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  • I sindacati dei pensionati marchigiani vogliono delle risposte

P1030252Più di 150 pensionati, componenti dei Consigli generali dei sindacati dei pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e UIlp Uil, si sono riuniti oggi al Conero Break d Ancona in preparazione della giornata di mobilitazione nazionale organizzata dalle Segreterie nazionali per il 5 novembre prossimo.

I sindacati dei pensionati regionali protestano contro una manovra, quella contenuta nel ddl di stabilità 2015, che reputano sbagliata e insufficiente, sia dal punto di vista del lavoro che del welfare. Provvedimenti che incidono pesantemente sui diritti dei cittadini lavoratori e pensionati e sulle possibilità del sindacato di poter continuare a svolgere un ruolo fondamentale di operatore sociale che tutela ed assiste le persone più deboli.

In apertura dei lavori è stata espressa solidarietà a Gianni Venturi, ex Segretario regionale della Cgil Marche, rimasto vittima, insieme ad altri operai, degli scontri di mercoledì scorso a Roma.

I pensionati italiani sono allo stremo – ha sostenuto il Segretario regionale della Fnp Marche Dino Ottaviani nel suo intervento introduttivo – e non possono più essere considerati come un bancomat cui attingere in caso di difficoltà. Molti di loro sono vicini al confine con la povertà e la marginalità. Siamo stanchi di essere provocati e vessati. Se venisse meno la nostra capacità di sostenere figli e nipoti verrebbe meno anche la coesione sociale delle nostre comunità.

«Non facciamo richieste corporative – prosegue Ottaviani – ma abbiamo a cuore il futuro del paese, che deve dare una speranza ai nostri figli e nipoti. Per questo, nella nostra piattaforma unitaria, chiediamo che vengano introdotti meccanismi di solidarietà per garantire pensioni dignitose ai nostri giovani».

Secondo Fabrizio Valentini, Direttore del Patronato Inas Marche « è gravissimo il taglio al Fondo patronati, finanziato dai lavoratori e utilizzato per erogare servizi gratuiti ai cittadini per conto dello Stato. Una vera e propria approvazione indebita, segno di un attacco durissimo al sindacato e al suo sistema dei servizi».

In un momento storico in cui le forze sociali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati vengono viste come un potenziale ostacolo allo sviluppo, Spi Fnp e UIlp hanno rimarcata la necessità di continuare a lavorare insieme, sostenendo ogni sforzo necessario affinché si riapra il dialogo sociale, che come sostiene anche l’UE è un tassello importante per riattivare i processi di sviluppo, anche economico.

Negli ultimi decenni il sindacato confederale e dei pensionati hanno dimostrato grande responsabilità – ha concluso il Segretario nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedrelli – mentre la politica, dall’altro verso, ha cominciato a pensare di fare a meno dell’apporto delle forze sociali, a volte anche dileggiandole, ed ora tentando chiaramente di indebolirle.

L'appuntamento diventa ora quello del 5 novembre, quando i pensionati di Spi Fnp e UIlp Marche manifesteranno all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Analoghe e concomitanti manifestazioni sono previste a Milano (Teatro nuovo) e a Palermo (Teatro Politeama). Perché i pensionati italiani non stanno sereni, sono stanchi delle promesse e ora vogliono risposte. 

LA PIATTAFORMA DEI SINDACATI DEI PENSIONATI

L'INTERVENTO INTRODUTTIVO