Il 12 marzo, le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil e le rispettive categorie dei pensionati Fnp e Spi hanno incontrato i coordinatori degli ambiti territoriali sociali della Provincia di Pesaro – Urbino. Un incontro fruttuoso, nel quale i sindacati hanno posto le questioni a loro più care sul welfare, anche alla luce della crisi economica ed occupazionale che attanaglia il territorio e della nuova legge regionale sul sistema integrato di servizi sociali a tutela della persona e della famiglia. Tra le tante questioni sottolineate il tema della gestione associata dei servizi sociali in vista anche delle Dimensioni Territoriali Ottimali che la Regione Marche ha individuato e dal fatto che una gestione associata permetterebbe di estendere i servizi e recuperare risorse da reinvestire. In alcuni ambiti vi sono già esperienze di unioni e convenzioni tra comuni, come negli ambiti di Pesaro e di Urbino, altri stanno lavorando, non senza difficoltà per raggiungere una gestione associata. Altro tema contingente, oltre a quello delicato degli appalti, del lavoro e dei servizi socio – sanitari, il tema del nuovo isee in vigore dal 1° gennaio 2015 e la conseguente necessità di gestire questa fase delicata di transizione. L’obiettivo è arrivare ad un isee d’ambito per i servizi che permetterebbe di avere una compartecipazione omogenea tra gli utenti dei diversi comuni e applicato possibilmente in maniera lineare, data anche l’esperienza positiva nei servizi educativi di Pesaro, in modo da arrivare a tariffe sempre più eque rispetto alla condizione economica delle famiglie. I coordinatori, data anche la complessità del tema, si sono resi disponibili a lavorare insieme. Inevitabile la rivisitazione dei regolamenti dei servizi. I vari temi sono stati però permeati dalla preoccupazione dei coordinatori dai tagli annunciati al bilancio regionale che ricadono inevitabilmente anche sui trasferimenti ai servizi sociali, oltre ai tagli dettati ai comuni dalla Legge di stabilità 2015. Legata, infatti, al tema dell’incertezza dei fondi la difficoltà a definire il Piano sociale triennale di Ambito e la difficoltà di erogare servizi senza avere la sicurezza delle risorse, in special modo per i servizi continuativi. La riunione si è conclusa con la disponibilità a calendarizzare una serie di appuntamenti con gli ambiti territoriali per trattare e approfondire temi specifici e per affrontare le questioni più delicate.