi ancora poco concreti. L’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno dato la loro piena disponibilità nel richiedere l’attivazione immediata di una tavolo istituzionale con la Regione Marche e sono in attesa di una adesione da parte della Bizzari nel più breve tempo possibile. L’obiettivo della costituzione di un tavolo regionale è quello di poter attivare tutte le strade percorribili per muoversi in modo sinergico per la vendita della proprietà al fine di mantenere i livelli occupazionali e scongiurare un pesante impatto sociale.
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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14/03/2014 Protocollo di intesa per anticipo cassa integrazione e sospensione rate dei mutui
Rinnovato da CGIL CISL UIL Regionali, Regione Marche, Associazioni Datoriali ed Istituti di credito, il Protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. Nell’ intesa vengono confermate le condizioni degli accordi del 2009 e del 2012 in particolare: i lavoratori in CIG Straordinaria potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 6.400,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; i lavoratori in CIG in Deroga e in CIG Ordinaria di durata superiore alle 4 settimane, potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 3.200,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; gli importi concessi non saranno soggetti a tassi di interesse, né a spese di gestione del conto.  A garanzia dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà ad essa il credito che vanta nei confronti dell’INPS, notificando la cessione al debitore; i lavoratori in CIG Straordinaria, con mutuo per la prima casa in essere con una delle Banche firmatarie dell’accordo, che si trovi in difficoltà nel pagamento delle rate, può richiedere la sospensione del pagamento delle stesse, salve le migliori condizioni di legge vigente. Una volta accolta la richiesta da parte della Banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della Cassa integrazione senza oneri e spese aggiuntive per il lavoratore richiedente; le rate sospese saranno messe in coda al piano d’ammortamento originario. L’accordo, siglato da Banca delle Marche, UBI BPA,BCC, CREVAL, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena,  ha validità fino al 31 Dicembre 2014 e si intende rinnovato per ulteriori 12 mesi, quindi fino a tutto il 2015, in mancanza di disdetta da parte dei soggetti aderenti.  Ancona 14. 03 2014
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08/03/2014 Cras di Ancona, situazione insostenibile
La farmacia dell’ASUR collocata dentro il CRAS (ex ospedale psichiatrico) di Ancona, a pochi mesi di distanza,  è stata di nuovo oggetto di un furto durante la notte. Centinaia di miglia di euro di soldi pubblici persi, attività di erogazione dei farmaci bloccata per alcuni giorni, diffuso senso di insicurezza dei dipendenti….. Al di là dei risvolti sulle indagini, di cui si occupano le autorità competenti, come Cisl Funziona pubblica di Ancona riteniamo che sia ormai giunto il momento di migliorare la sicurezza di questa struttura. Lasciare materiali di questo valore e di questa importanza, come i farmaci, in una struttura poco protetta, in locali la cui entrata si può forzare  facilmente, è una grave imprudenza! Occorre rafforzare la vigilanza, prevedere porte di sicurezza, evitare che il personale, come oggi accade, si possa trovare da solo nei magazzini. L’intera struttura del Cras va meglio tutelata sotto questo profilo, soprattutto se si tiene conto che, a differenza, delle strutture ospedaliere, al Cras di notte non vi sono operatori in servizio. Le ridotte risorse economiche destinate alla manutenzione  e alla tutela del patrimonio rischiano di avere come maggiore conseguenza la riduzione degli standard di sicurezza della struttura. Si tenga conto che il cancello d’uscita ad oggi rimane costantemente aperto perché non funzionante. Si facciano subito questi interventi altrimenti il Cras rischia di diventare una sorta di Bancomat per il commercio illegale di farmaci.  
