La sanità marchigiana rischia di veder aggravarsi la crisi del personale. Le graduatorie per l'assunzione di infermieri e oss sono in scadenza: in quella degli infermieri, per ora valida fino al 5 marzo, sono rimasti 1.700 professionisti idonei. Ieri l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, assieme ai vertici delle sette aziende sanitarie, ha incontrato i sindacati - che lunedì prossimo manifesteranno davanti alla regione - impegnandosi a chiedere l'inserimento nel decreto Milleproroghe di un prolungamento della validità del concorso. Nell'incontro la Regione si è inoltre impegnata ad attivare un tavolo tecnico sulla stabilizzazione o proroga dei precari: i sindacati nel contano ottocento, in gran parte assunti per il Covid, per molti dei quali i contratti scadranno di qui al 30 aprile. Oggi - spiega il segretario della Cisl Funzione Pubblica Luca Talevi - anche se l'impatto della pandemia si è ridimensionato, questo personale è necessario per gestire le esigenze ordinarie delle strutture sanitarie. L'ospedale regionale di Torrette e l'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli sono gli ambiti in cui l'incidenza del precariato è più alta, ma il problema è diffuso su tutte le strutture marchigiane. La riforma della sanità regionale - dice Talevi - non ha ancora avuto un impatto.