“Una manovra che cambia ma non migliora, anzi sempre di più si rivela minacciosa per le persone che rappresentiamo. La Cisl è perfettamente consapevole che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di colpire continuamente i lavoratori dipendenti e i pensionati”.
Con queste parole Alfonso Cifani, Segretario Generale della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, a capo della delegazione della Cisl che ha visto la presenza dei responsabili dei diversi settori dai metalmeccanici ai chimici e calzaturieri, dalla scuola ai pensionati e agli edili, ha rappresentato al Prefetto di Ascoli Piceno il dissenso nei confronti della manovra finanziaria che il Governo si accinge a varare.
“Ho apprezzato molto – continua Cifani – la sollecitudine che ha dimostrato il Prefetto di Ascoli Piceno nel convocare l’incontro e la profonda disponibilità all’ascolto. Un segno importante che qualifica il ruolo delle istituzioni, in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese.
Le ultime modifiche della manovra relative alle pensioni di anzianità con penalizzazioni per chi ha riscattato con propri soldi la laurea o chi ha svolto il servizio militare non possono essere accettate ed il Governo ed il Parlamento debbono assolutamente togliere questi provvedimenti. Ancora una volta il Governo ha evitato di intervenire sui grandi patrimoni e sugli altissimi redditi e si accinge a far cassa sulle pensioni.
Tutto ciò è in forte contrasto con il senso di responsabilità ed equità chiesto a gran voce dal Presidente della Repubblica Napolitano.
La Cisl chiede il cambiamento della manovra e soprattutto che essa vada nella direzione giusta: dare una risposta concreta ai bisogni delle persone. Se sono necessari sacrifici devono essere equamente distribuiti, a partire da quelli che hanno di più e in una prospettiva di sviluppo e rilancio del paese.
Come ha affermato Raffaele Bonanni “Siamo perfettamente consapevoli che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di risparmiare quelli che guadagnano di più e colpire i lavoratori dipendenti, peraltro con una soluzione sgradevole, non prevista e comunicataci all'ultimo momento. Il Governo deve ripensarci e la Cisl farà di tutto per farglielo capire"
Per difendere gli interessi delle persone che rappresentiamo e per far sentire la nostra voce il primo settembre parteciperemo al sit-in davanti al Senato della Repubblica e a livello locale il cinque settembre incontreremo il Prefetto di Fermo.
Ascoli Piceno, lì 31.08.2011
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