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“Non c’è reale integrazione senza l’esercizio dei diritti e dei doveri” Oggi a Roma manifestazione nazionale della Cisl sull’immigrazione a Roma insieme a Siulp e Anolf. Dalle Marche buona partecipazione con 500 persone in rappresentanza dei lavoratori migranti, rappresentanti delle forze di polizia e militanti sindacali. Sicurezza, accoglienza e integrazione, queste le parole d’ordine alla base della manifestazione nazionale che si tiene questa mattina a Roma organizzata dalla Cisl insieme a Siulp (Sindacato di polizia) e Anolf (Associazione oltre le Frontiere). Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche sottolinea come “l’immigrazione non può essere affrontata come una questione di ordine pubblico, come ha fatto il governo con l’introduzione del reato di immigrazione clandestina e l’istituzione delle cosiddette ronde. E’ una cultura che non ci appartiene e che la Cisl si impegna a contrastare, in piazza oggi e nelle sue attività quotidiane, insieme a tutte le realtà convinte che sul delicato tema dell’immigrazione servano coraggio e progettualità, e siano dannosi atteggiamenti populistici o semplificatori”. Per la Cisl vanno altresì rispettate le convenzioni internazionali sul diritto d’asilo per motivi politici o umanitari conciliando l’esigenza di sicurezza, assolutamente legittima, dei cittadini con vere politiche di integrazione che riconoscano diritti e doveri di quanti lavorano onestamente nel nostro paese. La Cisl ritiene che questa innata istanza di sicurezza vada garantita anche attraverso l’attenzione verso coloro a cui sono demandati i principali compiti di prevenzione del crimine e di protezione sociale. Quindi la manifestazione di oggi  chiede anche il potenziamento di uomini e mezzi e un salario dignitoso per le forze dell’ordine, così come la valorizzazione del lavoro di poliziotti, vigili del fuoco, polizia penitenziaria. La Cisl delle Marche partecipa numerosa alla manifestazione visto che raggiungeranno Roma quasi 500 tra lavoratori immigrati, rappresentanti delle forze di polizia, attivisti sindacali. Nella nostra regione – conclude Mastrovincenzo - la questione immigrazione non è fortunatamente diventata emergenza (oltre 115.000 gli immigrati regolari nelle Marche agli inizi del 2007), ma siamo consapevoli che delle criticità sul nostro territorio esistono e vanno affrontate diminuendo la distanza tra immigrazione e cittadinanza”. Tra le priorità il riconoscimento del diritto all’unità familiare, la cittadinanza italiana ai nati in Italia, il diritto al voto alle amministrative, il trasferimento ai comuni del rinnovo dei permessi di soggiorno per consentire la regolarizzazione degli immigrati che lavorano nel sommerso.  Ancona 9 ottobre 2009