Non si vedono ancora soluzioni idonee all’orizzonte per le oramai note problematiche igienico sanitarie del distaccamento di Arcevia, di fatto dichiarato “inagibile” sotto il profilo igienico sanitario dal medico del Comando dopo il sopralluogo del giorno 24 gennaio. Da tale data ad oggi il Comando non ha saputo elaborare una soluzione accettabile e praticabile, tanto che anche nell’ultimo incontro del giorno 3 Febbraio si è presentato con poche idee.
Soluzione che va trovata tramite un’assunzione di responsabilità da parte di più attori, Comune di Arcevia attraverso il suo Sindaco e Amministrazione VVF, attraverso una sensibilità della politica che fino ad oggi si è dimostrata sorda sulla problematica del distaccamento Vigile del Fuoco di Arcevia. Ciò che chiediamo è semplicemente una sede degna ed idonea a svolgere adeguatamente il servizio di soccorso sia durante il giorno che di notte.
La nostra amministrazione centrale inoltre dovrebbe chiarire, e del caso accelerare, la possibilità di acquisire e rendere idonea al lavoro dei VVF, l'ex caserma del Corpo Forestale dello Stato di Arcevia, che ad oggi sembrerebbe essere tra i beni immobili passati alla gestione dei Vigili del Fuoco.
Di tutto ciò ad oggi non si vede traccia, mentre nel frattempo il Comandante lascia permanere il personale di Arcevia in locali certificati da lui stesso non fruibili per problemi igienico sanitari, in contrasto con le più elementari norme previste dal DL.vo 81/08, esponendo così a rischi inutili tutto il personale.
Ancora una volta si ripete il consueto rituale: l'amministrazione VVF, la politica locale con in testa il Sindaco, il comando nella persona del suo primo dirigente, scaricano sui lavoratori le loro inadempienze e le loro incapacità organizzative dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, la totale mancanza di sensibilità nei confronti del delicato ruolo svolto dai Vigili del Fuoco, accrescendo le grandi difficoltà che il personale e tutto il Corpo Nazionale vive nella suo quotidianità.
Questo il riconoscimento riservato a chi dal 24 agosto cerca con grandi sacrifici, anche personali, di garantire con professionalità e tempestività il soccorso alle popolazioni colpite dagli eventi sismici e dall’eccezionale nevicata di 20 giorni fa.