La giornata di domenica con il Santo Padre è stata veramente un gran dono!
Mi rendo conto di avere un gran limite quello di non riuscire a trovare termini adeguati che dimostrino ciò che realmente mi ha dato questo evento, a dir poco emozionante, dove i sentimenti eccedono il significato delle parole.
E’ stata una bellissima opportunità anche nel rapporto tra noi delegati , nello stare insieme è scaturito un costruttivo e bel confronto, indubbiamente i problemi ci accomunano fino a sfiorare l’empatia.
Difficilmente si riesce a leggere in chi ci ascolta sincera comprensione, ecco domenica nel Congresso Eucaristico Nazionale ho assaporato questo miracolo.
Un’ istituzione mondiale ecclesiastica che scende a noi nella figura del Papa, è per credenti e non un segnale veramente forte, certo che ci siamo riportati a casa le preoccupazioni che avevamo, ma da quest’incontro personalmente ho ricavato un ulteriore incoraggiamento che mi induce a perseverare nei valori in cui credo.
La grande sfida è che il meraviglioso evento continui, non si archivi tra i ricordi, bensì si maturi la consapevolezza di farsi carico concretamente dei problemi abbattendo gli sterili dibattiti , preferendo più impegno e responsabilità perché giovani e famiglie intere, stanno perdendo le speranze, sono stanchi di aspettare e dicono:” basta non vogliamo più essere presi in giro!”
Proprio per questo al tavolo dei doni riservati al Santo Padre, ne ho voluti mettere due anch’ io, i guanti da lavoro, che racchiudono tutto ciò che abbiamo; le nostre mani e la voglia di lavorare, e il cappello che mi contraddistingue come delegata sindacale, affinché coraggio e rabbia continuino ad essere basamenti resistenti a qualsiasi attacco, rivendicando e promuovendo azioni realistiche che generino l’ orgoglio dell’appartenenza.
Claudia Mattioli