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21/02/2014 Approvate nuove linee guida sullo stato di disoccupazione
Con DGR 159 del 17/02/2014 sono state approvate le  Linee Guida Regionali per l'attuazione del D.Lgs. 181 del 21 aprile 2000 e s.m.i. per la regolazione e la gestione dello stato di disoccupazione nella Regione Marche.L' adozione delle nuove linee guida regionali (che sostituiscono a far data del 1 gennaio 2014, le precedenti disciplinate dalla DGR 327/2003 e s.m.i.) si è resa necessaria a seguito delle modifiche introdotte al D.lgs 181/2000 e s.m.i. dalla L. 92 del 28/06/2012 e dalla L. 99 del 09/08/2013, modifiche che sono state oggetto anche di Linee Guida Nazionali approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 22/11/2012 e in Conferenza Unificata del 05/12/2013.Tra le varie disposizioni presenti nella nuova regolamentazione regionale si segnalano le norme  transitorie che   stabiliscono appositi  criteri per il diritto alla sospensione dello stato di disoccupazione per le persone assunte entro il 31 dicembre 2013Per approfondire: comunicato stampa regionale il testo della Delibera
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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10/02/2014 Arte e natura tra Liguria e Toscana
4 - 11 maggio 2014 1° GIORNO: SENIGALLIA MONTECATINI (315 km) – PISTOIA (16Km) Partenza da Ancona alle ore 5,00 – Falconara M. 0re 5,15 – Marzocca di Senigallia ore 5,30 – Senigallia ore 05,45.-Arrivo a Montecatini ore 10,30.- Sistemazione in Hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita guidata di Pistoia, piccolo gioiello architettonico, con Piazza del Duomo, la Cattedrale ed il Battistero. Cena e pernottamento in Hotel. 2° GIORNO: MONTECATINI-PISA (Km.54)-MONTECATINI-VINCI(20Km) Prima colazione in Hotel. Al mattino trasferimento a Pisa per la visita guidata della splendida piazza del Duomo, Patrimonio UNESCO, dove ammirare i più bei capolavori del romanico europeo: la Catttedrale, il Battistero ed il Campanile, meglio noto come Torre Pendente. Rientro in Hotel per il pranzo e nel pomeriggio trasferimento a Vinci per la visita dei Luoghi di Leonardo, con il borgo, la casa natia, la Chiesa del battesimo e l’interessantissimo Museo Leonardiano. Cena e pernottamento in Hotel. 3° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km. 47) Prima colazione in Hotel. Intera giornata dedicata alla visita di Firenze, la culla del Rinascimento. Nel corso della  visita guidata si potranno ammirare Piazza Duomo con la superba Cattedrale, il campanile di Giotto, il Battistero, Piazza della Signoria, la Galleria degli Uffizi, iol Caratteristico Ponte Vecchio, Palazzo Pitti. Pranzo in ristorante in corso di escursione e nel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 4° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km.47) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Firenze per completare la visita guidata della splendida città. Si ammireranno la Chiesa di Santa Maria Novella, le maestose Cappelle Medicee, Piazza Santa Croce con la grandiosa chiesa ove sono sepolti Michelangelo e Galileo e la Galleria dell’Accademia, ove ammirare la statua in marmo originale del David di Michelangelo. Pranzo in ristorante in corso di e4scursione enel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 5° GIORNO: LUCCA Prima colazione in Hotel e trasferimento a Lucca per la visita guidata dell’incantevole cittadina, tra le principali città d’arte d’Italia, con il suo centro storico racchiuso intatto tra le possenti mura rinascimentali. Al termine della visita, rientro in Hotel per il pranzo. Pomeriggio libero. Cena e pernottamento in hotel. 6° GIORNO: MONTECATINI-VOLTERRA (Km.80) – SAN GIMINIANO (Km.30) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Volterra, la città dell’alabastro. Visita guidata del centro storico, adagiato sulle dolci colline toscane. Proseguimento per San Gimignano e visita dell’antico Borgo Medievale, Patrimonio dell’UNESCO, famoso per le belle torri che svettano sul panorama. Pranzo in Ristornte in corso di escursione. Al termine della visita rientro a Montecatini in Hotel per la cena e il pernottamento.  