COMUNICATO STAMPA
SANITA’ MARCHE: MOBILITA' PASSIVA IN AUMENTO URGE INTERVENIRE EFFICACEMENTE
Aumento preoccupante, nel biennio 2011/2012, del trend della
mobilità passiva nelle Marche nonostante gli interventi, dal 2005 al 2010, che l’avevano di fatto dimezzata portando il saldo negativo tra mobilità passiva ed attiva da sessanta a trenta milioni di euro circa.
La migrazione dei pazienti, in strutture sanitarie fuori regione, per trovare risposta ai propri bisogni di salute, è sicuramente molto costosa per le amministrazioni regionali ma anche per i cittadini. Dal 2010 è ripreso il trend ascendente tanto che attualmente a fronte di costi pari a 132 milioni di euro per la mobilità passiva corrispondono entrate per la mobilità attiva pari a circa 100 milioni di euro per un saldo negativo di 32 milioni di euro.
In particolare dall'area di Pesaro/Urbino continua la migrazione sanitaria verso la vicina Emilia Romagna. I cittadini si rivolgono a strutture fuori regione soprattutto per interventi di ortopedia e cardiochirurgia, mentre si attraggono pazienti oltre che dalle vicine regioni come l'Abruzzo anche dal Sud e dalle isole.
Un trend negativo che fa preoccupare la Fp Cisl Marche e che
conferma la necessità e l’urgenza di una riorganizzazione in grado di dare risposte alle esigenze dei cittadini e creare un percorso che a partire dal livello di assistenza, con il coinvolgimento degli operatori sanitari, renda il sistema sanitario regionale “attrattivo” per chi arriva da fuori e soprattutto non induca i cittadini marchigiani a fare interventi in altre regioni. Contrastando la mobilità passiva, con interventi concreti,
si riuscirebbe a recuperare i 32 milioni di euro, del saldo negativo, che in tempo di tagli pesanti (185 milioni di euro di trasferimenti in meno alla Regione Marche), aiuterebbe e di molto gli investimenti sul personale e sul miglioramento della qualità l'offerta sanitaria. La
Cisl ritiene la sfida della mobilità passiva e delle liste di attesa, fenomeno ad essa collegato e purtroppo in continuo aumento,
fondamentale per il mantenimento degli standard della sanità pubblica marchigiana e per il rilancio della stessa,
partendo dalla ripresa di un’attenzione al personale sul quale nel biennio 2011/2012 è stato operato un forte taglio risparmiando circa 28 milioni di euro. Il Segretario Generale Fp Cisl Marche Luca Talevi Ancona 01/02/2013