«Fondamentale incontro venerdì 22 maggio con la Regione Marche per comprendere se vi è l'intenzione di riconoscere economicamente l'enorme sforzo compiuto, ed ancora in corso, da coloro denominati "eroi" a parole ma che in busta paga non hanno visto neanche un centesimo di riconoscimento. - puntualizza Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche - L'accordo confederale è rimasto, dal 20 aprile scorso, sulla carta nonostante molte altre regioni hanno nel frattempo trovato l'intesa per valorizzare concretamente il lavoro compiuto da infermieri, oos, tecnici, che hanno lavorato senza soste rischiando spesso la propria incolumità fisica, operando in condizioni estreme, pur di dare risposte ai pazienti .»
«Chiediamo il riconoscimento delle dovute indennità, dei tempi di vestizione, oltre che di risorse aggiuntive atte a valorizzare concretamente l’attività svolta. - rilancia Talevi - Qualora non si giunga ad un accordo, durante l’incontro in Regione venerdì prossimo, i sindacati confederali di categoria avvieranno iniziative immediate di mobilitazione a supporto della vertenza.»
Massima vigilanza altresì su come verrà organizzato l'ospedale Covid di Civitanova.« Si è ribadito al Presidente della Regione Marche ed all'Asur che il personale a tempo indeterminato coinvolto dovrà essere composto da coloro che volontariamente chiedono la mobilità da altra struttura ospedaliera garantendo la sostituzione dello stesso personale per il periodo ove sarà coinvolto nell'ospedale Covid. - continua il Segretario Generale della Cisl Fp Marche - Le altre patologie infatti non sono andate in "ferie" durante l'emergenza e lunghe sono le attese da smaltire in tutte le strutture ospedaliere. Necessita personale anche per garantire almeno il periodo di ferie estive a personale stremato dopo tre mesi di lavoro senza sosta ed anche psicologicamente pesantissimo.»
La Cisl Fp, insieme alle altre sigle, chiede poi alla Regione che deliberi quanto prima il piano delle stabilizzazioni 2020/2022, alla luce anche dei tanti precari che in questo periodo si sono messi a disposizione per supportare le azioni tese a contrastare l'emergenza Covid.
«Alla Regione, inoltre, chiederemo un chiaro intervento a favore dei lavoratori della sanità privata, senza contratto nazionale da oltre tredici anni. Non è accettabile che oltre 4000 lavoratori marchigiani di strutture aderenti ad Aris ed Aiop operino con salari fermi dal 2007. - conclude Luca Talevi - Il 18 giugno è stato indetto lo sciopero nazionale della sanità privata, ma chiediamo alla Regione di farsi parte attiva con le associazioni datoriali per definire quanto prima l'annosa questione.»