7° GIORNO: MONTECATINI-SIENA (Km.120) Prima colazione in Hotel, trasferimento a Siena e visita guidata della Città del Palio. Imperdibile la passeggiata nel centro storico. Patrimonio UNESCO, con la caratteristica Piazza del Campo e il Duomo, tra i più preziosi esempi di architettura romanico-gotica. Pranzo in ristorante in corso di escursione e tempo a disposizione per lo shopping tra le botteghe tipiche del centro. Al termine, rientro in hotel. Cena e pernottamento. 8° GIORNO: LE CINQUE TERRE Prima colazione in Hotel. Trasferimento a La Sezia per un’intera giornata dedicata alla visita guidata delle Cinque Terre. Ci si trasferirà in treno sino a Riomaggiore. Breve passeggiata nel piccolo borgo e proseguimento in treno fino a Manarola (se ripristinata, si potrà percorrere l’incantevole Via Dell’Amore) da qui, proseguimento per Vernazza, borgo di origine medievale tra i più Belli d’Italia. Visita del Centro Storico, interamente ricostruito dopo la terribile alluvione e passeggiata nella bella piazzetta sul mare. Pranzo in ristorante. Rientro in treno a La Spezia e prosecuzione in Bus GT per Hotel sulla Riviera di Levante. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento. 9° GIORNO: CINQUE TERRE – PORTOVENERE – SENIGALLIA (Km.400) Prima colazione in Hotel e prosecuzione della visita guidata delle Cinque Terre. Trasferimento in treno da LaSpezia a Monterosso, Visita del borgo più grande delle Cinque Terre e da qui suggestiva navigazione in battello per ammirare Le Cinque Terre dal mare, in tutta la loro bellezza. Arrivo a Portovenere e sosta nella splendida cittadina. Rientro in Hotel pranzo ed al termine partenza per il rientro a Senigallia. LA QUOTA COMPRENDE: Intero Tour in bus GT riservato – Sistemazione in Hotel 4 Stelle a Montecatini Terme e ottimo 3 Stelle a Sarzana – Pasti come da programma – Bevande ai pasti (1/4 vino – ½ litro di acqua a pax a pasto) visite guidate ed escursioni come da programma – treno + traghetto alle Cinque Terre – Polizza Assicurativa medico – bagaglio Silver Travel di Unipol Assicurazioni Spa (copertura delle patologie preesistenti e senza limiti di età) Assicurazione R.C.T. per danni causati a terzi – Assicurazione per mancata partecipazione dovuta ad improvvisa malattia o fatto grave. Mance incluse.LA QUOTA NON COMPRENDE: Ingressi, Extra – Eventuale tassa di soggiorno Comunale – tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”Supplemento euro 20,00 al giorno per camera singolaCOSTO: EURO 800 a persona. Acconto euro 300 trecento da versare all’atto dell’iscrizione che deve avvenire entro il 15 marzo 2014.PER ISCRIZIONI ED INFORMAZIONI RIVOLGERSI AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI:071 698256 – 331 1050966 – Zezza Carlo339 2040914 – Spadini Giovanna340 3265314 – Belardinelli Quinto071 28221 – Cisl Ancona – Signora Raccosta Manuela
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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17/01/2014 Ancona, asilo occupato: gestire insieme la complessità
foto da cronacheanconetane.it La Cisl di Ancona conferma la sua posizione riguardo alla scuola occupata e all’emergenza abitativa. Quanto è accaduto in via Ragusa non può ovviamente rappresentare la soluzione strutturale del problema, tuttavia ha aperto un dibattito in città che va colto e valorizzato mettendo insieme tutti i soggetti che possono dare un contributo. Il problema va affrontato con la consapevolezza della complessità della situazione rifuggendo forzature che, fin dall’inizio, abbiamo considerato poco efficaci. In Ancona il problema di chi, a seguito della crisi, rischia di perdere la casa, è aumentato in maniera considerevole con l’aggravarsi delle vulnerabilità lavorative. Gli sfratti per morosità incolpevole sono fortemente aumentati dal 2008 (dai dati forniti dal Sicet, il Sindacato inquilini della Cisl, erano i casi di morosità nelle Marche nel 2007, a fronte dei 1200 del 2012) e vanno predisposte misure di sostegno e di accompagnamento per tali situazioni. Accanto a questo, oggi diviene sempre più pressante l’emergenza abitativa dei senza fissa dimora. E' evidente l'aumento delle  condizioni di fragilità sociale. Va considerata in particolare la situazione specifica dei rifugiati, per i quali oggi, nella crisi, i percorsi di accompagnamento