«In questi giorni sono pervenute all'associazione consumatori, Adiconsum Marche, diverse segnalazioni di episodi che denunciano una crescente confusione rispetto all'applicazione dei decreti promulgati dal Governo per far fronte all'emergenza Covid. - afferma Francesco Varagona, Presidente Adiconsum Marche - Si tratta per lo più di richieste, da parte di pezzi del sistema bancario, che appaiono contrastare con l'esigenza di semplificare e alleggerire gli oneri a carico di consumatori e famiglie.»
«Una pratica abbastanza diffusa e ingiustificata è la richiesta da parte degli istituti di credito di accensione di servizi accessori in occasione dell’anticipo della cassa integrazione guadagni - continua Varagona - così come l’applicazione disomogenea dello strumento di sospensione dei mutui che vede alcuni istituti opporre difficoltà proponendo soluzioni alternative non sempre convenienti per i clienti.»
«Consideriamo non rispondente allo spirito della norma - precisa il Presidente di Adiconsum Marche - la pretesa di rientro da contratti di credito personali in occasione delle richieste di liquidità garantite dallo Stato per imprenditori individuali e micro imprese che per loro natura vedono la separazione della gestione personale rispetto a quella aziendale particolarmente flebile.»
Queste situazioni «che consideriamo non rispondenti allo spirito solidaristico dei decreti, oltre ad impattare sulla situazione già difficile di famiglie, lavoratori e imprese, coinvolgono anche i dipendenti degli istituti che, loro malgrado, si trovano a far fronte a tensioni ingenerate dalla crescente confusione. - conclude Francesco Varagona - Per questo come Adiconsum Marche chiediamo alla Regione Marche di attivare un tavolo di confronto, con tutti i soggetti interessati, per monitorare l'applicazione pratica, sul territorio regionale, dei decreti promulgati dal Governo consapevoli che, in un momento di tale gravità, solo la condivisione degli obiettivi di rilancio possa contribuire al contenimento dei danni che, inevitabilmente la vicenda Covid provocherà nel tessuto economico marchigiano.»