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  • Emergenza casa a Fano: le proposte della Cisl di Fano

 

 

Intervento di  Giovanni Giovanelli, Responsabile Ast Cisl Fano su emergenza casa: " Sembra impossibile eppure anche a Fano ci sono persone costrette a vivere non per loro scelta in roulotte e in situazioni abitative non dignitose e rispettose della persona umana.  La notizia comparsa in un quotidiano locale deve aprire immediatamente una seria riflessione sulle politiche abitative ed inclusive attuate nel nostro comune.  Quattro anni fa all’insediamento della precedente giunta era stato attivato un tavolo ( tavolo per l’inclusione sociale ) al quale partecipavano soggetti pubblici le associazioni datoriali il terzo settore e la  Caritas  per definire un programma di lavoro e azioni  per favorire l’inclusione sociale si avviarono anche  tre sottogruppi e  uno si doveva occupare delle politiche abitative. In questi anni  quei gruppi di lavoro non sono stati più convocato e ci si è confrontato poco sulle POLITCHE DELLA CASA , su percorsi per accompagnare  le persone in situazione di disagio socio economico nella ricerca del lavoro, e di contrasto alla povertà in tutte el sue forme.  Oggi l’urgenza abitativa correlata alla mancanza di lavoro  come dimostrano i recenti fatti  è rimasta.    Anche presso  il servizio casa della CISL si rivolgono persone ( famiglie e nuclei monoparentali e giovani lavoratori ) che vivono in situazione di disagio abitativo molto elevato. Se questo dato si associa al numero di sfratti per morosità (2016 75 2017 54)  in diminuzione ma pur sempre significativo ed elevato, alle domande per le case popolari ( più di 400 nel 2018), alla difficoltà di molti che pure in possesso di un contratto di lavoro sono impossibilitati a  stipulare di un contratto d’affitto,  si capisce la priorità di avviare immediatamente politiche abitative.

La Cisl di Fano  propone:

  • l’avvio di uno sportello di segretario sociale  che metta in rete tutti gli attori del territorio che si impegnano  nel sociale e nel welfare con particolare attenzione  alla Casa e alle politiche abitative;
  • una ricognizione sulle case di proprietà comunale e degli enti pubblici ad oggi dismesse e magari non occupate al fine  di creare come fatto in altre città ( Bologna) appartamenti per rispondere alle emergenze abitative;
  • attuare politiche di riqualificazione delle case di proprietà comunale spesso frutto di donazioni di cittadini fanesi che  invece di essere vendute  diventerebbero patrimonio della comunità e offrirebbero  una prima seppur parziale risposta;
  • prevedere sin dal prossimo bilancio comunale risorse  specifiche per incrementare  il fondo per il pagamento degli affitti e  per dotare il comune di Fano di appartamenti ( magari ottenuti dalla riqualificazione di vecchi edifici) da mettere a  disposizione per famiglie  mono reddito nuclei monoparentali ;
  • verificare in accordo con Erap se attualmente tutte le persone che alloggiano in appartamenti  (Erap) hanno ancorai requisiti e rispettano la normativa vigente in termini di aggiudicazione degli stessi;
  • sostenere il progetto Casa accessibile promosso da Caritas che sostiene  le  famiglie sfrattata  nella ricerca di una casa.»