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  • Ferracuti, Cisl: chiarezza sul futuro di Aerdorica.

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Il Messaggero Ancona 26 agosto 2015, di Claudia Grandi

Destinazione delle risorse derivanti dalla ricapitalizzazione. Piani del nuovo investitore per l'Aeroporto delle Marche. Ricadute della privatizzazione sulla governance. Tre temi per tre risposte. Sono quelle che i sindacati attendono dalla Regione alla quale, nella persona dell'assessore alle Infrastrutture Anna Casini, hanno chiesto un incontro per discutere del futuro di Aerdorica dopo l'avvio del percorso che porterà entro fine anno, previo ok del Ministero, al passaggio della maggioranza azionaria ai russi di Novaport. «A inizio agosto - dice Marco Ferracuti, segretario Cisl Marche con delega ai Trasporti - le tre sigle sindacali hanno chiesto un incontro con l'assessore Casini. Siamo ancora in attesa di una risposta che confidiamo possa arrivare a settembre. Tre, in particolare, le questioni su cui chiediamo chiarezza. La prima: si è parlato di una ricapitalizzazione per 22 milioni. Di fronte ad una situazione debitoria per poco meno di 40 milioni ci interessa capire dove saranno destinate queste risorse fresche. Noi diciamo che non dovranno essere utilizzate a “pioggia”, ma si dovranno valutare le varie criticità, come i debiti Inps e per la previdenza complementare che riguardano i lavoratori di Aerdorica». Secondo punto: il piano industriale di Novaport. «Vogliamo capire - aggiunge - se il nuovo socio ha interesse ad investire solo sull'aeroporto in senso stretto o sta guardando anche alle attività turistiche e commerciali che gravitano attorno allo scalo. Penso ad esempio alle incompiute, come l'outlet e l'hotel. Si tratta di realtà collaterali molto importanti». Terzo ed ultimo tema, la governance. «Come cambierà dopo la privatizzazione? - si chiede Ferracuti - Quale sarà la nuova composizione del cda? Il presidente di Aerdorica Belluzzi ha un contratto che scade nel 2018: cosa accadrà dopo l'ingresso di Novaport?». Un'operazione che, nel suo complesso, la Cisl promuove. «I russi - conclude - saranno in grado di mettere a disposizione capitali oggi imprescindibili per il futuro di questa infrastruttura. Per noi, dunque, si tratta di un passaggio fondamentale. Ma altrettanto importante è capire i piani del nuovo socio».