Favorire la trasformazione del tessuto sociale e produttivo in grado di interpretare le nuove sfide per lo sviluppo e garantire una nuova stagione di coesione sociale, contribuendo a dare efficienza ai servizi pubblici, tra le priorità del 2015 per CGIL CISL UIL Marche. E’ quanto emerso nell'incontro di oggi ad Ancona promosso dai sindacati confederali.
Nelle Marche la crisi economica ed occupazionale non accenna ad allentarsi, il 2015, sarà ancora un altro anno particolarmente difficile. Per questo CGIL CISL UIL sono impegnati a sostenere l'occupazione e a contenere le ricadute sociali della crisi su giovani, lavoratori, pensionati e sulle persone più fragili della società. CGIL CISL UIL ritengono che la contrattazione confederale, territoriale e sociale rappresenti uno strumento importante per attivare e orientare le politiche a livello locale.
Visti i ripetuti tagli ai trasferimenti a Regione e Comuni, per il 2015 anche derivanti dalla Legge di stabilità, si rende necessario intercettare risorse pubbliche dei Fondi Comunitari per sostenere il lavoro e l'economia, garantendo selettività e integrazione nel loro impiego, celerità dei tempi di attivazione e metodo partecipativo nella gestione.
Nel contempo si richiede uno sforzo comune per modificare una politica che sta mettendo in discussione il ruolo delle autonomie locali e garantire servizi fondamentali per la popolazione.
A fronte di risorse limitate e decrescenti CGIL CISL UIL chiedono agli amministratori pubblici di operare scelte basate sull’equità, sulla redistribuzione, sul contrasto agli sprechi, anche individuando ambiti ottimali per le gestioni associate dei servizi e operando scelte oculate sulle società partecipate.
In questo contesto economico, istituzionale e sociale per CGIL CISL UIL sono prioritarie:
I sindacati confederali intendono estendere e qualificare la contrattazione su questi temi, coinvolgendo la pluralità di interlocutori, istituzionali e socio-economici. CGIL CISL UIL Marche predisporranno specifiche piattaforme territoriali, sulla base di una estesa campagna di ascolto nella quale saranno coinvolti delegati, lavoratori, disoccupati, precari, giovani e pensionati.