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  • Trasferimento temporaneo operatori sanitari da Ospedale Urbino a Struttura COVID 19 Civitanova Marche. Sindacati scrivono ai Sindaci del Montefeltro

 

LETTERA APERTA AI SINDACI DEL TERRITORIO

 

Gent.mi Sindaci,

la recente decisione dell’ASUR Marche di trasferire, temporaneamente, circa 6 operatori sanitario ed infermieristico dall’Ospedale di Urbino alla struttura sanitaria di Emergenza COVID 19 di Civitanova Marche, mentre da una parte rappresenta un tenue barlume di speranza verso l’attuale non particolare incidenza della pandemia nel territorio di Urbino e del Montefeltro, dall’altra, accentua, ancor di più, le preoccupazioni evidenziate da parte nostra, proprio pochi giorni fa sulla stampa, in risposta all’analogo grido di allarme lanciato dall’Assessore alla Sanità del Comune di Urbino, sullo stato di debolezza e carenza di personale in cui si tiene la struttura urbinate.

In sostanza, l’ allarme lanciato da CGIL, CISL Urbino e Montefeltro, unitamente alle categorie della sanità FP CGIL e FP CISL, con il documento del 29 giugno u.s., rivolto proprio agli Stati Generali dei Sindaci convocati dal Sindaco Gambini di Urbino, con cui sollecitavamo la necessità di attivarsi per un intervento di potenziamento dell’ organico sia a livello della dirigenza che del comparto di Medicina d’Urgenza per gestire posti di terapia sub intensiva, è rimasto letteralmente inascoltato. Il potenziamento degli organici doveva marciare di pari passo con la richiesta di finanziamento per dare corso alla delibera che prevedeva l’istituzione della Medicina d’Urgenza all’interno dell’ospedale di Urbino.

Tutto questo, non solo avrebbe consentito di rispondere alla necessità dell’utenza ma avrebbe garantito la possibilità di sgravare il pronto soccorso in modo “sistematico e strutturale “. La decisione attuale dell’ASUR, a nostro modo di vedere, non solo non risponde a questi bisogni, atavici e fondamentali per un Ospedale definito di 1^ Fascia, ma aggiunge ulteriori elementi di preoccupazione.

Tale decisione, conferma indirettamente, come questo nosocomio, resta nella concezione della Dirigenza Sanitaria Regionale una struttura di rincalzo per le necessità emergenziali (vedi il trasferimento di malati Covid da altre realtà territoriali sia nella prima che seconda ondata), ma non meritevole di interventi e finanziamenti strutturali per efficientare e rendere l’unica realtà sanitaria pubblica di questo livello, effettivamente in grado di rispondere ai bisogni di un territorio vasto e orograficamente critico come il Montefeltro.

Per queste ragioni, lanciamo una sollecitazione ai Sindaci di tutto il territorio montano e delle Aree interne ad attivarsi verso ASUR e il nuovo Assessore alla Sanità Regionale, Saltamartini, per far si che le delibere di rafforzamento dell’ospedale e della sanità di Urbino vengano finalmente rispettate ed adeguatamente finanziate e che si rafforzi la capacità di risposta della sanità pubblica nel territorio di Urbino e Montefeltro.

La salute dei cittadini e la professionalità degli operatori sanitari, ad ogni livello, non possono essere strumento di parte politica, ma meritano il dovuto rispetto ed attenzione. 

 

CGIL - FP CGIL e CISL - FP CISL

Urbino e Montefeltro