«Lo sciopero non è un reato, è un diritto sancito in Costituzione». Lo ribadiscono Flaei Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil in una nota indirizzata a Enel Distribuzione e ai lavoratori del servizio elettrico.
Le tre sigle sottolineano come nel settore elettrico, in particolare nella Regione Marche, sia stato violato da Enel l’accordo sindacale del 18 febbraio 2013 sull'esercizio del diritto di sciopero nel settore elettrico, chiedendo, lo scorso 17 settembre, a personale reperibile di effettuare una riparazione definitiva in una dorsale per non incorrere in ulteriori guasti “potenziali” se avesse ceduto la linea rialimentante.
Flaei Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil ricordano le “regole di ingaggio” del personale reperibile che vuole aderire allo sciopero:
1) eliminare situazioni di pericolo a persone e/o cose;
2) assicurare la continuità del servizio;
In una lettera all'azienda, i sindacati di settore specificano che il tronco guasto fosse già stato messo in sicurezza e non fossero presenti clienti disalimentati, pertanto le motivazioni addotte da Enel – potenziale guasto della linea rialimentante causa maltempo - non siano da ritenere sostenibili.
Infatti l'art 2.2, comma 2 parte b) dell’accordo sindacale recita che "i lavoratori reperibili interverranno anche in caso di anomalie di particolare rilevanza che richiedano un tempestivo intervento". Il significato di "particolare rilevanza" viene chiarito nella nota specificando che "ci si riferisce tipicamente alle seguenti anomalie: eventi sulla rete di trasmissione nazionale; eventi su cabine primarie (CP), quali fuori servizio di sbarre CP; eventi sulle linee MT principali, quali doppio guasto su rete MT (si verifica quando un numero elevato di clienti già rialimentato a seguito di guasto rischia di restare senza energia elettrica al verificarsi di un nuovo guasto)”.
«L’interpretazione corretta di questo principio va circoscritta a quando intervenire e non sull’obbligo di riparare in maniera definitiva l’impianto se lo stesso è in condizioni di sicurezza e tutti i clienti sono rialimentati - continuano Flaei, Filctem e Uiltec -. Quindi il reperibile che aderisce allo sciopero si adopera assicurandosi che non ci siano clienti disalimentati, e che non ci siano situazioni di pericolo a cose e/o persone dopodiché termina la sua attività "obbligatoria"».
Rivolgendosi ai lavoratori, le tre siglie invitano, nel caso in cui qualche referente aziendale sostenga che il guasto va comunque riparato, ad esigere una comunicazione per iscritto della necessità dell’intervento richiesto e a inoltrarla alle Segreterie Regionali dopo aver effettuato il lavoro. Flaei, Filctem e Uiltec considereranno tali comunicazioni come una violazione dell'accordo e procederanno a chiedere l'intervento della commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
«Confidiamo - concludono i sindacati - nella fattiva collaborazione di tutti al fine di sostenere concretamente l’importante momento di lotta».