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  • Ricostruire le comunità, per il territorio e la persona. A Caldarola presentata la Campagna d'ascolto della Cisl

 La Cisl delle Marche, insieme alla Cisl di Macerata e alla Cisl di Tolentino – Camerino,  giovedì 21 marzo  a Caldarola ha promosso un’iniziativa pubblica per chiudere la prima fase della campagna di ascolto lanciata nelle aree maceratesi del sisma, con  assemblee pubbliche nelle aree SAE e la raccolta di dati e proposte da parte dei residenti dei comuni colpiti. 

La Cisl ha dato voce ai territori del cratere coinvolgendo più di 3000 persone e raccogliendo 507 questionari anonimi tra lavoratori e pensionati, intercettando speranze, incertezze e tanta voglia di futuro delle comunità da ricostruire. 

A Caldarola,  sono arrivati in tanti,  sopratutto tante persone residenti  nelle zone del cratere per chiedere risposte alle istituzioni presenti.   Nel corso della prima sessione, "La voce della comunità"  Silvia Spinaci, Responsabile della Cisl di Macerata insieme al Responsabile della Cisl di Tolentino – Camerino, Rocco Gravina, intervistati dalla giornalista Linda Cittadini che ha coordinato i lavori, hanno presentato gli esiti della campagna d'ascolto « SAE, CAS, e tempi della ricostruzione post-sisma, sono le richieste più sentite. I dati  che abbiamo raccolto sintetizzano le paure di chi ha perso la casa, uno su cinque teme di non tornare più nella propria abitazione.» Per il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, «Servono coraggio, perseveranza, coralità e lungimiranza per dare nuova energia alla rigenerazione di territori e comunità locali.L’ascolto del territorio  serve per  valutare gli interventi, dare sostegno alle necessità dei cittadini ma soprattutto per condividere con loro un’idea di futuro. Altrimenti non è possibile ricostruire le comunità. Questa campagna di ascolto ci ha permesso di raccogliere tanti elementi che utilizzeremo nel confronto con le amministrazioni, Regione e Commissario per dare una prospettiva concreta al rilancio di questi territori. » 

L'importanza della tutela del lavoro e della legalità in quello che è destinato a diventare il cantiere più grande d’Europa, è stata sottolineta, nell'intervento di  Jacopo Lasca, responsabile per il territorio maceratese della Filca Cisl Marche, che ha ribadito  il valore « di un  confronto contrinuo per garantire legalià e qualità della ricostruzione. Occorre mettere in campo strumenti per garantire trasparenza nei cantieri e applicazione nei contratti

I sindaci dei territori colpiti sono stati  i protagonisti della seconda sessione " La visione degli amministratori". Presenti Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola, Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino, Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, e Valerio Valeriani, Coordinatore degli Ambiti Territoriali Sociali 16 17 e 18. «Non lasciateci soli» è stato  l'appello unanime degli amministratori locali presenti, che  hanno chiesto  semplificazioni normative e risposte  alle tante e diverse specificità dei territori. Altissima la partecipazione al dibattito, tante le richieste di risposte concrete da parte delle persone presenti, ma anche  rabbia per le tante incertezze ancora presenti a quasi tre anni dalle prime scosse. 

In chiusura,   Angelo Sciapichetti, Assessore della Regione Marche, Cesare Spuri, Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, e Piero Farabollini, Commissario per la Ricostruzione  e  Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche hanno affrontato  la terza parte " Ricostruire e rigenerare: come e quando?" . « Siamo entrati nelle "case" della gente per ascoltare perplessità e  paure. - ha detto nel suo intervento Marco Ferracuti, Segretario Cisl Marche - I tempi della burocrazione e della riscostruzione  sono troppo lunghi. Servono  certezze e semplificazioni,   bisogna ricostruire prima di tutto la fiducia delle popolazioni colpite  e  per questo è necessario un cambio di passo.  Senza la stabilizzazione dei tecnici  che si stanno occupando della ricostruzione nella nostra regione  rischiamo di perdere un enorme capitale umano e  sarebbe la  pietra tombale sulla ricostruzione. » 

 

 

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