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  • Inas Cisl in campo per dire basta alle morti bianche in vista della giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro

 

 

Per ricordare che dietro le statistiche ci sono lavoratori morti - nella giornata del 27 aprile, in vista della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro di domani 28 aprile - l’Inas, patronato della Cisl, ha ospitato nelle proprie sedi, attività di sensibilizzazione per informare le persone sui diritti e le tutele previsti in questo ambito.

 Nel 2017 sono 1.029  le  vittime nel nostro Paese, vite e famiglie spezzate dagli incidenti sul lavoro, nelle Marche si sono registrati  complessivamente 33 morti  di cui 15 in provincia di Pesaro Urbino, 9 in provincia di Ancona, 4 in provincia di Ascoli Piceno, 4 in provincia di Macerata e 1 in provincia di Fermo.

E’ importante ricordare  l’obbligo del rispetto di tutte le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, l’utilizzo sempre dei dispositivi di protezione individuale cosidetti DPI, la prudenza nei lavori e nelle mansioni più pericolose ed esposte a rischio.

Il lavoro è un diritto tutelato, è lo strumento che dà dignità alla persona e produce il reddito di sostentamento delle famiglie, oltre che delle imprese, ma non è accettabile che in nome del profitto, nel 2018, si muore ancora di lavoro e sul posto di lavoro.

«Il Patronato Inas è impegnato quotidianamente con i propri operatori, nella tutela delle persone che hanno subito infortuni sul lavoro e malattie professionali nei confronti dell’Inail -  afferma il  Direttore Regionale Fabrizio Valentini  - e con la Cisl, anche a supporto dei tanti delegati sindacali che nei luoghi di lavoro sono impegnati sul fronte della sicurezza, per combattere la piaga delle morti sul lavoro e in generale degli infortuni e delle malattie professionali e per la diffusione della cultura della sicurezza

 

 

                                                 

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