È stato siglato nei giorni scorsi il nuovo contratto integrativo aziendale per i dipendenti marchigiani del gruppo Canali, eccellenza italiana nel settore della moda maschile di alta gamma. L’intesa, che coprirà il triennio 2025-2027, è frutto della trattativa condotta unitariamente da FEMCA-CISL, FILCTEM-CGIL, UILTEC-UIL e dalle RSU dei tre stabilimenti presenti nelle Marche: Pantalonificio delle Marche ed Ancon a Filottrano, Dalmas a Santa Maria Nuova, per un totale di oltre 500 lavoratori coinvolti.
«Un'intesa che conferma l'enorme valore delle relazioni industriali soprattutto in un momento come quello attuale di forte difficoltà del comparto e determina per i lavoratori condizioni di miglior favore in termini normativi ed economici. - afferma con soddisfazione Angelo Paolucci, Segretario FEMCA CISL Marche.
Tra i principali punti dell’accordo figurano misure significative in tema di diritti sociali, genitorialità, salute e welfare, a partire dall’introduzione di 12 giorni di permesso retribuito per i lavoratori affetti da patologie croniche riconosciute dal DM 278/2000, e l’estensione dei permessi retribuiti per visite mediche e assistenza familiare, inclusi figli minori e genitori over 75.
Novità di rilievo anche sul fronte della conciliazione vita-lavoro: i primi tre mesi di congedo parentale saranno retribuiti al 100% se fruiti in modo continuativo, mentre il part-time sarà garantito fino al 15% dell’organico, con un’attenzione particolare ai lavoratori over 60.
Il contratto prevede anche misure innovative per la tutela dei genitori con figli affetti da DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e la possibilità di anticipare il TFR per l’acquisto di attrezzature mediche o per la ristrutturazione della prima casa propria o dei figli.
Sul versante economico, il Premio di Risultato sarà legato a parametri chiari e condivisi, tra cui fatturato aziendale (20%), produttività di reparto (70%) e sviluppo delle competenze multifunzionali (10%), con una base di calcolo progressiva: 1.200 euro nel 2025, 1.240 nel 2026 e 1.270 nel 2027. In caso di conversione in welfare aziendale, gli importi saranno maggiorati fino al 15%, con un ulteriore bonus annuale di 50 euro.
Nel mese di settembre, sono previste assemblee informative nei tre stabilimenti marchigiani per illustrare nel dettaglio i contenuti dell’accordo.