Dalla enorme portata dei cambiamenti in atto e dalla necessità di “operare una rottura di schema interpretativo, decisionale ed operativo” è partita la riflessione con la quale il Segretario Regionale dalla FIT Cisl Marche Roberto Ascani ha aperto la sua relazione ed i lavori congressuali della categoria. Alla presenza di 99 delegati, tra cui moltissimi giovani come più volte sottolineato nei tanti interventi che hanno animato il dibattito, si è svolto il 10° Congresso Regionale dei lavoratori dei trasporti, dell’ambiente e dei servizi che ha rappresentato un momento alto di analisi e di riflessione delle problematiche che attraversano questi settori. Il Congresso si è aperto con l’intervento del responsabile Iscos delle Marche che ha presentato un video, seguito con grande attenzione dai delegati presenti, sui progetti che stanno vedendo l’istituto di cooperazione internazionale protagonista in Marocco, Tanzania ed Albania: un viaggio che ha mostrato come l’Iscos e la Cisl riescano concretamente ad essere al fianco di chi quotidianamente cerca riscatto da una condizione di esclusione e si mette con coraggio sulla impervia strada dell’emancipazione e della conquista di dignità. Subito dopo Roberto Ascani ha svolto la relazione introduttiva, partendo dall’analisi delle motivazioni originarie della crisi e delle ricadute che questa sta avendo nei settori organizzati dalla categoria, ricadute rese ancora più pesanti dall’ “ inadeguatezza dei governi che si sono succeduti in questi anni” e dalla totale “assenza di una politica industriale selettiva” sia nazionale che regionale. Forte il richiamo nella relazione alla necessità di “ conciliare la creazione di valore economico e la sostenibilità del lavoro, la tutela ambientale e l’eliminazione dei rischi per la salute” e di “ creare un nuovo modello di sviluppo finalizzato ad aumentare non i volumi in quanto tali, ma a migliorare la qualità della vita”. Temi e modelli di sviluppo sui quali la FIT ha investito e si è sperimentata in questi anni e a partire dai quali Ascani ha costruito il programma del “lavoro da fare”, la “piattaforma” che vedrà impegnata la categoria nel prossimo futuro: la certificazione del prolungamento del corridoio TEN-T Baltico Adriatico il potenziamento e l’ammodernamento dalla A 14 il collegamento del porto di Ancona alla grande viabilità ed alla stazione ferroviaria con il recupero dell’ ex scalo Marotti l’intervento relativo al “nodo di Falconara” l’elettrificazione della Ascoli – Porto d’Ascoli l’ammodernamento dell’ Aeroporto di Falconara Interventi che stanno dentro i tre grandi obiettivi che si perseguono: potenziare il trasporto pubblico locale tradizionale, razionalizzare la logistica urbana, industrializzare il trasporto merci. Nella parte conclusiva della sua relazione Ascani ha sottolineato l’importanza della scelta di riorganizzazione operata dalla CISL delle Marche che ridefinisce un modello organizzativo teso a razionalizzare risorse umane e finanziarie rafforzando i presidi nei territori e nelle aziende. Su questi temi si è sviluppato il dibattito al quale hanno dato il loro contributo i delegati condividendo temi e contenuti della relazione, ponendo analisi e proposte sulle problematiche dei singoli settori. Un dibattito arricchito dal saluto non formale del Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha tenuto a sottolineare come anche il congresso della FIT si confermi “come grande momento di partecipazione e di radicamento della Cisl delle Marche nei luoghi di lavoro”. La chiusura del dibattito è stata affidata alle conclusioni del Segretario Nazionale Giovanni Luciano, che con lucidità e passione ha espresso grande preoccupazione per lo “scenario di ingovernabilità” che si profila per il nostro Paese che ha invece bisogno di “ riforme vere e strutturali per il lavoro” e di investimenti perché “ c’è lavoro se c’è qualcuno che investe”. Luciano ha poi sottolineato con forza come ci sia bisogno di un “ piano nazionale per l’ energia, uno per i trasporti e un piano per i rifiuti” e di una “visione generale”che superi gli eccessi del “regime di legislazione concorrente in cui tutti legiferano senza mettersi d’accordo”. Il congresso si è concluso con la elezione del gruppo dirigente regionale che vede confermato Roberto Asscani come Segretario Generale della FIT Cisl Marche.