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  • CCNL MODA INDUSTRIA: VARATA L’IPOTESI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO

Il rinnovo del contratto Tessile Abbigliamento Industria è molto importante sia numericamente (circa 400.000 lavoratori in 46.000 aziende) sia merceologicamente in quanto il tessile abbigliamento risulta essere il settore di punta del comparto Moda ove l’Italia con un fatturato complessivo di 55 milioni è il primo esportatore europeo.

Oltre ad argomenti classici presenti anche in altre piattaforme del passato, questa eccelle per la presenza di due argomenti, finora assenti, che ci preme sottolineare:

  • il tentativo di contrastare il Dumping Contrattuale (ossia l’odiosa pratica di applicare da parte di alcuni aziende ai lavoratori contratti al ribasso sia economicamente che normativamente)
  • la volontà di contrastare ogni forma di violenza, soprattutto quella di genere, attraverso un avviso comune tra le parti che promuova il rispetto delle culture e delle persone, ed il recepimento e lo sviluppo nel contratto delle normative già esistenti.

Tutta la piattaforma di richiesta sindacale è strutturata in modo da rendere più competitivo il settore, con attenzione sia alle grandi aziende che alle piccole, attraverso percorsi di responsabilità sociale e politiche di intervento improntati all’innovazione, alla formazione, alla contrattazione, alla difesa della “filiera” e al rilancio del Made in Italy.

Tra le richieste sindacali, oltre ad un aumento salariale di 115€ e all’incremento dell’EGR a 450€, si pone particolare attenzione al miglioramento delle norme sugli orari di lavoro, argomento molto sensibile vista l’alta incidenza di manodopera femminile, all’arricchimento dei diritti individuali e sociali, e al rafforzamento e all’estensione del Welfare Moda in tema di previdenza e sanità integrativa, tema quest’ultimo in grande evoluzione in tutti i settori e contratti.

Il percorso sindacale prevede ora la consultazione tramite assemblee nei luoghi di lavoro da svolgersi entro il 28 Febbraio, per l’analisi del testo con lavoratrici e lavoratori, la proposta di eventuali emendamenti, e l’appuntamento finale del 3 Marzo per la votazione definitiva e l’invio del testo alle associazioni datoriali.