Anche i pensionati scendono in piazza contro il caro vita e la crisi. I sindacati si rivolgono alle istituzioni, con un presidio di protesta, per segnalare il livello da allarme generale raggiunto. Tutti davanti alla Prefettura (così come accadrà in altre città) sotto le insegne di Spí Cgíl, Fnp Cisl e Uilp, dalle 10.30 alle 12 di domani, per far sentire il grido di tutti gli anziani che non ce la fanno più. «I pensionati -dice Grazioli- stanno pagando un prezzo altissimo a causa della crisi e per questo vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni. Anche l'Imu sta colpendo gli anziani che magari hanno case grandi, ma che vivono solo di pensione e non possono avere gli sgravi per i figli. E i tagli determinano aumenti delle tariffe e dei servizi sanitari. Per questo chiediamo al governo un forte impegno per recuperare l'evasione fiscale, che secondo noi ammonta a 250 miliardi di euro, detassando i redditi dei lavoratori e dei pensionati. Anche gli accordi che abbiamo fatto con i Comuni -continua- per il recupero dell' evasione sono un bel segnale. Dopo il presidio, incontreremo anche alcuni sindaci. Siamo preoccupati. Le pensioni sono ferme dal '92". "Non può essere più tollerato - conclude Vincenzo De Angelis della Fnp Cisl - che c'è chi prende più di mille euro al giorno".