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  • Quadrilatero: mobilitazione dei lavoratori per chiedere l'immediata convocazione del CIPE

A seguito dell’incontro di lunedì 10 u.s. con la società Astaldi, azienda esecutrice dei lavori del raddoppio della SS76 e della Pedemontana delle Marche, nel quale sono stati confermati i 59 esuberi (su 147 occupati) annunciati a giugno con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, le scriventi organizzazioni sindacali manifestano tutta la loro contrarietà verso questa riconfermata volontà dell’azienda, ma allo stesso tempo denunciano ancora una volta i ritardi sull’iter d’approvazione dei finanziamenti da parte del CIPE del terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche e la perizia 6 del lotto 1.1.

La loro approvazione in tempi rapidi, all’interno della fase istituzionale di discussione con la Regione sulla procedura di licenziamento collettivo, porterebbe a scongiurare i licenziamenti a partire dal 4 ottobre, termine ultimo per l’inizio della consegna delle lettere ai 59 lavoratori dichiarati esubero.

Pertanto, dopo l’assemblea dei lavoratori di martedì 11 settembre, le scriventi organizzazioni sindacali hanno proclamato una giornata di mobilitazione per venerdì 14 settembre p.v. con presidio davanti al Comune di Fabriano, in Piazzale 26 settembre 1997, a partire dalle ore 9.00, con l’intento di chiedere azioni forti al Sindaco Santarelli e ai parlamentari del territorio  per la  convocazione immediata del CIPE. 

Da tempo i vari attori istituzionali da noi incontrati o contattati ,dopo l’apertura della procedura di licenziamenti collettivi (Regione, Comune di Fabriano e parlamentari locali) hanno annunciato e quindi rassicurato le maestranze e il territorio su uno sblocco immediato dei finanziamenti da parte del CIPE, come peraltro, hanno fatto Anas e Quadrilatero anche in un recente incontro con le OO.SS. Ad oggi, purtroppo non vi sono date sulla convocazione del CIPE e non è dato sapere se l’approvazione della Variante 6 e del terzo/quarto lotto della Pedemontana della marche saranno inserite all’ordine del giorno.

Reputiamo, pertanto, incredibile ricorrere ad una riduzione del personale quando ci sono ancora oltre 174 milioni di euro di lavorazioni da eseguire, diversi chilometri di strada e svariate gallerie da consegnare e dunque chiediamo “atti concreti” ciascuno per la propria parte e competenza, per sbloccare questa situazione di impasse istituzionale ed amministrativa, ed evitare così il licenziamento di 59 lavoratori. 

Ci adopereremo fino all’ultimo gg utile per scongiurare questa eventualità  e faremo tutte le azioni necessarie per contrastare una riduzione del personale che, mette ancora di più a rischio incompiuta un territorio già martoriato dalla crisi.

 

FABRIANO 14/09/2018

 

 

P.le Segreterie Prov.li

Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil

(Andrea Casini – Luca Tassi – Daniele Boccetti)

 

 

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