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  • Per i sindacati mantenere autonomia, legame con il territorio e professionalità dei lavoratori

 

fac-simile carta unitaria con loghi

CGIL CISL UIL delle Marche seguono con particolare attenzione la delicata fase che sta attraversando Banca Marche, consapevoli del suo rilevante ruolo per l’economia locale e dei riflessi negativi che sarebbero causati dal venir meno di presupposti strategici come l’autonomia e il legame con il territorio, condizioni per assicurare l’indispensabile sostegno alle imprese e alle famiglie marchigiane colpite pesantemente dal perdurare della crisi. Le attuali difficoltà di Banca Marche, sulle cui responsabilità occorre fare la necessaria chiarezza, non possono ricadere né sul personale, la cui professionalità va considerata come una risorsa per il rilancio dell’azienda, né sul sistema economico e sociale rendendo ancora più critico l’accesso al credito. Le scelte necessarie per ricondurre ad equilibrio la gestione del credito da parte di Banca Marche dovranno conciliare il rigore con il sostegno al territorio e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, che comprenda anche la stabilizzazione dei tanti giovani lavoratori a tempo determinato. In questi giorni decisivi per determinare il futuro di Banca Marche le segreterie regionali di CGIL CISL UIL si rivolgono alla Banca, alle Fondazioni, che ne detengono la maggioranza del capitale, e alle Istituzioni Locali affinché qualsiasi soluzione che sarà necessario adottare sia orientata a mantenere l’autonomia, a consolidare il radicamento nel territorio e a valorizzare le professionalità dei lavoratori. Le segreterie unitarie CGIL-CISL-UIL Marche Ancona 20 febbraio 2013