Primo Maggio senza manifestazioni e cortei: la festa dei lavoratori, a causa della pandemia del Covid-19, si è svolta quest'anno in forma virtuale.
Cgil Cisl e Uil rilanciano, in vista della "Fase 2", il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, adesso ancora più cruciale dal momento che la ripresa dell'attività produttiva è accompagnata dal timore per una possibile recrudescenza dei contagi e per le conseguenze sociali ed economiche della pandemia.
«Non saremo nelle piazze con le nostre bandiere, ma siamo comunque impegnati a dare voce alle ragioni del lavoro, soprattutto perché serve dare centralità al lavoro per permettere al paese di ripartire dopo questa difficilissima fase e i grandi timori che questa emergenza ha creato - dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl delle Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche -. È necessario sostenere il reddito dei lavoratori, dare liquidità alle imprese, sostenere tutti i processi di riorganizzazione dei luoghi di lavoro perché per costruire futuro, come ricordiamo con lo slogan di questo Primo Maggio, bisogna dare sicurezza al lavoro. Questa crisi ci induce a ripensare completamente i luoghi di lavoro ma anche tutto l’universo dei servizi per le famiglie, per i disabili, per i non autosufficienti. Sono nuove sfide da cogliere: pensare in quella direzione implica cambiamento. Siamo alle prese con difficoltà notevoli. Speriamo di esserci lasciati alle spalle la fase più acuta. Non dobbiamo però deflettere perché ancora le attenzioni e le prudenze da giocare sono molte. L’impegno di tutti deve essere volto a ridare slancio al nostro paese».