Le RSU degli stabilimenti del gruppo Fedrigoni di Fabriano, Rocchetta, Pioraco e Castelraimondo, unitamente alle strutture territoriali, confederali e di categoria di Uil, Cgil e Cisl esprimono forte preoccupazione per la situazione degli stabilimenti marchigiani. In merito alle ultime vicende, così come riportato dagli organi di stampa e relative all’”Area Valori”, ad oggi i lavoratori hanno garanzie di lavoro solamente fino al 31 dicembre 2019. Stessa incertezza che persiste nell’area maceratese sul futuro industriale dei due stabilimenti ad oggi ancora in attesa di definizione.
A seguito delle assemblee tenutesi negli stabilimenti di Fabriano nelle giornate del 28 giugno e 1 luglio 2019, è scaturita con forza da parte di tutti i lavoratori la volontà di ottenere delle risposte chiare sul futuro occupazionale; l’azienda ha finalmente convocato un incontro per il giorno 24 luglio 2019 a Verona, nel quale chiederemo con forza di avere un quadro d’insieme del futuro produttivo in attesa della presentazione a breve termine del piano industriale.
Si ricorda che la Fedrigoni è stata acquistata dal gruppo finanziario Bain Capital da oltre un anno, ma che ad oggi non ha mai esplicitato alle Organizzazioni Sindacali le intenzioni produttive relative ai vari siti.
I problemi non riguardano solamente il settore “area valori“ dello stabilimento di Fabriano ma anche gli altri siti produttivi marchigiani a partire dal non utilizzo di macchinari acquistati e non messi in funzione nello stabilimento di Pioraco, lo spostamento di personale da uno stabilimento all’altro senza trascurare il mancato rinnovo di circa 40 lavoratori a tempo determinato scaduti nei giorni scorsi.
Quanto sopra rischia di trasformarsi in una bomba ad orologeria in un territorio devastato a seguito della crisi economica industriale e dal terremoto del 2016.
Le rappresentanze sindacali si presenteranno all’incontro del 24 luglio 2019 chiedendo la presentazione del Piano Industriale di Gruppo, ormai non più rinviabile e che tenga conto:
• Di una attenta ed approfondita valutazione sul futuro della produzione carte valori;
• Di investimenti e garanzie occupazionali per tutti gli stabilimenti marchigiani;