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Dopo la partecipata manifestazione del 29 novembre del 2011 in Ancona, la mobilitazione della CISL FP Marche non si ferma.

La riorganizzazione che vogliamo deve puntare sulle professionalità e rilanciare il prestigio della CRI.

Il Governo, invece, vuole trasformarla in un’associazione privata, senza offrire alcuna garanzia né ai lavoratori, né ai cittadini che usufruiscono di questo servizio pubblico.

Privatizzare la Croce Rossa Italiana non è la soluzione, ma, un altro colpo nello smantellamento del welfare, dichiara il Segretario generale Luca Talevi.

Il terremoto in Emilia Romagna ha visto la CRI operare in prima linea per soccorrere ed assistere la popolazione.

Ricordiamo che, purtroppo, anche noi abbiamo provato sulla nostra pelle eventi simili e sappiamo che l’ausilio prestato dalla Croce Rossa è stato determinante.

Per questo, la CISL FP Marche continuerà l’opera di sensibilizzazione nei confronti dei parlamentari e dei cittadini marchigiani, proseguendo, anche, la massiccia raccolta di firme che ci vede impegnati in tutte le province.

Chiediamo, infine, un incontro urgente con la Regione per valutare l’entità delle ricadute del Decreto sui servizi erogati alla collettività nel nostro territorio, sottolineando che, dal ruolo che la Regione vorrà avere in questa vicenda, dipendono i destini delle 100 famiglie dei dipendenti della CRI e degli utenti del Servizio sanitario.

Luca Talevi

Segretario generale CISL FP Marche