predisposti in precedenza e con successo dalle nostre Istituzioni, anche con il contributo diretto della Cisl, sono fortemente compromessi. Un’emergenza nell’emergenza che va affrontata ripensando i modelli e aggiornandoli coerentemente ad una realtà mutata. Tale problema va affrontato dal Comune in risonanza con le associazioni di volontariato e il terzo settore, progettando nuovi percorsi, oltre quelli tradizionali. Insieme si possono cercare soluzioni da cui partire per allargare lo sguardo all’insieme e rimuovere le cause che hanno prodotto la più ampia emergenza sociale. Come Cisl di Ancona proponiamo: una maggiore quantità di alloggi di emergenza provvisori o centri di accoglienza per i senza-tetto; progetti innovativi e sperimentazione di modelli di co-housing e social housing che preveda anche il partenariato tra soggetti pubblici e privati per l’investimento di risorse a favore della riqualificazione urbana; specifici strumenti, articolati e mirati a sanare le situazioni di sfratto e di morosità incolpevoli dovute a sopraggiunti problemi economici o di salute, quali un apposito Fondo di Garanzia e Commissioni Territoriali Anti-Sfratto, per la gestione degli interventi; più alloggi pubblici da assegnare e gestire con criteri e requisiti più trasparenti ed equilibrati; un sostegno al mercato della locazione sostenibile, mediante la contrattazione collettiva e l’utilizzo della leva fiscale, oltre che del (F. S. A.) Fondo Sociale Affitti, che deve essere previsto nel Bilancio Comunale. Alessandro Mancinelli e Cristiana Ilari (CISL ANCONA)
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15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
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08/01/2014 Antonio Merloni, protesta davanti al Tribunale
Rinviata  al prossimo 19 febbraio l'udienza in Corte d'Appello ad Ancona sui ricorsi contro l'annullamento della vendita della J.P. Industries (ex Antonio Merloni) ottenuto dalle banche creditrici. 500 lavoratori di Marche e Umbria hanno raggiunto nella mattinata di oggi il capoluogo in auto e pullman per un sit-in di protesta contro le banche, davanti al Tribunale di Ancona, durante l’udienza.
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18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
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04/12/2013 Corsi di laurea e master per gli iscritti alla Funzione Pubblica
                                        
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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28/11/2013 Allarme declassamento per l'Aeroporto di Falconara
La Cisl delle Marche oggi ha incontrato l’Assessore regionale con delega all’aeroporto, Paola Giorgi, e il nuovo Presidente di Aerdorica, Giovanni Belluzzi, per affrontare i drammatici rischi di un eventuale declassamento del servizio di assistenza al volo dello scalo dorico. La Cisl delle Marche ha voluto fortemente questo incontro per trovare soluzioni efficaci e strutturali per di risolvere al meglio le criticità dell’Aeroporto di Falconara, per il quale nell’ottobre scorso l’Enav ha previsto la riduzione, da 24 a 16, delle ore di attività della torre di controllo, sospendendo di fatto il servizio notturno. Le conseguenze rischiano di rivelarsi gravi ed imprevedibili. Di certo sarà impossibile garantire il trasporto notturno di organi espiantati, di corrispondenza postale e di merci di qualsiasi tipo. Il rischio in prospettiva è anche quello dell’abbandono della tratta da parte delle compagnie straniere. Un vero e proprio declassamento che sarebbe evitabile con un investimento limitato – circa 200.000 € - necessario ad acquistare quella tecnologia con la quale lo scalo anconetano guadagnerebbe in efficienza. Durante l’incontro i rappresentanti della Cisl marchigiana hanno inoltre ribadito con forza la necessità di pagare le mensilità arretrate dei dipendenti di Aerodorica, il cui ultimo stipendio percepito è quello di settembre, e il ripristino del diritto dei lavoratori di vedersi versato il TFR, oggi trattenuto dalla società, in un fondo previdenziale. Tutto è rimandato al prossimo incontro, che il Presidente di Aerdorica si è impegnato di convocare entro il 10 dicembre.
