«L’Ospedale di Chiaravalle torni alle sue funzioni di “ospedale di comunità”! Lo chiedono sia la popolazione di questo territorio, sia gli operatori della struttura.-affermano Stefania Franceschini e Alessandro Mancinelli della Cisl Fp Ancona - Il lavoro “egregio”, riconosciuto anche dalla Direzione dell’ ASUR, svolto da questa struttura durante l’emergenza covid, che, con una trasformazione repentina, ha permesso di allestire fino a 50 posti letto per pazienti positivi assistendo complessivamente 92 malati, ha avuto come contraltare la riduzione o sospensione di tutte le attività offerte al territorio.
Sono stati chiusi : l’hospice, la RSA, il reparto di Cure intermedie, la riabilitazione, la specialistica poliambulatoriale, il servizio vaccinazioni e i servizi di cassa, prenotazione e anagrafe sanitaria. Alcune di queste attività sono state trasferite in altri comuni mentre altre sono state del tutto sospese, con notevole disagio per i cittadini. - precisano Franceschini e Mancinelli - Solo la collaborazione con il Comune ha permesso di mantenere a Chiaravalle, in altra sede, l’ambulatorio infermieristico per ferite, terapia iniettiva e accessi vascolari, il punto prelievi, l’UMEE, un servizio di visite urgenti di cardiologia, dermatologia e chirurgia, e una parziale riattivazione di attività di fisioterapia.Tutta l’operazione ha comportato lo spostamento complessivo di circa 30 operatori.»
L’ASUR,nell’incontro sindacale del 19 maggio u.s., ha sostenuto,che «appena saranno dimessi gli ultimi pazienti covid, ad oggi 29, sarà effettuata la sanificazione degli ambienti e saranno riattivati i servizi sospesi. »
«Rteniamo, come CISL FP, che debbano essere garantiti tempi certi per questa operazione, perché l’emergenza COVID, tra le altre criticità ha anche messo in grave difficoltà la già debole rete dei servizi sanitari residenziali e ambulatoriali del territorio. - rilanciano e concludono Stefania Franceschini e Alessandro Mancinelli - E’ tempo quindi di riportare i servizi sanitari e socio-sanitari all’interno della struttura ospedaliera e di programmare meglio e diversamente l’eventuale ripresentarsi dell’epidemia tenendo anche conto che questa struttura ospedaliera ha a disposizione 2 piani completamente grezzi che non sono mai stati allestiti e utilizzati.»