«Esprimiamo forte preoccupazione rispetto ad alcune azioni contenute nel piano industriale di Poste Italiane presentato in questi giorni ai sindacati di categoria, che rischiano di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali. In particolare ci riferiamo alla intenzione aziendale di razionalizzare ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio concentrando la propria presenza nelle zone più redditizie». E’ l’allarme lanciato ad ANCI UNCEM e ad una trentina di Sindaci su tutto il territorio regionale dalla Spl Cisl Marche
«E’ evidente che la politica industriale dell’azienda, mirando a concentrare la propria presenza sui territori più ricchi, non colga le opportunità che una rete disseminata su tutto il territorio, offre ai cittadini e all'intera economia regionale. - afferma Dario Dominici, segretario generale Slp Marche - Abbiamo convocato una ventina di assemblee su tutto il territorio regionale, che si terranno nei primi 13 giorni di Febbraio, per illustrare ai dipendenti di Poste Italiane e agli amministratori locali i rischi contenuti nel piano industriale 2015 2019. Siamo pronti a spiegarlo anche ai cittadini. »
Intanto oggi è arrivata la convocazione da parte della azienda per il prossimo 4 febbraio, con all'ordine del giorno il piano interventi di ottimizzazione della rete degli Uffici postali riferito al 2014. «La Slp- Cisl Marche anche il 4 febbraio ribadirà a Poste Italiane - conclude Dominici - il netto dissenso a provvedimenti aziendali di chiusure\razionalizzazione della rete degli uffici postali.»