Il settore elettrico energetico è attraversato da mutamenti in grado di ridisegnarne la struttura tradizionale. La volontà della Società ASTEA Spa di voler affittare alla Società CMA Srl un proprio ramo di azienda - in particolare quello finalizzato allo svolgimento dell’attività dei servizi di depurazione di acque dell’unità di Porto Recanati - si colloca in questo quadro.
A tal proposito, pur non condividendo tale operazione, Flaei Cisl Marche ha comunque presieduto il tavolo tecnico, contribuendo con diversi suggerimenti, al fine di armonizzare i trattamenti economici di alcuni lavoratori che dovranno passare alla CMA Srl, - una società fantasma, di cui si conosce solo la sede sociale - costretti ad abbandonare il contratto elettrico acquisendo quello del gas-acqua.
Pur giuridicamente possibile, questa cessione apre in ASTEA preoccupanti scenari di dumping economico e contrattuale: non servono spiccate doti intellettuali per analizzare i differenti livelli retributivi e le RAL di ogni lavoratore e per capire che l’operazione dell’Azienda è tesa al risparmio dei costi del personale.
In futuro l’Azienda avrà un risparmio a scapito delle retribuzioni dei lavoratori, a seguito della differente dinamica retributiva, inoltre trarrà beneficio dalle ulteriori differenze economiche, ad esempio delle ore straordinarie e più in generale di tutte le altre voci accessorie.
Flaei Cisl Marche ribadisce piena contrarietà a questa operazione - per ora con prospettive industriali molto dubbie - e continueremo a vigilare affinché tali scelte non diventino la normalità.