L’Assessorato Attività Produttive della Regione Marche e le Organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL regionali hanno firmato, lunedì 4 ottobre 2021, il Protocollo di intesa in tema di Sviluppo e Innovazione.
Il documento è il primo passo per la costruzione di una strategia condivisa di un nuovo modello di sviluppo economico, che sia sostenibile anche a livello sociale ed ambientale. Un modello che integri le politiche industriali con quelle territoriali, riconnetta aree urbane ed aree periferiche, utilizzi al meglio le risorse pubbliche e gli investimenti per accompagnare e sostenere i processi di innovazione, riconversione e transizione verso un’economia verde, digitale e interconnessa, che veda la centralità del valore del lavoro e della conoscenza.
Lo scopo è rendere il sistema produttivo delle Marche maggiormente competitivo e capace di attrarre investimenti e nuove realtà produttive. Un sistema che torni a favorire la creazione del lavoro di qualità, valorizzi le competenze, rafforzi il ruolo della contrattazione decentrata e territoriale, mettendo al centro come protagonisti le donne ed i giovani.
Un obiettivo ambizioso, soprattutto all’indomani dell’emergenza pandemica, da perseguire incentivando la creazione e il rafforzamento di ecosistemi innovativi, ma anche individuando gli attori dei processi di ricerca e di trasferimento tecnologico, attraverso l’utilizzo mirato dei fondi nazionali ed europei.
L’impegno di Regione e sindacati è sostenere questa strategia sia attraverso un confronto costante sulle attività oggetto di finanziamento, con incontri periodici di verifica sia dell’efficacia delle misure intraprese sul versante della competitività, sia per monitorare congiuntamente le ricadute occupazionali e ambientali delle azioni messe in campo.
Dichiara l’Assessore regionale Mirco Carloni: «Abbiamo davanti una fase decisiva per rilanciare l’economia delle Marche. Bisogna rifondare i fattori di competitività e di sviluppo in chiave prima di tutto innovativa e sostenibile per agganciarci alle dinamiche europee e internazionali. Su questo dobbiamo puntare per ricreare opportunità di occupazione e attrazione delle migliori risorse professionali, a partire da quelle che tendono ad emigrare dalle Marche. Per tutto questo ci vuole una grande unità di intenti tra tutte le forze sociali e le istituzioni. E’ il momento di unire le forze per un obiettivo comune essenziale per il futuro della nostra regione».
«L’innovazione e lo sviluppo sostenibile sono ambiti di azione prioritari per i nostri territori – dichiarano Daniela Barbaresi, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari di CGIL, CISL, UIL Marche - Abbiamo condiviso con la Regione che occorre uno scatto propulsivo che veda coinvolti tutti gli attori economici e sociali per un nuovo modello di sviluppo delle Marche. I fondi europei dovranno essere utilizzati per orientare le imprese verso questo percorso virtuoso, realizzando un vero e proprio ecosistema in grado di facilitare la sinergia tra le varie componenti che lo abitano.»
CGIL, CISL e UIL sono soddisfatti dalla previsione di un tavolo di verifica d’impatto: «Un contesto in cui riteniamo dovranno essere coinvolti i rappresentanti del territorio e le categorie sindacali di riferimento. Siamo convinti che il confronto, la condivisione delle scelte e la misurazione dei risultati – che vanno attuate sia in un’ottica generale, che a livello di settore e di territorio – siano l’unico metodo per rendere efficace la strategia che abbiamo condiviso.»