«Le Marche sono una regione che deve recuperare terreno perché sta uscendo più lentamente e con più difficoltà dalla crisi. - Va ricordato che nel punto più acuto della stessa, era il 2013, abbiamo perso il 7% del PIL e 1/4 della capacità produttiva. Una perdita che non è stata del tutto recuperata e che ci ha distanziato di molto dalle regioni più dinamiche (-8% media Italia; - 17% dato Emilia-Romagna)». È quanto dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche.
Sul fronte occupazionale nel 2019 « è emersa qualche criticità collegata al rallentamento generale dell'economia: incremento della Cassa Integrazione nel manufatturiero e centinaia di posti di lavoro in bilico nella grande distribuzione. - prosegue Rossi - Per colmare i ritardi accumulati dobbiamo partire dalla qualificazione della nostra natura manifatturiera usando più convintamente la leva dell'innovazione e del ricorso all’alta tecnologia.»
Secondo il Segretario Generale della Cisl Marche « abbiamo bisogno di un sostegno più convincente alla imprese che competono sul mercato internazionale anche per difendere il lavoro. Bisogna innovare i processi produttivi; innovare i prodotti; investire in formazione anche per migliorare le possibilità d’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro. Nello stesso tempo bisogna cogliere la sfida della sostenibilità ambientale e sociale che porta ad un nuovo modo di concepire anche l'agricoltura e i servizi e valorizza sul piano dell'attrattività turistica i nostri territori. »
Attenzione anche all'utilizzo delle risorse: «Lavorare su visioni comuni e obiettivi condivisi permette di selezionare meglio gli interventi. Fondamentale in questa prospettiva il buon utilizzo dei Fondi comunitari. La programmazione della nuova fase - rilancia Rossi -deve passare, diversamente da quanto accaduto fino ad oggi, attraverso la condivisione di strategie tra tutti i soggetti in campo: mondo del lavoro; università e istituzioni.»
«Bisogna, in tal senso, responsabilizzare i territori - conclude Sauro Rossi - perchè selezionare bene gli investimenti, a partire da quelli infrastrutturali, sarà la chiave di volta imprescindibile per una auspicata nuova fase di sviluppo che sappia rigenerare e rivitalizzare la nostra economia regionale.»