Il bando per la promozione turistica delle Marche che aveva lo scopo di attivare nuove tratte aeree su Ancona é andato deserto, se si esclude la tratta per Londra operata da Easyjet.
L’esiguità delle risorse messe a disposizione e una procedura di accesso farraginosa hanno tenuto distanti le compagnie aeree interessate. Tutti gli aeroporti nazionali, e sopratutto quelli limitrofi al Sanzio, hanno avuto a disposizione un adeguato e cospicuo livello di risorse economiche: se veramente la Regione Marche intende valorizzare il territorio e sviluppare il turismo, deve necessariamente riproporre un bando in linea con quelle che sono le esigenze di mercato per l’avvio di nuove rotte aeree, altrimenti si mette a rischio la sopravvivenza dell’aeroporto, i suoi livelli occupazionali e quelli di tutto l’indotto.
«L’associazione nazionale delle compagnie aeree ha recentemente pubblicato uno studio che certifica che entro il 2037 assisteremo ad un raddoppio delle rotte aeree e ad un incremento equivalente di passeggeri e merci trasportate – sottolinea Roberto Ascani, Segretario Generale Fit Cisl Marche -. Le Marche non possono assistere passivamente allo sviluppo del trasporto aereo: è necessario investire risorse internazionalizzando l’offerta anche con voli nazionali di supporto. Dobbiamo pensare ad un aeroporto volano dell’economia regionale, vista la sempre più crescente internazionalizzazione dei mercati».