CISL MARCHE aderisce e partecipa alla XXVI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra il 21 marzo, promossa da Libera e riconosciuta, con la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017, dallo Stato.
“A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per il 21 marzo 2021, per richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa – il 21 marzo è per loro – ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. ‘Riveder le stelle’ citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte.“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell’inferno. Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. “ si legge nel sito di Libera.
«Abbiamo scelto di ricordare Maria Chindamo, l'imprenditrice calabrese rapita e fatta sparire il 6 maggio 2016 davanti alla sua tenuta agricola di località “Montalto” di Limbadi (Vibo Valentia). - afferma Cristiana Ilari, Segretaria Regionale CISL MARCHE - A supporto del mondo della cultura che in questo ultimo anno è stato fortemente colpito dalla pandemia e dai suoi effetti abbiamo pensato alla Mole Vanvitelliana di Ancona, uno spazio museale, artistico e per eventi culturali. A nome di tutta la Cisl Marche ringraziamo Libera Marche per condividere la testimonianza della memoria e dell'impegno contro ogni mafia per i diritti e la legalità.»
Libera ricorda come "il 21 marzo sia un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate." fonte:https://www.libera.it/schede-1551-a_ricordare_e_riveder_le_stelle