La Fp Cisl Marche denuncia le gravi carenze del decreto sisma approvato alla Camera che non fornisce adeguate risposte alle legittime istanze dei territori colpiti e dei professionisti precari, tecnici ed amministrativi, coinvolti nei processi di ricostruzione. Si tratta di circa 200 unità lavorative con contratti in scadenza nei prossimi mesi .
«Sin ora non si sono prese delle posizioni concrete riguardo a percorsi chiari di stabilizzazione. Sostanzialmente si è, di anno in anno prevista, la copertura finanziaria corrispondente alla proroga dello stato di emergenza, ma non si è mai parlato di deroghe speciali per il personale. - sostengono Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche e Alessandro Moretti, Responsabile Cisl Fp Macerata - Pertanto per chi quest'anno supererà i 3 anni, non ci sono altre misure che quelle già previste dalla legislazione ordinaria, rischiando di perdere preziose competenze e professionalità addirittura prima del dicembre 2021, data ,presunta, aspettando la conversione in legge del decreto, della proroga dello stato emergenziale.»
«Nel testo governativo ci sono misure che prevedono percorsi di stabilizzazione di tali figure nell'ambito del contesto degli enti locali dove lavorano(per esempio a seguito di pensionamenti) . Questo fa si che il personale impiegato nei vari enti inizi a cercare in autonomia percorsi di stabilità, con la conseguenza che si rischia di lasciar "sguarniti" sistematicamente gli enti , non garantendo la dovuta continuità alle istruttorie dei procedimenti. - continuano - Stante poi purtroppo l'elevato rischio sismico in molte regioni come le Marche il Governo dovrebbe pensare di istituire strutturalmente uffici appositi regionali utilizzati a lavorare concentrandosi su questo tema, creando protocolli comuni per la gestione degli eventi calamitosi. - concludono Talevi e Moretti - Come Cisl Fp Marche scriveremo a tutti i parlamentari marchigiani per chiedere, in sede istituzionale, l'accoglimento delle legittime istanze dei lavoratori nell'interesse dei territori colpiti dal sisma , e della necessità di garantire una buona e corretta ricostruzione.»