«Siamo di fronte ad un aumento di contagi da covid 19 prevista e prevedibile. La direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona con una nota scritta, ha disposto in data 19 ottobre come prima soluzione il blocco delle ferie del personale infermieristico e oss. - affermano Raffaele Miscio e Laura Cesari Cisl Fp Marche Territorio di Ancona - E' impensabile ripetere il blocco delle ferie a personale già provato che durante l’ emergenza, con dedizione e sacrifici hanno garantito assistenza saltando riposi e maturato eccedenza oraria.Dopo otto mesi dall'inizio di questa emergenza sanitaria, l’azienda non ha effettuato assunzioni di personale stabili per far fronte alla seconda ondata di Covid in atto.I cosiddetti eroi, che ancora stanno aspettando la premialità Covid promessa lo scorso Maggio dalla Regione Marche, sono di nuovo in trincea contro virus, isolamento e paura.»
«Altrettanto censurabile il fatto che da Luglio non vengono effettuati screening sierologici. Il problema è che nel caso in cui un operatore risulti positivo, i colleghi continuano a lavorare e se sono positivi lo sapranno solo dopo qualche giorno rischiando, nel frattempo di averne contagiati altri. - continuano i referenti Cisl Fp Marche - Ovviamente siamo in una realtà sanitaria dove non si possono chiudere i reparti ma la probabilità di un contagio massivo tra i dipendenti senza una tracciabilità del virus è altissima.»
«Nessun confronto con il sindacato per eventuali modifiche organizzative/strutturali e nessuna riduzione di attività ordinaria e di libera professione.- denunciano Miscio e Cesari - Come Cisl Fp Marche siamo convinti che far lavorare il personale senza riposi o con straordinari obbligatori come avviene ad esempio in virologia, potrebbe avere ricadute sulla salute dei lavoratori e dei cittadini.»
«La Cisl Fp Marche è profondamente orgogliosa del lavoro svolto finora dalle lavoratrici e dai lavoratori della sanità marchigiana - concludono Raffaele Miscio e Laura Cesari Cisl Fp Marche Territorio di Ancona - e sarà sempre al loro fianco a tutela dei loro diritti e della loro salute.»