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  • Chiaravalle: a chi interessa far morire un ospedale di comunità?

All’ospedale di Chiaravalle non si fa più nemmeno la manutenzione strutturale basilare. Da giorni non funziona la sbarra per l’accesso alla struttura che si trova nella parte retrostante dello stabile, verso la camera mortuaria, e si assiste all’ingresso libero di auto non autorizzate nel senso di marcia contrario.

Comunicare il disservizio sembra servire a nulla, infatti a niente sono servite anche le precedenti comunicazioni circa i tanti problemi del nosocomio: i bagni rotti della RSA, le indecenti condizioni di alcuni locali della radiologia, la situazione del manto stradale attorno all’ospedale, lo stato di alcune porte di sicurezza. Una situazione di abbandono che si riversa sulla struttura sanitaria , ma che si accompagna anche ad una continua tensione sul mantenimento quali/quantitativo di alcuni servizi importanti  quali ad esempio il Punto di Assistenza Territoriale e la Radiologia.

A chi serve tutto ciò?

Di certo non serve ai cittadini di Chiaravalle e dei comuni vicini che vedono compromessa la funzionalità di una struttura di prossimità con il rischio di dover andare ad ingolfare gli ospedali di Jesi e di Ancona anche quando non è necessario.

Di certo non favorisce l’organizzazione degli ospedali vicini che, già in difficoltà, si trovano a gestire codici bianchi e prestazioni diagnostiche di bassa complessità che possono tranquillamente essere affrontati a Chiaravalle

Di certo non si agevola l’integrazione socio sanitaria depotenziando uno dei contenitori sanitari più importanti del Distretto.

Forse c’è un progetto di smantellamento che  viene incontro anche alle esigenze di sostenibilità economica del sistema sanitario delle Marche? Si dica chiaro! Nella bozza di piano socio sanitario in gestazione non una parola viene detta sugli ospedali di comunità dopo che, pochi mesi fa, la Regione stessa ne aveva decantato l’importanza ed elencato le funzioni.  Se si vuole far cassa smettendo di investire sull’ospedale di Chiaravalle va detto chiaramente ai cittadini. La CISL non ci starà!