E' emergenza abitativa nella Regione Marche. Lo sostengono Cgil, Cisl, Uil Marche, insieme ai Sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat e Unione inquilini.
La crisi e le manovre di rigore approvate negli ultimi anni dal Governo hanno colpito soprattutto i redditi bassi da lavoro e pensione. La mancanza di politiche di crescita sostenibile e di coesione sociale ha fatto il resto, aggravando una preesistente situazione che era già difficile.
Lo dimostrano alcuni dati forniti dai Sindacati in un comunicato unitario. L’Italia è il paese europeo con il più alto indice di proprietà dell’abitazione occupata (81% circa). Quello che può sembrare un sintomo di benessere evidenzia al contrario l’anomalia del nostro mercato dell’affitto. Ed in questa anomalia le Marche presentano una situazione ancora più squilibrata con solo poco più di centomila famiglie in locazione, il 15,9% del totale.
Altissime nella nostra Regione sono le richieste di accesso alla "casa popolare" presentate tra il 2008 e il 2011 (5.798) e al Fondo sociale per gli affitti (10.278). Numeri dai quali si evince che una famiglia su nove, fra quanti stanno in affitto, non è più in condizioni di garantirsi un tetto sopra la testa. Drammatico anche il dato dei 1.202 provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità emessi nelle Marche durante il 2012, su 1.252 provvedimenti complessivi.
Il sindacato chiede che le risorse disponibili a livello regionale siano destinate a sostenere la locazione e ad evitare l’aggravarsi del fenomeno degli sfratti per morosità incolpevole derivante dalla perdita del lavoro. A tal fine vanno utilizzate tutte le risorse messe a bilancio dalla Regione nel 2013, a partire dai 1,3 milioni di euro previsti dal Piano Operativo Annuale del 2013 e dai 2 milioni di euro previsti per il Fondo di garanzia per la locazione e l’accesso alla prima casa.