Sabato 24 ottobre hanno sfilato in 500, per le strade del centro di Ancona, al corteo organizzato da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal nell'ambito della mobilitazione nazionale “L'unione fa la scuola”, indetta dalle sigle sindacali di categoria per richiamare l'attenzione del Governo e dell'opinione pubblica sulla necessità di un nuovo contratto nazionale di lavoro che garantisca la valorizzazione della professionalità dei docenti e sulle tante criticità della Legge 107/2015 (la cosiddetta Buona Scuola), che chiediamo di cambiare negli aspetti che riteniamo sbagliati e incostituzionali.
La manifestazione,in contemporanea con quelle di altre 18 città italiane, è partita con un flash mob, da Corso Garibaldi per poi concludersi nella tarda mattinata con l'incontro in Prefettura, con il Capo Gabinetto dott.ssa Angela Buzzanca, dove sono state esposte la posizione dei sindacati di categoria sui temi al centro della mobilitazione, La conclusione del corteo in Piazza del Plebiscito ha visto gli interventi delle segretarie generali regionali di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal.
« In finanziaria sembra ci siano solo 200 milioni di euro che permetterebbero un aumento di soli 7 euro a testa. Una miseria, una vergogna, una vera e propria provocazione nei confronti dei lavoratori . - ha dichiarato Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche - Il contratto è fermo dal 2009 e oggi siamo in tanti , da tutta la regione, per chiedere con forza al Governo di stanziare denaro sufficiente per un rinnovo del contratto dignitoso.»Occorre ripartire dalle professionalità della scuola, è questo il richiamo forte: rispettare il lavoro, ampliare gli spazi di compartecipazione alle scelte, avviare il negoziato per un contratto innovativo che tenga conto di esigenze come la stabilità del lavoro e la giusta retribuzione, assicurando parità di condizione economiche e normative per i tanti lavoratori precari. Va riconosciuto il valore sociale dell'insegnamento, che deve essere libero e di qualità.«Va cambiata la Legge 107, "La Buona scuola", che non garantisce autonomia e democrazia nei processi decisionali»ha ribadito Anna Bartolini.
Il flash mob che ha aperto il corteo ha simbolicamente, “sbrogliato la matassa” di incognite e difficoltà che docenti e personale Ata stanno affrontando e dovranno affrontare nei prossimi mesi a causa dell'entrata a regime della riforma della scuola, del mancato rinnovo del contratto di categoria, scaduto da sette anni, e da misure penalizzanti sotto il profilo economico e organizzativo contenute nella legge di stabilità 2015.
Queste sono le ragioni che hanno portato alla decisione di programmare momenti specifici per evidenziare le emergenze riferite ai diversi profili professionali operanti nella scuola. La mobilitazione di sabato, infatti, è stata preceduta dalle iniziative nazionali del 15 ottobre, che ha visto il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, e del 22 ottobre, dedicata al personale Ata.
La mobilitazione dei sindacati della scuola si è svolta non solo nelle strade e nelle piazze di tutta Italia, ma anche sui social network grazie all'hashtag #unionefalascuola.
https://youtu.be/2vs2Sg-rpb0
https://youtu.be/SsiPj2NzHGE