Bilancio positivo per il XVI congresso territoriale della FNP-Cisl di Ancona. Numerosa la partecipazione: 101 delegati presenti, per 25000 iscritti, per rinnovare i componenti del direttivo. All'interno del congresso anche una tavola rotonda dedicata al protagonismo degli anziani nelle comunità locali.
Confermato Gilberto Bora alla guida della FNP-Cisl di Ancona. Due giorni di lavori (4 e 5 febbraio ndr) per il XVI congresso territoriale della FNP-Cisl anconetana: 101 i delegati presenti in rappresentanza dei 25.000 iscritti al sindacato dei pensionati, che ieri (5 febbraio ndr) hanno riconfermato alla guida della categoria Gilberto Bora, mentre hanno rinnovato per circa il 40% la composizione del direttivo. Pensionati che risultano essere sempre di più una risorsa attiva a disposizione della collettività, capaci di trasmettere valori, ma anche di condividere l' esperienze professionali accumulate negli anni. Una vera e propria svolta culturale sta avvenendo all'interno del “mondo anziani” ben fotografata dalla FNP-Cisl grazie alla tavola rotonda “Il protagonismo degli anziani nelle comunità locali”, che ha preceduto il congresso territoriale, a cui hanno partecipato tra gli altri: Antonio Uda, segretario nazionale FNP-Csil, Gilberto Bora, segretario generale FNP-Cisl Ancona, Paolo Santini, segretario generale UST-Cisl Ancona, Antonio Aprile, direttore generale Inrca, Giuseppe Acocella, docente di etica sociale all'Università di Napoli e Bruna Aguzzi, assessore politiche sociali Comune di Jesi. Un dibattito incentrato sul ruolo che possono svolgere oggi gli anziani nelle comunità locali: “Sono un grande valore aggiunto e una ricchezza condivisa per la nostra società, che ha il dovere di difendere, valorizzare e promuovere il loro ruolo, infatti è fondamentale che ognuno viva dignitosamente a qualsiasi età.” Ha osserva Gilberto Bora, aggiungendo “Gli anziani infatti rappresentano il 20% della popolazione nazionale, inoltre proprio Ancona risulta essere la città più longeva d'Italia”. Anche il segretario Paolo Santini, ha sottolineato la fondamentale centralità degli anziani, soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando “L'anziano non è colui che trascorre le ore seduto in panchina, vecchio stereotipo duro a morire, o colui che è solo un sostitutivo dei figli accudendo ai nipoti. Oggi l'anziano è attivo nelle dinamiche sociali ed è ancora in grado di portare un grande contributo economico alla nostra società”. Nelle conclusioni, Antonio Uda ha auspicato ad un protagonismo sano del mondo della terza età: “Gli anziani veicolano due diversi tipi di saperi che rappresentano e esprimono un sapere etico e uno di competenze lavorative, inoltre sono a disposizione di tutta la collettività. E' questo il protagonismo da promuovere e incentivare”. Ancona, 6 febbraio 2009