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
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21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
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20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
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06/11/2013 Merloni: da Prefetto e Sindacati una speranza per i lavoratori
La proroga per altri sei mesi della cassa integrazione straordinaria per i 1.426 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria, dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, firmata martedì al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, e lo sblocco del pagamento della cigs dei 700 lavoratori della JP Industries ex Ardo sono sicuramente frutto di un impegno sinergico tra istituzioni e sindacati. Le azioni sindacali dei giorni scorsi, dalla manifestazione contro le banche, al presidio all’Inps regionale e l’incontro con il Prefetto di Ancona, hanno permesso di dare risposte concrete ai lavoratori duramente colpiti dalla crisi. «Siamo consapevoli che la proroga non risolve tutti i problemi – afferma Andrea Cocco della Fim Cisl Marche - ma da ulteriori speranze per gli sviluppi di ricollocamento e di lavoro. – prosegue Cocco - Dobbiamo dare atto che gli interventi tempestivi ed efficaci del Prefetto di Ancona sono stati determinanti per sbloccare da subito il pagamento della cigs sospesa e fissare, in tempi stretti, gli incontri con i Ministeri per le prospettive future.»   «Un ringraziamento particolare va al Prefetto di Ancona -dichiara Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche - Mettendosi in ascolto dei lavoratori è riuscito a creare le condizioni per poter dare risposte a chi è maggiormente colpito da una crisi che non accenna ad allentarsi nella nostra Regione ed in particolare nel distretto fabrianese del bianco.» Rimangono ancora aperte le questioni legate all’ accordo di programma Stato - Regioni, ancora in vigore, che non ha ancora prodotto sviluppi positivi di ricollocamento dei lavoratori dell’ Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, nonostante le proposte industriali presentate sia in Umbria che nelle Marche, si è in attesa a breve della convocazione al Mise, oltre all' avvio di percorsi per la riqualificazione dei lavoratori merloni con i fondi FEG, dopo lo screening dei centri per l’impiego della provincia di Ancona. Per i lavoratori della JP Industries ex Ardo, dopo la sentenza di annullamento del Tribunale di Ancona, il Mise dovrà verificare le prospettive future per evitare il tracollo e per dare continuità al lavoro e dare garanzia della Cigs per la riorganizzazione, legata al progetto industriale di Giovanni Porcarelli.
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30/10/2013 Istituto Professionale: luogo di innovazione
     Cisl Scuola Marche - Seminario Regionale "Istituto Professionale: luogo di innovazione"  
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23/10/2013 Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 9.00, presso il Teatro della Chiesa di Santa Maria del Mercato, via Aldo Moro 4 a Serra San Quirico Stazione si terrà il seminario “Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano, un incontro per capirne di più” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali CISL e le Rappresentanze Locali Sindacali dei pensionati  FNP CISL di Ancona, Jesi, Fabriano e Senigallia. Un approfondimento delle problematiche relative all’acqua, risorsa naturale, dal suo corretto utilizzo, alla dispersione attraverso le reti di distribuzione, il funzionamento degli impianti e  dei depuratori, la composizione delle tariffe e i problemi legati alle morosità. Ai lavori, che si concluderanno nella tarda mattinata con l’intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche, partecipano Giovanni Focanti Coordinatore Territoriale FNP CISL Ancona,  Massimo Cantiani,  Sindaco di Serra San Quirico, Ferdinando Avenali Presidente Multiservizi, Silvana Santinelli Responsabile Adiconsum Marche. Il seminario sarà presieduto da Mario Canale, Segretario Generale FNP-CISL Marche.
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14/10/2013 Bancari in sciopero il 31 ottobre
Il 31 Ottobre scioperiamo per la difesa del nostro futuro LE SEGRETERIE NAZIONALI DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UGL UILCA   
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02/10/2013 Fabriano, i lavoratori protestano contro le Banche
Giovedì 3 Ottobre i lavoratori della J.P. Industries (ex A.Merloni) si ritroveranno alle ore 9:00 presso il "parcheggione" dei giardini di Fabriano e giungeranno in corteo dinanzi la sede di Banca Toscana, Gruppo MPS. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il comportamento del pool di Banche creditrici dell'Antonio Merloni, che hanno ottenuto l'annullamento della vendita alla J.P. dal Tribunale di Ancona. «La sentenza - commentano Fiom Fim e Uilm di Ancona - rischia di mettere in ginocchio un intero territorio e di lasciare per strada 700 lavoratori, più tutto l'indotto. I lavoratori sono l'economia reale. Le Banche sono solo la speculazione finanziaria».
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