First Cisl, Fabi e Fisac Cgil denunciano la gravità della situazione in cui versano i lavoratori della SEDA Spa. A distanza di oltre tre mesi dalla richiesta di concordato fallimentare (9 dicembre 2015), ad oggi non sono stati ancora erogati i pagamenti degli stipendi (undici mensilità arretrate) oltre ad altri istituti contrattuali non rispettati, né si nota una conduzione improntata alla salvaguardia dell'azienda, lasciata alla libera iniziativa dei restanti 40 dipendenti (se ne contavano 68 appena sei mesi fa).
Nonostante tutte le difficoltà, i lavoratori della SEDA Spa, senza percepire alcun emolumento ormai da parecchi mesi, stanno dando continuità alle lavorazioni aziendali acquisendo ulteriori importanti contratti a livello nazionale che permetterebbero la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali per i prossimi anni.
In questa fase, sono pervenute otto manifestazioni di interesse per l'acquisto dell'azienda da parte di società che operano nel settore informatico e della riscossione ed è stata anche costituita una cooperativa di lavoro da parte di dipendenti SEDA per l'affitto temporaneo dell'azienda, al fine di garantirne la continuità operativa.
I lavoratori della SEDA reputano non più procrastinabili gli atti necessari a scongiurare il fallimento della società e invitano tutti i soggetti preposti ad assumere decisioni in tempi estremamente rapidi per mantenere in vita una realtà lavorativa importante nella Vallesina e che potrebbe, in futuro, avere significativi sviluppi per l'occupazione