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saldi Anacronistico continuare con i saldi.

Occhio ai “tranelli”

Un vademecum di Adiconsum per evitarli

controllare prima  i prezzi della merce per poi verificare l’effettivo sconto

 Una occasione per i commercianti, sempre meno  per coloro che aspettano i saldi per acquisti anche importanti , in particolare per i tanti che sono in  precarie condizioni economiche.

È  giunto il tempo di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato e che i commercianti si misurino per la loro capacità imprenditoriale e non per normative di protezione varate decine di anni fa . Infatti è anacronistico continuare con la normativa sui saldi , quando ormai è sotto gli occhi di tutti come  tra “promozioni”, “liquidazioni” e sconti vari, la normativa che regola i saldi di fine stagione è  ormai superata e non rispettata.

Confcommercio e Confesercenti sanno benissimo che i commercianti possono  effettuare  sconti durante tutto l’anno, e infatti sempre più in uso la stagione dei pre-saldi” che si consuma durante le settimane precedenti i saldi ufficiali. Meccanismo con il quale attraverso lettere, sms, email,  si avvertono i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima e che possono quindi acquistare, molti giorni prima, i capi in migliori che  quindi  non saranno a disposizione di tutti i consumatori quando ufficialmente si aprirà la stagione, e i più troveranno tanta merce di magazzino, che improvvisamente riempe gli scaffali.

Da non dimenticare  inoltre che la presenza di outlet e degli acquisti via web, con le dovute necessarie precauzioni, rende il periodo di saldi meno appetibile rispetto al passato

Comunque stante la situazione, , Adiconsum ripropone un decalogo per i consumatori

La prima regola è quella di controllare i prezzi dei prodotti che ci interessano per poi verificare l’effettivo sconto in quanto è necessario che il consumatore adotti comportamenti adeguati per non prendere "cantonate". E’ bene sapere che il  riprezzamento in eccesso del prezzo originale del prodotto da parte dei commercianti costituisce una violazione della legge.

1.     Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;

2.     È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non nuova e di magazzino: attenzione, il nostro olfatto ci può aiutare.

3.     Fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;

4.     Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;

5.     È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;

6.     Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;

7.     Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;

8.     Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa.    Il cambio dei capi    (es. colore, modello, taglia, ecc:)   è a discrezione del commerciante, dietro presentazione dello scontrino fiscale e tale consuetudine vige anche nel periodo dei saldi. Adiconsum consiglia quindi, prima di acquistare un capo, di accordarsi col commerciante.

9.     È indispensabile  conservare lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;

10.   Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum..