• Home/
  • Vigili del Fuoco: bene la pari dignità retributiva, ma la ripartizione delle risorse è una beffa

 

Grazie al sacrificio dei Vigili del Fuoco, alla loro volontà, all’impegno fattivo del Governo, alle azioni sindacali messe in campo, i Vigili del Fuoco hanno ottenuto un risultato storico. Finalmente, le promesse fatte negli anni dai politici di turno si sono trasformate in realtà, quando il Governo ha individuato le risorse economiche necessarie ai Vigili del Fuoco per ottenere il raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale rispetto alle altre forze dell'ordine. 

Ma siamo stati beffati, sulla ripartizione delle risorse individuate. 

Non ci sentiamo di utilizzare toni trionfalistici, come altri sindacati stanno facendo, che è bene ricordare sostengono da decenni che l’unica strada per ottenere la giusta valorizzazione era il comparto sicurezza, la 121, l’articolo 16, l’equiordinazione. 

Purtroppo, nel provvedimento adottato, relativo alla ripartizione delle risorse economiche al personale, l'amministrazione, senza contrattare nulla, senza concordare nulla, ha deciso unilateralmente la divisione delle risorse, creando a parere nostro disparità tra i Vigili del Fuoco, dove ad esempio sono stati riconosciuti circa 13 euro lordi ai Vigili con pochi anni di servizio. 

Peccato! Questo era un risultato di tutti i Vigili del Fuoco, ottenuto dalla forza e dalla consapevolezza di tutti i Vigili del Fuoco, che hanno aderito a tutte le iniziative di lotta che i sindacati hanno messo in campo, per vedere poi al momento della ripartizione economica, che a chi era sempre stato alla "finestra" è toccata la "fetta" più grande. 

Noi della Fns Cisl abbiamo sempre chiesto e lottato per ottenere le risorse necessarie al raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale. Al contrario c’era chi urlava ai quattro venti che l’unica maniera per recuperare risorse economiche fosse chiedere l’equiordinazione dei Vigili del Fuoco alle forze di polizia, o addirittura chiedere di inserire i VF all’interno della legge 121/1981, citando come mantra l’articolo 16. 

Vedere oggi, dopo che il Governo 5 Stelle e Pd ha dimostrato che le nostre tesi erano corrette, ovvero che per ottenere il giusto riconoscimento economico bastava semplicemente trovare le risorse, che le stesse sono state ripartite senza valorizzare appieno il lavoro dei Vigili del Fuoco, utilizzando parametri non pienamente rispondenti al lavoro dei Vigili del Fuoco, vedere ciò da veramente fastidio. 

Vogliamo comunque ringraziare tutti i Vigili del Fuoco che hanno ottenuto questo risultato, seppur parziale, e soprattutto, diciamo grazie al sacrificio di tutti quei Vigili del Fuoco, che con le loro azioni, con il loro servizio, hanno legato indissolubilmente il Corpo e i cittadini. 

Verifichiamo con amarezza che, nonostante il passo in avanti, si sarebbero potute ripartire in maniera più efficace le risorse economiche. Ne prendiamo atto, ma continuiamo con la nostra azione politica al fine di "aggiustare" la ripartizione delle risorse, presentando due emendamenti che sono volti a recuperare il gap pensionistico, chiedendo i 6 scatti pensionistici nonché la risoluzione del problema in particolare dei Vigili più giovani (fino ai sette anni di servizio) che sono i più penalizzati economicamente.