In questi giorni in cui la gravità della situazione meteo sta comportando disagi incolmabili, a partire dalle famiglie rimaste isolate, ai costi importanti per le nostre imprese, basti pensare ai danni del settore agricolo, dobbiamo dare atto che le nostre Amministrazioni, la Protezione civile hanno cercato al meglio, pur nei limiti , di far fronte all’emergenza.
Sicuramente la stessa cosa non si può dire per Trenitalia, che prevede ancora oggi treni soppressi. Nel sito di Trenitalia in data 10 febbraio, leggiamo “Continua l’applicazione del Piano Neve che garantisce la mobilità dei viaggiatori grazie ad un alleggerimento nella programmazione dei treni che rende più fluido il traffico. Sono attivate tutte le strutture di assistenza per alleviare i disagi ai passeggeri e per dare informazioni”
«I cittadini e la collettività tutta non possono continuare a subire soprusi - dichiara Silvana Santinelli dell'ADICONSUM MARCHE.
La realtà è invece un’altra. Pendolari costretti a sostare per ore nelle stazioni; a controllare con il naso in su i treni soppressi e che non corrispondono a quelli pubblicati nel sito. Stazioni in uno stato pietoso, centinaia di viaggiatori che sono rimasti, a causa di motrici non funzionanti, lungo le tratte ferroviarie locali e nazionali, senza informazione e tantomeno assistenza».
Né la “pianificata riduzione dell’offerta“ è accessibile al cittadino: provare per credere utilizzando i numeri predisposti, anche a pagamento! Attese lunghissime e non è detto che la risposta ricevuta corrisponda poi alla realtà; un treno dato per regolare potrebbe essere soppresso, per non parlare dei pesanti ritardi; e anche il sito non è sicuramente accessibile per tutti.
Ma quando finirà l’emergenza neve per Trenitalia? O forse l’emergenza mette in luce, ancora una volta, tutte le criticità di un sistema ferroviario lasciato a se stesso, senza investimenti e senza manutenzione ?? Vecchia e irrisolta la questione dei treni soppressi che puntualmente si ripresenta, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Riteniamo che si tratti infatti di una precisa strategia per il ridimensionamento del servizio nella nostra regione, in barba al contratto di servizio con la Regione Marche. Ma in fondo le penali sono piuttosto irrisorie …. e se poi la causa del disservizio è legata a eventi atmosferici, non ci sono neanche penali da pagare.
«Adiconsum - prosegue Santinelli - è da tempo convinta che la struttura operativa e organizzativa di Trenitalia sia ai minimi termini; al di là dei problemi reali causati dalla neve, il numero dei treni soppressi per l’applicazione del “piano neve”, unitamente a quelli cancellati a sorpresa per altri motivi, ci portano a ritenere che possa essere di ausilio, oltre alle iniziative che intraprenderanno le Associazioni dei Consumatori, anche l’intervento degli organi inquirenti, per valutare se ci sono gli estremi di sospensione del servizio pubblico» .
Ancona 14 febbraio 2012